le interviste di Sol
Marina Morelli a Spoletonline: il mio Rinnovamento sta nella coerenza
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Marina Morelli a Spoletonline: il mio Rinnovamento sta nella coerenza
'La gente si aspettava da noi una svolta, un nuovo modo di fare politica. Molti dei cassetti da aprire sono rimasti tali e quali'
E' "convinta, fermamente convinta" (non solo lei, a dirla tutta) "che la strada sin qui percorsa dalla maggioranza non sia quella giusta, e che occorra la serenità e l'umile buonsenso per prendere atto che, così com'è, la compagine di giunta comunale è inadeguata a tirare la volata alla Spoleto del
futuro". Marina Morelli, ultimo pezzo fuoriuscito dai gruppi di maggioranza per confluire nel Misto, parla a Spoletonline a tutto tondo sulle scelte, le aspettative e il concetto di "condivisione". Una parola alla quale, evidentemente, l'amministrazione Cardarelli associa diverso significato.
Consigliere Morelli, quanto è stata "pensata" la Sua scelta di uscire da Rinnovamento?
"Molto. La nostra compagine era stata scelta da tanta parte della cittadinanza, da chi dopo anni ha deciso di non votare più i tradizionali partiti; in molti attendevano, me compresa, che ‘la musica cambiasse'. Dovevamo essere quelli con la marcia in più. Ho aderito a quel progetto di condivisione".
"Una squadra che cresce" era lo slogan del ballottaggio, se ben ricordo.
"Esattamente. Ed era giusto, abbiamo aderito in tanti, abbiamo trascinato voti, ma poi è arrivato il punto: fare la squadra è facoltà del Sindaco, e ha scelto al suo fianco i suoi amici delle battaglie all'opposizione; ma non è affatto detto che, se si è ottimi oppositori, strateghi della comunicazione (a quei tempi) e con la voglia legittima di aprire i cassetti, poi si possieda anche l'esperienza giusta per amministrare, scegliere, proporre, aggregare, condividere, farci risorgere".
Addirittura "risorgere"?
"Si, perché questo bisognava fare, e si sapeva molto dello stato di salute della città, della struttura comunale che vanta ottime figure in ogni ambito. Ottimi soggetti, che erano pronti a spingere il carro un pochino malandato, ma sempre di un Signor Comune, fiore all'occhiello dell'Umbria, completamente funzionale nei suoi spazi convegnistici, Rocca, San Nicolò, Galleria Civica, con la mobilità alternativa, i turisti in forte aumento grazie ad una trasmissione televisiva, una sua notorietà grazie alla straordinaria bellezza e all'indimenticabile Maestro Menotti. Allora, per tutto questo ben di Dio, e per la ‘magrezza' dei bilanci per le scelte strategiche fondamentali, improcrastinabili che la città si aspettava e aspetta, non si può più contare, a mio avviso, su qualche ottimo consigliere comunale di opposizione o su ex allievi di scuola".
C'è molto rammarico nelle Sue parole.
"Mi perdonerete, ma ho sofferto e valutato la scelta di uscire, avendo per un anno intero ascoltato i consigli e le esperienze con le quali spesso e fieramente ho l'onore di confrontarmi, perché come ho più volte ripetuto negli ultimi periodi occorre: essere capaci; fare scelte strategiche; avere il buon gusto di decidere anche con i cittadini; condividere, ovvero saper far squadra. Non ci si può chiudere con gli amici delle battaglie all'opposizione. C'era, e ancora c'è, una città pronta ad aiutare per la prima volta, perché eravamo il civismo... Non le tre stanze dei bottoni, e spesso le stesse ancora più chiuse, con gli indimenticabili amici della bella e avvincente scalata alla ‘guida' della città".
Beh, il valore della "condivisione" è uno di quei concetti che il sindaco Cardarelli sostiene di tenere come punto di riferimento per la sua intera vita politica. Lei è dunque di altro avviso?
"Le porto alcuni esempi: prima il segnale allarmante con i voti mancati sull'esproprio della Posterna, poi il bilancio Consuntivo o, meglio, un inedito Documento Programmatico 2016/2018. Ma in tutto ciò non si poteva forse trovare il tempo di riunire la maggioranza? Oppure: secondo Lei si può dover leggere sulla stampa della nomina a Presidente di un Ente? Si può non essere minimamente coinvolti nella non gestione del capitolo sanità? Sono stata accusata di non aver bussato negli uffici di qualche gentile assessore, ma negli uffici vado se devo parlare con qualcuno. Anche la scorsa settimana ho sollecitato e chiesto se ci fossero necessità per i nuovi spazi per le gestanti e le utenze del consultorio familiare, o esigenze per l'una o altra categoria di disagio o per chi è di supporto, negli uffici preposti, perché i dirigenti sanno fare da soli il loro lavoro di continuità. Ci sono argomenti seri da affrontare, ambiti totalmente nuovi da trattare, ora forse ancor di più".
Ma davvero Lei boccia l'intera giunta Cardarelli in toto?
"No, per carità, anzi assolutamente no: onore al merito per alcuni assessori, che hanno ‘ripulito' la città iniziando dal centro storico, e ad altri che con l'esperienza di una vita sulle spalle, laboriosi tutti i giorni, magari con qualche eccesso di ottimismo, tardano nei timing di lavoro, ma sono da tempo ampiamente riconosciuti come bravi amministratori dalla collettività".
Insomma, dopo i primi due anni di maggioranza la Morelli è andata via.
"Il mio giudizio sui primi due anni di governo Cardarelli l'ho dato. Se dopo aver ripetutamente ascoltato, insieme ai cittadini, il pensiero a me purtroppo già noto del sindaco di voler proseguire con la stessa Governance per il tempo che resterà di governo, con gli stessi timonieri, se i fatti mi daranno torto sarò comunque contenta di aver partecipato alla metà della corsa, avendo obbedientemente votato anche di recente a favore di provvedimenti, come ad esempio nel delicato capitolo delle reti del gas, senza condividerne tempi e modi".
Qualcuno Le imputa scarsa flessibilità.
"Non mi è stato mai detto, non credo proprio. Ho ripetutamente assicurato di essere disponibile a votare eventuali innesti in Giunta di persone di spessore, provenienti da qualsivoglia ambito civico o politico, essendo gli attuali amministratori immersi da anni nell'amministrazione comunale, quindi non più bisognosi di rodaggio, ampiamente informati della gravità della situazione economica, delle infrastrutture, del riassetto della Legge 70 in tema sanitario e altro ancora. Nel decidere se abbandonare la barca, il rispetto lo devo a chi mi ha votato e consigliato. E la determinazione nel pensare alle straordinarie potenzialità di questa città mi ha portato a compiere questo passaggio perché, come ho detto giorni fa, il mio rinnovamento sta nella coerenza, considerato che molti ‘cassetti' ancora sono rimasti tali e quali!".
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I commenti dei nostri lettori
De spoleti
9 anni fa
Per vedere il consenso vero basta riguardare le preferenze delle ultime regionali a 11 mesi dalle precedenti amministrative. Non mi pare che la Morelli abbia retto il confronto con il leghista e i due grillini.. Sará che qualcosa non ha funzionato ?? Dove sono finiti tutti i voti di area cardarelliana ?
max
9 anni fa
BRAVA MARINA! complimenti...
basilio rapucci
9 anni fa
Mi permetto di esprimere alcuni punti sull'argomento. Il primo punto è quello relativo alla scelta dei cittadini di Spoleto sulla giunta Cardarelli. La giunta è stata scelta dagli spoletini al ballottaggio dove Cardarelli si è presentato con uno svantaggio rispetto a Rossi ed al PD considerevole. Quindi Cardarelli ha vinto per merito di Rossi, del PD e per i casini fatti ( vedere caso Brunini). Proseguendo nell'analisi dei fatti, abbiamo che la nuova giunta ha dovuto imbarcare ( forse per accordo pre-elettorale), alcuni rappresentanti di Brunini ai quali sono state garantite alcune poltrone. Oltre a questo la nuova giunta che ha basato la propria campagna sui problemi del buco di bilancio e su quel modo di gestire la cosa pubblica basata su favori clientele ecc. ecc. a causa dell'accordo con Brunini non ha più trattato questi argomenti. Oltre a questa situazione chiara che non può certo essere ignorata dalla Signora Morelli, di sicuro ci sono anche altre motivazioni che hanno spinto la stessa a lasciare la composita compagnia. Mi sembra evidente che questo gruppo assortito di soggetti , con pensieri ed interessi diversi, difficilmente riusciranno a ripetere le performance dell'ultima tornata elettorale, per farlo avranno bisogno del fattivo contributo del PD e non è detto che il miracolo non si ripeta. Miracolo a parte, chi è in sella continua la propria missione tra piccoli successi ( cittá ordinata, cunette pulite, spese contenute), ed altri insuccessi ( tasse alte, nomine discutibili, ospedale a rischio chiusura ecc. ecc.). Che possiamo dire alla Morelli: Che in un paese libero ogni cittadino nel rispetto dei diritti altrui è libero di fare ciò che vuole. Che chi riceve un mandato dai cittadini, dovrebbe essere in grado di rappresentarli sino alla fine dello stesso. Non mi rendo conto se la scelta di confluire nel gruppo misto rientri nel mandato ricevuto, ma queste sono considerazioni che la stessa avrá giá valutato.
Un rinnovatore.2
9 anni fa
Rilevo che , di fronte ad argomenti che vorrebbero essere pseudo-politici, almeno da parte mia, si risponde …. parlando di Giorgio Ferrara, vale a dire scendendo a coppe di fronte ad un gioco di quadri. Mah! Sará per questo che molti di quelli che hanno avuto occasione di contattare la Consigliera, alla fine dicono di aver ricavato un sottile senso di vertigine, come è proprio di chi teme di non aver ben capito il senso verbale profondo. Quanto al nick-name, ormai di tratta di una querelle logora, tipica di chi, dopo anni ed anni, mostra di non aver ben afferrato lo spirito del blog, che è cosa diversa da Facebook, per chi non lo avesse ancora inteso. E poi, come si fa a non cogliere la sottile contraddizione del fatto di voler comunque rispondere, però non assegnando preventivamente alcuna legittimazione al commentatore anonimo; se Vi fa tanto senso l’anonimato, astenetevi. Infine, quanto ai voti ricevuti , segnalo sommessamente che sono stati espressi a favore di un personaggio inserito in una lista, con un programma e con un candidato-Sindaco, che ha trainato, con la sua vittoria al ballottaggio, l’elezione anche di chi si trovava in posizioni di rincalzo. Cosa diversa sarebbe stata se la Consigliera avesse presentato una sua lista personale , come ha fatto ad esempio il Consigliere Emili. Indubbiamente ,convengo che il meccanismo delle preferenze dá luogo a cattive interpretazioni del voto popolare; sono infatti tra quelli che ritengono opportuno abolirlo.
rinnovatore bis
9 anni fa
Alla sig.ra "marina morelli" Le rammento, se ce ne fosse bisogno, che il suo risultato è stato legato alla vittoria al ballottaggio del candidato sindaco di centrodestra Fabrizio Cardarelli. Ergo la Sua dichiarazione "innanzi tutto sono stata eletta con abbastanza voti da restare in consiglio" è decisamente inesatta. Infatti, nel caso di una vittora del candidato di centrosinistra, Lei ( classificandosi al 5/6 posto in ordine di preferenze nella LIsta RInnovamento) non sarebbe per nulla approdata in Consiglio Comunale, allungato così, la scia negativa che si porta dai lontani anni 90. Le dimmissioni sarebbero state si, un atto di COERENZA. Rifletta e valuti! saluti
un cittadinp
9 anni fa
Tanti discorsi bla..bla..bla.. da politicanti non comprensibili alla maggior parte della normalita\' delle persone, sta di fatto che questa giunta non ha mantenuto niente delle promesse fatte in campagna elettorale, deludendo moltissimo chi l\'ha votata,quindi la sig.ra Morelli ha fatto benissimo ad esternare il suo malcontento e giudizio , non sottostando agli arroganti che siedono che siedono su quelle poltrrone.BRAVA !
Marina Morelli
9 anni fa
AL sig “ Un rinnovatore”… Mi sorprendo che un rinnovatore scriva schermato da un nickname, comunque Le chiedo una cortesia prima di darLe risposta sul mio conto: Può cortesemente provvedere a sollecitare il Sindaco, forse Lei sará più ascoltato, a far si che Il Direttore artistico della manifestazione più importante della nostra cittá, eviti di dire parole che stonano con il nostro stile culturale; E stato per me “insopportabile”, ascoltare, di fronte a migliaia di persone che hanno seguito credo, la diretta della Opera di apertura, Le Nozze di Figaro, udire quella parola “cadavere” per definire il nostro Festival . Il Maestro Ferrara viene da un altro territorio , credo sia corretto usare termini più garbati per rispetto di molte cose che non ho bisogno di citare. GRAZIE Per quello che mi riguarda, se mi conosce, Lei sa che ha detto qualcosa sopra le righe, forse per questo non si è firmato. Le assicuro per l’altro punto, che ho valutato la possibilitá di lasciare il consesso comunale ma Le ricordo che innanzi tutto sono stata eletta con abbastanza voti da restare in consiglio, perché i miei elettori mi hanno dato il voto per rappresentarli , conoscendomi, per darmi da fare per la cittá e questo glielo garantisco lo sto facendo, osservi bene o magari legga di nuovo! Marina Morelli
Fritto Misto
9 anni fa
Fritto Misto A leggere l’intervista qualche considerazione viene fuori: Che la giunta ed il nostro Sindaco sono considerati impastoiati ormai lo sanno tutti Che il Sindaco dia un colpo di reni , e dimostri il carattere della Leader Ship c’è da nsperarlo Ma forse adesso che qualcuno si è trasformato in Gruppo Misto ( Fritto Misto) come in questo caso la Marina Morelli che è stata votata perché era nella squadra per Cardarelli Sindaco e non perché avesse una sua lista di appoggio questo meraviglia, l’unica cosa che avrebbe potuto fare dimettersi. Ma ora al Sindaco forse mancano i numeri per il colpo di Reni ? speriamo di no. Quello che avrebbe potuto fare all’inizio con una Giunta valutata e professionale sarebbe stato molto più forte Lui e con risultati concreti, tutto questo è rimasto nel libro dei sogni. Alla fine l’unica cosa che può sperare un cittadino che il nostro Sindaco abbia il coraggio e le qualitá di rafforzare la Giunta o scritto rafforzare no raffazzonare, altrimenti dovrebbe prendere altre decisioni per non far passare altro tempo inutile a danno della nostra cittá.
Un rinnovatore
9 anni fa
Le argomentazioni di Marina Morelli, pur presentando comprensibili motivazioni, peccano di un difetto originale, vale a dire della scarsa considerazione di un principio-base: LA POLITICA E’ L’ARTE DEL POSSIBILE ,vale a dire del raffronto continuo tra la realtá e le aspettative individuali. In sostanza, mentre tutti possono avere nello zaino il bastone di maresciallo, è inevitabile che qualcuno resti caporale o soldato scelto (dagli elettori) , ma questi, ahimè, sono i più. Quando esistevano i partiti, che non pochi, con adeguate ragioni, rimpiangono, vigeva la cosiddetta “disciplina di partito” che serviva ad evitare le fughe di tipo anarchico, talvolta su base personalistica , si spera non esibizionistica. Il Movimento 5 Stelle, non a caso, ha individuato dei meccanismi per evitare il trasformismo transumantico degli eletti, applicando addirittura sanzioni di centinaia di migliaia di euro, per chi si toglie la maglia e cambia casacca, alla faccia degli elettori. Molte cose non condivido dei “five stars” , ma questa mi pare sacrosanta. Su un aspetto concordo con la bellicosa Marina: prima di giungere al divorzio, si va dall’avvocato ( senza allusioni) e si discute. Se non lo si fa, la responsabilitá è diffusa e ad ampio raggio. Su un altro lato dissento totalmente: i voti non sono una dotazione personale (non sono lenzuola, federe, asciugamani della lista nozze) , ma appartengono agli elettori, che hanno sottoscritto un contratto sulla base di un programma e di una linea, accordando un voto di preferenza. Se non si condivide più il programma, la linea, né la strategia, bisogna rispettare il voto degli elettori, ed ANDARSENE, per fare posto a chi , coerentemente, accetta quelle regole di ingaggio. Il fatto che il ribaltone, il cambio di gruppo, avvenga in coppia, lascia adito a pensare che non si tratti di un travaglio individuale, come sembra di voler far pensare la gentile Marina, ma di un accorto calcolo politico, inteso a porre in seria difficoltá (come se non bastassero le problematiche che giá sopravvengono, per conto loro) questa maggioranza, che è costretta ad effettuare i conti col pallottoliere (per fortuna che Fabrizio Cardarelli è un validissimo professore di matematica). In conclusione: la dialettica va bene, l’ascolto è doveroso, ma l’anarchia egoistica fa solo il gioco degli avversari; non credo che Marina Morelli voglia questo.
antonio
9 anni fa
Preg.ma Sig. Morelli ho letto la sua intervista e per questo vorrei farle una domanda? Perche' se Lei come dice non si riconosce in questa Giunta e nel Progetto a cui aveva aderito non si dimette dal Consiglio Comunale ma confluisce nel gruppo Misto .... ( mi domando misto di che cosa....) ? Perchè rimane attaccata alla poltrona? Pensa in questo modo di rappresentare ancora i cittadini che l'hanno votata a sostegno di Cardarelli Sindaco? Mi perdoni ma forse mi sfugge qualcosa. Grazie Antonio
Il Corvo della rocca
9 anni fa
Solo Lazzaro è risorto! È per risorgere è dovuto intervenire Cristo. E accertato che a Spoleto un altro "Cristo" non ha voglia di passare e di intervenire, perché non saprebbe quale "Lazzaro" resuscitare, alla cittá e ai cittadini non è rimasto che affidarsi a dei "Santoni" che a parole promettono molto ma che a fatti concludono poco. E siccome le loro danze propiziatorie fino a ora hanno dato scarsi risultati, preso atto della realtá, bene ha fatto Marina Morelli a uscire dal gruppo di maggioranza per andare a ballare un'altra "danza".
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