cronaca

Scalinata di Piazza Pianciani, mancano oltre 500 mila euro per iniziare i lavori di restauro

 

Quello 'strano' bonifico della compagnia Unipol

 

Piazza Pianciani è semideserta in un pomeriggio qualsiasi del dopo lockdown totale. Fermarsi qui, proprio in mezzo alla piazza, dove un tempo c’era un viavai di impiegati e clienti della ex Banca Popolare di Spoleto, è straniante. Così come stranianti sono le tante botteghe chiuse, una no, tre sì della sovrastante via Fontesecca, le poche anime in giro con la mascherina. Ed è ancora più straniante vedere la scalinata ricoperta da cartelloni posticci per nascondere la ferita inferta in maniera rocambolesca da un moto furgoncino della Vus che si sfrenò accidentalmente finendo la sua corsa contro l’opera d’arte. “E' come se fosse stata sbarrata l’anima di questo scorcio del centro storico", dice uno tra i pochissimi residenti ancora rimasti. "Vedere la scalinata ridotta in questo modo è un pugno nello stomaco”.

Era il dicembre 2017. Ebbene, dopo due anni e mezzo, non sono ancora iniziati i lavori di restauro. A febbraio scorso, la Giunta comunale, dopo il placet della Soprintendenza ai beni artistici e culturali, ha approvato il progetto definitivo per il restauro. Che ammonta a circa 560 mila euro. Il Comune, però, non si è fermato qui. Chiedendo alla Vus ed alla sua compagnia assicuratrice un ulteriore indennizzo di 500 mila euro per il danno storico e culturale. In pratica, un risarcimento che può essere paragonato a quello del danno biologico per una persona. L’Unipol Assicurazioni, che tramite l’Agenzia di Spoleto assicura la flotta dei mezzi della Vus, dopo che due anni fa il Comune ha inviato tutti gli atti e la perizia della stima dei danni alla compagnia stessa richiedendo un anticipo per l’esecuzione del progetto e l’avvio dei lavori, ha inviato tramite l’Ufficio Liquidazioni un bonifico di 171.123,50. Che non contiene alcuna causale. Ovviamente, il Comune ha accettato l’importo quale minor somma del danno complessivo. E, da quel momento, è iniziato un braccio di ferro che, molto probabilmente, terminerà nelle aule del Tribunale civile di Spoleto. “Con questa somma – spiega l’assessore ai lavori pubblici, Angelo Loretoni -, abbiamo coperto le spese della progettazione esecutiva. Ma, all’appello, mancano ancora circa 560 mila euro che ci consentirebbero di appaltare i lavori di restauro a ditte specializzate in questo settore”.

Per cercare di arrivare ad una transazione con la compagnia assicuratrice, che eviti le more di un processo lungo e dall’esito non certo scontato, il sindaco Umberto de Augustinis si è affidato all’assessore al bilancio, Claudio Zucchielli, sino al 2018 presidente del Consiglio di Stato e con trascorsi di alto rango come Capo dipartimento per gli Affari giuridici e legislativi della Presidenza del Consiglio dal 2001 al 2006 e dal 2008 al 2013, quando ha lavorato gomito a gomito con il Sindaco, all’epoca vice Segretario generale della Presidenza del Consiglio. ”Vedere  la piazza senza scalinata – aggiunge Emanuele Tordoni, un commerciante della zona -, in questi due anni, è stato uno spaesamento, la conferma e la certezza di qualcosa di irreparabile e irreversibile. Speriamo che, tra qualche anno, potremo tornare a riavere la piazza nella sua identità”. Ed i turisti che, sino a quel brutto giorno del dicembre del 2017, si fermavano per fotografare la scalinata, saranno anche felici di ritrovare il sorriso di baristi e ristoratori.



I commenti dei nostri lettori

giuliano maria mastroforti

4 anni fa

Caro Direttore, leggo, da ex Dirigente della Direzione Tecnica del Comune di Spoleto, che sono stati corrisposti € 171.123,50. “Con questa somma – spiega l’assessore ai lavori pubblici, Angelo Loretoni -, abbiamo coperto le spese della progettazione esecutiva. A fronte di un importo presunto, al lordo del ribasso d'asta che ci sarà sicuramente, di € 560.000 circa. Orbene, oltre il 33 per cento dell' importo dei lavori a base d'asta (soggetto a ribasso) per la progettazione esecutiva non sta ne' in cielo ne' in terra, con le normative vigenti. Mi riapproprio anche del mio ruolo di ex Presidente dell' Ordine degli Architetti ed Esperto in Beni Paesaggistici ed Ambientali della Regione Umbria, e chiedo: chi ha avuto l'incarico e con quali procedure? Un Grazie anticipato per la risposta che sarà sicuramente e celermente fornita da chi di dovere.

Renato Orfei

4 anni fa

Mi permetto di commentare questo articolo in quanto qualcosa ne capisco, se si trattasse di rifacimento delle parti danneggiate non saprei cosa dire in quanto è un'opzione che non ho mai preso in considerazione, se invece si parla di restauro (cosa secondo me fattibile) non ho mai quantificato con esattezza il prezzo, pero tra il restauro delle parti in travertino il consolidamento delle parti rimasta in loco (ciò comporterebbe lo smontaggio delle basi e di quanto rimasto in loco, rifacimento della struttura portante, e ricollocazione della balaustra) non credo che siamo lontani da quella cifra. Va considerato che nel restauro, ovviamente fatto a regola d'arte, richiede molto tempo e potrebbero nascere anche imprevisti in corso d'opera che chi sarà chiamato a fare i lavori dovrà per forza considerare. Non si giudica mai il lavoro degli altri se prima non lo si conosce. I materiali da restauro hanno costi abbastanza alti e la manodopera dovrebbe essere specializzata.

Luca

4 anni fa

Pori sordi nostri! Con 560.000€ adesso ci faccio un castello, ce lo demolisco e lo ricostruisco! Due anni e mezzo persi dietro alla carta...e per fortuna che Comune e Soprintendenza hanno contatti diretti...

Moreno angeli

4 anni fa

Caxxo 171.123,50 euro per la progettazione esecutiva. E dove hanno studiato questi professionisti alla arvard o ad Oxford? Caxxo devono copiare quella esistente. 560000 euro per ricostruire mezza scalinata e se dovevano rifarla tutta? Complimenti a tutti!!!!!!!!

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