politica
Presidenziali americane 'alla spoletina', lo zampino di Berardi nel successo di Trump
politica
Presidenziali americane 'alla spoletina', lo zampino di Berardi nel successo di Trump
Il voto degli italo-americani, il cui comitato è presieduto dal consuocero di Antonini, determinante per spostare l'ago dei 20 grandi elettori della democratica Pennsylvania
C'è anche un po' di Spoleto nella vittoria di Donald Trump. In Pennsylvania, roccaforte dei democratici - attualmente governata da Tom Wolf -, il Tycoon newyorkese si è imposto sulla diretta rivale Hillary Clinton con uno scarto inferiore ai 70 mila voti su circa 6 milioni di schede valide aggiudicandosi, come
prevede la legge elettorale statunitense, i 20 grandi elettori corrispondenti a quello Stato. Ebbene, a fare la differenza in Pennsylvania, in particolar modo a Philadelphia, è stato il voto degli italo-americani, che trovano nel National Italian American Political Action Committee un punto di riferimento per le decisioni da prendere di volta in volta. Il comitato è presieduto da Amato Berardi (nella foto con il presidente Trump al termine dello spoglio), vecchia conoscenza della politica italiana - eletto nel 2008 alla Camera dei Deputati nella circoscrizione Nord America con il Popolo della Libertà - nonché, per leggerla in salsa spoletina, consuocero dell'ex presidente della Banca Popolare di Spoleto e della Spoleto Credito e Servizi Giovannino Antonini.
Nato a Longano nel 1958, Berardi vive a Philadelphia da quando la sua famiglia vi si trasferì, nel 1970. Proprio nella città più importante della Pennsylvania ha fondato, insieme ad altri imprenditori, la locale Camera di Commercio Italo-Americana. A lui, tra le altre cose, si deve il recente incontro avvenuto fra l'allora candidato presidente Trump e il leader della Lega Nord Matteo Salvini.
Fai una donazione a Spoletonline per aiutare il nostro progetto
I commenti dei nostri lettori
Non è presente alcun commento. Commenta per primo questo articolo!
Dì la tua! Inserisci un commento.