economia
Scs, verso l'assemblea: Marcucci sui commissari e la Sinergica consulting
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Scs, verso l'assemblea: Marcucci sui commissari e la Sinergica consulting
Il presidente Scs parla dei bilanci, dell'eventuale azione di responsabilità e dei rapporti di amicizia e società con uno dei soggetti già sotto azione
L'assemblea della Spoleto Credito e Servizi è alle porte. La discussione dell'ordine del giorno di domani si annuncia tesa, alimentata da voci che vorrebbero l'attuale consiglio d'amministrazione troppo piegato nei confronti del potere economico centrale e del nuovo proprietario della Banca
Popolare di Spoleto. Spoletonline ha deciso di parlare direttamente con il presidente in carica del consiglio d'amministrazione della Scs, l'avvocato Massimo Marcucci, per fugare alcuni dubbi e fare chiarezza su di un aspetto importante rimasto ancora lontano dai riflettori.
Presidente, abbiamo letto il vostro giudizio severo nei confronti dell'operato dei commissari, che hanno lasciato la Scs in condizioni economiche tutt'altro che lusinghiere. "I commissari ci hanno lasciato con un bilancio già di per sé negativo e, per di più, senza aver considerato i disavanzi provenienti dalle partecipate della Scs. Alla luce delle nostre revisioni il disavanzo, già pesante, è aumentato".
E allora perché avete atteso così tanto tempo prima di procedere nei loro confronti? "Purtroppo abbiamo dovuto attendere marzo 2015 per ricevere dalla Banca d'Italia il bilancio elaborato dai commissari. Tra l'altro abbiamo dovuto sollecitare più volte Palazzo Koch. Da marzo 2015 abbiamo proceduto alle verifiche e alle correzioni che si sono rese necessarie. A luglio abbiamo capito che la situazione era molto più grave di quanto dipinta dai commissari, e abbiamo deciso di portare i libri contabili in tribunale per il concordato preventivo".
Reputa possibile intraprendere un'azione di responsabilità nei confronti dei commissari? "Riguardo un'eventuale azione di responsabilità nei confronti dei tre precedenti commissari, questa passa necessariamente attraverso una nostra richiesta alla Banca d'Italia, che la deve valutare e poi eventualmente autorizzare. Noi domani approviamo i bilanci 2014 e 2015, che sono corredati da una mia relazione che reputo chiara e che è già stata trasmessa agli organi competenti. Ciò premesso, se l'assemblea esprimerà sostanzialmente la volontà di chiedere alla Banca d'Italia l'autorizzazione per un'azione di responsabilità, come consiglio d'amministrazione siamo pronti a procedere. Dopodiché, se Bankit concederà tale autorizzazione, si riporterà l'argomento in assemblea per la decisione definitiva. Questi sono i passaggi obbligatori e democraticamente corretti".
Un altro aspetto che La riguarda è quello relativo alla Sinergica consulting società cooperativa. Di questa società fa parte Lei, il consigliere della Bps in quota Scs Alessandro Domenico Pellicciotta e il commercialista Roberto Rossi, attualmente sottoposto ad azione di responsabilità proprio dalla Bps e dalla Scs da Lei presieduta. Non Le pare quantomeno inopportuno che il presidente di una fondazione finanziaria sia anche socio di uno dei soggetti nei cui confronti la stessa fondazione ha in atto un'azione di responsabilità? "La cooperativa è sorta nel 2013, a costituirla è stato un gruppo di amici. Dopodiché non ha mai operato, chiudendo a zero i tre bilanci. Sostanzialmente io e Roberto Rossi, nonché Alessandro Pellicciotta, abbiamo sempre evitato di parlare delle delicate problematiche che coinvolgono comunque Rossi. Il quale, d'altra parte, si è guardato bene dal parlarcene. Ciò dimostra l'assoluta indipendenza del sottoscritto anche nei confronti di amici, che potevano astrattamente influenzare ogni decisione. Tra le altre cose, anche volendo io non potrei in alcun modo influire su di un'azione che è stata già promossa dai commissari e dalla Banca d'Italia, e sulla quale non è mia intenzione assumere iniziative diverse rispetto a quanto è già in atto. Quindi la mia risposta è no, non mi sembra inopportuno, perché si tratta di due contesti diversi. L'amicizia è una cosa, ma i problemi connessi al mio ruolo sono totalmente differenti ed estranei rispetto alle amicizie".
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