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Spoleto calcio sempre più vicina alla sparizione?

 

Il diesse Del Frate tratta il passaggio alla Ducato

 

Lui non vende sogni, preferisce le solide realtà. Quando ci hanno provato lo scorso anno a fargli cambiare sponda, Alberto Del Frate era sul punto di sposare il progetto Ducato. Ora, a un anno di distanza, il film già visto torna di nuovo su questi schermi. Magari non sarà proiettato al “Drive In” di Fontepino del patron Luigino Santirosi, che farebbe carte false per tornare a lavorare gomito a gomito con lo storico diesse dello Spoleto. A riaccendere la miccia della passione, l’altra sera, tra un pecorino della romantica Villa Piatti, una ribolla gialla di Bicinicco e gli invitanti stuzzichini preparati dalle abili mani della suocera di Del Frate, Vania Zengoni, è stato il direttore generale della società giallo verdeblù, Stefano Proietti Costa.  Al diesse dello Spoleto non servono grandi massime e neanche riferimenti filosofico-letterari per fare colpo, anzi basta semplicemente la verità. Quella scritta con la lettera maiuscola: “Verità”. A riaprire i giochi, è l’enigmatico e ormai sin troppo lungo silenzio della principessa Norah Al Saaud e, soprattutto, quello della sua “longa manus” Max Pincione. Non passa giorno che Del Frate tenti almeno due o tre volte di mettersi in contatto con l’altra sponda dell’Oceano Atlantico. Ma invano. Ammesso che i termini per iscriversi al campionato di Eccellenza vengano, come sembra ormai cosa certa, prorogati di almeno una settimana o dieci giorni, lo Spoleto della Real Casa Saudita è in considerevole ritardo rispetto alle avversarie più accreditate, tra cui va messa a buon diritto l’Ellera, che dopo la “grazia” ricevuta sta allestendo una squadra in grado di dominare il campionato. E siccome la pazienza ha un limite, anche Del Frate comincia seriamente a dubitare dell’intenzione di Pincione e soci di iscrivere lo Spoleto calcio al prossimo campionato di Eccellenza. Il discorso che Del Frate ha fatto a Proietti Costa suona, più o meno, così: bisogna ricostruire una mentalità vincente e non da club da Dopolavoro ferroviario. Si può essere bravi a far trovare in perfetto ordine maglie e pantaloncini, ma non è questo che autorizza a mettere bocca e becco sulla formazione. L’eventuale uscita di scena della Principessa e del suo clan aprirebbe un nuovo scenario sull’utilizzo del Comunale. A quel punto, la Ducato avrebbe tutte le carte in regola per utilizzare l’impianto assumendone la gestione attraverso il bando di gara che il Comune ha intenzione di emanare se, come ormai appare quasi certo, la trattativa con Pincione, portata avanti da circa un mese dall’avvocato Marco Bellingacci, dovesse fallire. La Ducato, insomma, si ritroverebbe ad essere la prima ed unica squadra a rappresentare la città. E la figura di Alberto Del Frate può rappresentare il “collante” tra i tifosi di antico rito accettato biancorosso e quelli della Ducato. Dopo tutto, come avrebbe detto Maurizio Ferrini nel mitico programma di Arbore e Porcelli “Quelli della notte”: “Lo dice il ragionamento stesso!”.



I commenti dei nostri lettori

Luca

4 anni fa

Finalmente, non se ne poteva più!

ilcospaiese

4 anni fa

Ma tutti questi soloni che due o tre anni fa s'inginocchiavano alla principessa del pisello e a max pancione querelato nel 2016 dal Sindaco di Grosseto che fine hanno fatto tutti muti! Lo scritto in illo tempore che era tutto una bufala e gli spoletini gente ormai senza cervello hanno abboccato

bofospring

4 anni fa

E il mitico Capozzi che fine farà?

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