società

Riparte, grazie all'Ammi, il progetto di musicoterapia 'Vivere in Coro'

 

Le prove di canto si svolgeranno nei giardini di Villa Redenta

 

Dopo il successo dello scorso anno conclusosi con il concerto di Natale alla Rocca albornonziana, torna a far parlare di sé il progetto di musicoterapia sonora “Vivere in coro” destinato al reparto di Oncoematologia dell’Opedale di Spoleto. 

L’iniziativa si colloca tra gli interventi di umanizzazione della cura, volto a porre il paziente in quanto persona e i familiari al centro di un percorso terapeutico. La dottoressa Leda Carciofi, psicologa-psicoterapeuta del reparto di oncoematologia, e il maestro Tullio Visioli concertista, hanno dato vita al progetto convinti di quanto il potenziale catartico del canto aiuti a rompere il muro dell’isolamento. La finalità è quella di promuovere il benessere attraverso il cambiamento dell’ottica dell’essere al mondo, lanciando un messaggio di speranza: malgrado la malattia si può continuare a vivere mantenendo un’elevata qualità di vita.

“Esperire che il proprio corpo possa essere ancora generatore di esperienze positive e non solo portatore di traumi è un’occasione per contrastare l’incubo della malattia riducendo il rischio di interiorizzare l’immagine di un corpo malato. Rispettosi delle norme vigenti, le prove di canto che avvenivano presso l’ospedale di Spoleto San Matteo degli Infermi reparto di oncoematologia, si svolgeranno all’aperto, ospiti nei giardini di Villa Redenta e di questo ringraziamo la Provincia e la Cooperativa Azzurra”.

Il progetto è sostenuto caldamente dal dirigente sanitario Luca Sapori, dalla presidente dell'Associazione Mogli Medici Italiani Carla Bececco e dall’Aucc nella figura della dottoressa Maria Letizia Paroli.



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