Lavori in corso in vista dell’imminente riapertura del museo. In programma anche l’allestimento di una mostra di Gianni Asdrubali

Porta la firma della “LeWitt Collection, LLC” l’intervento di restauro dell’opera “Wall Drawing” di Sol Lewitt a palazzo Collicola, danneggiata dalle scosse sismiche del 2016. I dettagli dell’operazione per un costo totale di 4.400 euro oltre Iva, che la società statunitense ha assegnato ad una ditta di sua fiducia, sono contenuti nella deliberazione di Giunta n. 49 pubblicata all’albo pretorio: “L’artista donò il progetto al museo e i grandi disegni furono realizzati sulle pareti della stanza con bande verticali e oblique e sulla volta con bande curve, con vernici acriliche in una ricca gamma cromatica da suoi assistenti nel 2000, all’apertura del museo. In seguito al terremoto - si legge nella - sono stati rilevati danni sia allo strato preparatorio che alla superficie pittorica. Lesioni murarie e microlesioni degli intonaci hanno provocato ampi distacchi, diffusi sollevamenti e la caduta di alcune porzioni degli intonaci dipinti. Alcuni frammenti di colore sono in grave rischio di caduta. Si individua poi una sottile fessurazione in corrispondenza della porta tamponata con pannello in cartongesso”.

I lavori termineranno in tempo per la riapertura al pubblico del museo, che dovrebbe avvenire entro la metà del mese di giugno (la data sarà ufficializzata a breve). Nel frattempo il Comune sta portando avanti una serie di interventi volti a potenziare la sua attrattività e renderla maggiormente appetibile sia per i cittadini che per i turisti: attualmente, ad esempio, è in corso l’allestimento della mostra antologica di Gianni Asdrubali dal titolo “Surfing with the alien” mentre la scultura di Mario Ceroli verrà ricollocata in un altro spazio del museo con l’obiettivo di “valorizzarla ulteriormente”. Prevista anche l’esposizione di 15 opere al momento contenute nel deposito comunale. 

Il Municipio, inoltre, ha provveduto a rinnovare per altri due anni il dominio www.palazzocollicola.it e registrare quello www.palazzocollicola.com. Un’operazione, quest’ultima, che “risulta necessaria per evitare che lo stesso venga acquisito da altri soggetti terzi per creare i propri web, con la conseguenza di creare ambiguità e confusione all’utenza nell’individuazione del sito istituzionale di Palazzo Collicola”.