Opinioni

Il RobotDaVinci e la Chirurgia urologica

 

 

Gira, per i corridoi del San Matteo, la seguente voce, cui non è poi difficile credere: l'utilizzo del RobotDaVinci non è più quello di prima ( di quando, cioè, era in servizio ed operativo Alberto Patriti , il Responsabile della SS Dipartimentale di Chirurgia Robotica) . La notizia , forse, potrà


 impensierire tutti coloro che avevano creduto (e credono) nello sviluppo di una chirurgia nuova , basata su tecnologie all'avanguardia, per la quale Spoleto , che , fra l'altro, vi ha investito non poche risorse economiche, si era guadagnata una visibilità anche in ambito internazionale.
Adesso, insomma, siamo di fronte ad un bivio: o rischiare che il corso degli eventi copra di ruggine il DaVinci spoletino,favorendone magari la rottamazione, oppure cercare di rivitalizzarlo, offrendo alla chirurgia robotica nuovi campi di azione. Un'interessante opportunità, al riguardo, potrebbe scaturire dai risultati di un Concorso che verrà espletato tra non molto.
Venerdì 27 gennaio si presenteranno davanti all'apposita Commissione i medici che si sono candidati al ruolo di Primario Urologo. Il fatto che l'uso del DaVinci abbia, come riconosciuto da tutti, una specifica sfera d'attività nel settore urologico (interventi sulla prostata in particolare) dovrebbe suggerire, a chi di dovere, di guardare con una certa attenzione alle esperienze maturate dal futuro Direttore della Struttura Complessa. Avere un Primario capace nell'uso della strumentazione, significherebbe, infatti, poter dare un forte impulso all'Urologia aziendale, mettendola in grado di confrontarsi in maniera dignitosa ( se non di competere) con le altre realtà regionali .
Gli aspiranti all'incarico primaziale sono dieci.
Tre vengono da Foligno; sono il dott. Andreino Tassi (61 anni) già collaboratore del Dott. Mariani, l'ex Primario del SanGiovanniBattista, il dott, Patrizio Camilli ( 63 a) consulente urologo, da anni, presso il SanMatteo, ed il dott. Carlo Vivacqua ( 44 a) anche lui conosciuto dagli spoletini in quanto più volte operatore nelle Sale del nostro Ospedale. (una curiosità : il Dott. Tassi si era già candidato, due anni fa, all'incarico di Primario Chirurgo, poi conferito al Dott. Castagnoli)
Ci sono poi due perugini: il Dott. Alessandro Zucchi ( 51 a) ed il Dott. Luigi Mearini ( 51 a) entrambi provenienti dall'Azienda Ospedaliera.
Il dott. Marco Gaffi ( 58 a) viene , invece, dal San Camillo di Roma, il Dott. Carlo Nico (60 a) dall'Azienda Ospedaliera di Terni, il Dott. GianCarlo Sebastiani ( 51 a) dal Presidio Ospedaliero di Viterbo, il dott. Alessandro Posti (59 a) dall' Ospedale di Città di Castello ed il Dott. Mauro Silvani ( 58 a), infine, dall'Ospedale di Biella.
Non tutti dichiarano, nel loro curriculum, un' esperienza di Chirurgia Robotica, ma alcuni lo fanno, con dei numeri di tutto rispetto. La Commissione ne terrà conto? E terrà conto del fattore età, così come ha fatto la commissione di Pesaro , nel momento in cui ha conferito l'incarico al giovane Patriti? Della Commisssione , giova ricordarlo, fa parte, come componente di diritto, il Direttore Sanitario dell'USL, il Dott. Pietro Manzi, che conosce molto bene la realtà aziendale e le sue esigenze. Il 27 ,dunque, alle 9, 30 in punto, si apriranno "i giochi". E la frase di rito è sempre quella : che vinca il migliore, cosicchè il risultato non deluderà nessuno.

 


 



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I commenti dei nostri lettori

RAS

8 anni fa

Dopo anni e anni di esperienza di chirurgia robotica all'ospedale di Spoleto è auspicabile che se ne tenga seriamente conto e che una volta tanto si pensi alla qualitá dei servizi piuttosto che alle incomprensibili logiche con cui vengono assegnati incarichi tanto importanti a chi non ha i requisiti per svolgere il ruolo "conquistato". Ciò è giá clamorosamente successo confermando che il nome di chi poi ha vinto il concorso era giá noto mesi, prima che si svolgessero le prove del concorso stesso. Anche stavolta gira qualche nome... speriamo bene!

cichi

8 anni fa

Per il primariato di Chirurgia Generale si richiedeva la conoscenza approfondita dell'uso del robot ed ha vinto un professionista che nel suo curriculum non annoverava esperienze in quel campo. Ora tra i candidati al primariato di Urologia sceglieremo ancora chi non sa avvalersi del robot? Speriamo di no, perché attualmente la Chirurgia urologica è quasi esclusivamente robotica. Ed a Spoleto il robot c'è.

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