le interviste di Sol

Partito democratico, il segretario Montini si presenta

 

Il neocoordinatore comunale traccia le priorità del difficile percorso di ricostruzione del partito che attende lui e la sua nascente segreteria

 

Quarantadue anni da compiere, laureato in economia e commercio a Perugia, un master in diritto tributario alla Luiss di Roma. Claudio Montini, neosegretario comunale del Partito democratico di Spoleto, è una figura insolita per i canoni cui è abituata la politica di questa città. Commercialista e revisore legale dei conti, ha collaborato con


prestigiosi studi di consulenza e società di revisione a livello nazionale ed internazionale, come Kpmg e Ernst & Young. Attualmente ha un incarico di collaborazione tecnica professionale presso l'Asl Umbria 2. Il suo nome, chi più chi meno, ha messo d'accordo tutte le anime del Pd, al punto che il congresso si è risolto con una lista unica, sia pur con qualche astensione. Nel suo discorso di insediamento Montini ha parlato di rilancio del partito attraverso il ritorno nella società civile e, di conseguenza, di superamento dei personalismi, delle divisioni interne che hanno portato alla perdita di quel ruolo di riferimento per la città ricoperto storicamente dal partito. Spoletonline ha voluto incontrare il neosegretario, per presentarlo alla città e contemporaneamente "sentirgli il polso", cercando di comprendere se le sue parole avranno una qualche possibilità di essere seguite da fatti concreti.

Segretario Montini, benvenuto sul palcoscenico della politica locale. "Beh, grazie. Spero che la mia esperienza sia utile a dare un contributo importante alla mia città. Mi piacerebbe poter dare una mano a ricostruire un progetto di partito che sia realmente al servizio della comunità".

"Sviluppo economico e Cultura" sono le priorità che Lei, nel Suo discorso di presentazione, ha individuato per risollevare le sorti di questo territorio. Non Le sembrano anche due rami della vita amministrativa sui quali l'attuale amministrazione Cardarelli appare ancor più debole che altrove? "Concordo. Dopo due anni e mezzo di questa giunta ci ritroviamo senza un progetto di Sviluppo economico per Spoleto. Andando a memoria, ricordo dell'idea dell'ufficio Grandi eventi; un contenitore mai realizzato, come del resto tutte le altre promesse elettorali dell'attuale amministrazione, sulle quali avremo modo di tornare prossimamente. Riguardo la Cultura, invece, il nuovo Assessorato non mi sembra abbia offerto qualche segnale di rinnovata vivacità. Negli ultimi anni la nostra città ha avuto l'onore di contare su due personaggi illustri di fama mondiale nel ruolo di assessore alla Cultura: mi riferisco al compianto Vincenzo Cerami e a Gianni Quaranta. Purtroppo nessuno dei due, per vari motivi, ha lasciato realmente il proprio segno, il che secondo me rappresenta, per Spoleto, l'aver perduto due grandi occasioni. Ricordiamoci tutti che la cultura, per la nostra città, ha rappresentato un volano che ha permesso di far conoscere Spoleto in tutto il mondo".

A proposito di Sviluppo economico, quel che sembra mancare è una visione differente del "sistema Spoleto" a livello di produttività, in grado di dare risposte alla ormai cronica crisi delle principali aziende locali. "Questo territorio a mio avviso sta passando uno dei momenti più critici che abbia mai ricordato: realtà produttive storiche per questa città - e per le aree limitrofe - quali la Novelli, la ex Pozzi, la Panetto & Petrelli o la stessa Cementir, hanno notevolmente ridotto la propria produttività e offerta di lavoro. In alcuni casi sono persino fallite".

Qualche segnale incoraggiante arriva dai dati del turismo, almeno fino al sisma dello scorso agosto. "E' vero. Ma non possiamo limitarci a vivere di rendita grazie a Don Matteo. Una volta terminate le avventure del prete-detective come pensiamo di continuare ad attrarre i turisti? Occorre programmazione, ma al momento non se ne vede traccia".

E quindi? "E quindi Sviluppo economico e Cultura sono i due punti di partenza obbligatori per iniziare a richiamare l'amministrazione alle proprie responsabilità. La città e i cittadini hanno bisogno di interlocutori importanti per esprimere progettualità che riportino Spoleto ai livelli che merita".

Parliamo adesso del - da Lei - tanto auspicato rilancio del Pd a Spoleto. Come pensate di muovervi per dare seguito alle parole? "Come ho detto anche nel mio discorso iniziale, la nostra bussola deve tornare ad essere il cittadino, inteso non come singolo ma come comunità. Il Partito democratico deve ritornare ad essere il primo interlocutore di tutti gli attori della città, quali le forze sociali, imprenditoriali e culturali. Dobbiamo includere e non escludere, aprirci alla società civile accettando di discutere le sue critiche e le sue proposte. Mettersi in discussione è sintomo, oltre che di democrazia, di forza, sicurezza e soprattutto buonafede. Qui non c'è nulla da nascondere, ed è proprio per questo motivo che una delle nostre prime iniziative sarà una conferenza programmatica per confrontarci con tutte le forze sociali, imprenditoriali e culturali di Spoleto, al fine di scrivere insieme il programma e gli obiettivi di domani. Due saranno i nostri unici punti di riferimento: amore per la città e senso di responsabilità del ‘fare politica', per tendere sempre più all'equità sociale, al rilancio dell'economia, all'attrazione di investimenti pubblici e privati e, in sintesi, al recupero della dignità sociale e autorevolezza politica di questo territorio, sempre più depauperato nel corso degli anni. Un processo, questo, che è intollerabile e che va fermato e invertito da subito. E per farlo serve prima di tutto unità e condivisione".

Da qualche anno, oramai, al Pd di Spoleto si rimprovera una mancanza di comunicazione chiara, lineare e puntuale con la popolazione riguardo i principali temi di interesse pubblico. Spesso avete preso posizione in maniera tardiva, almeno sui mezzi di informazione, il che di certo non ha favorito la Vostra azione politica. "Credo che la comunicazione sia la più importante delle attività da mettere a punto, dato che il ‘fare' da solo non basta ma è necessario anche far sapere quel che si fa. Comunicare è un presupposto indispensabile per ricevere commenti e proposte dai cittadini. Non dobbiamo essere una macchina ingessata, ma anzi anticipare e proporre temi di discussione sui quali far sedere al tavolo la città, affinché ci si confronti. Per questo motivo ho intenzione, insieme alla segreteria e alla commissione comunicazione, di potenziare il sito internet e la pagina Facebook del Partito, che dovranno diventare - ciascuno con le proprie funzioni - punti di riferimento per il cittadino costantemente attivi e aggiornati. Un ruolo nevralgico è anche quello dei rapporti con la stampa, per i quali stiamo individuando un responsabile che dovrà lavorare anche a stretto contatto con il gruppo consiliare".

Riguardo la Segreteria, può già anticiparci qualche nome? "Non ancora. Ma posso dire che la squadra conterà su persone disponibili e propositive. Tra qualche giorno saremo pronti per il compito che ci attende".



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I commenti dei nostri lettori

Angelo l\'oleario

8 anni fa

Auguri sinceri al segretario Claudio Montini!! Un ragazzo con le carte in regola per riorganizzare al meglio il PD locale!! Tutto dovrá iniziare con il gruppo del pd in consiglio comunale, e se qualcuno di loro fará i capricci allora bisognerá dargli le "totto'"!!!!! Per quanto riguarda il centro destra caro Montini stai tranquillo, Emili e Cretoni Alessandro lo stanno rendendo innocuo e quindi non occorre dedicarci energie nel 2019....

daniela gori

8 anni fa

Chi sparla prima di conoscere è in malafede.... Avanti tutta dott. Montini e non tenga conto delle becerie di paese spoletine.

Auguri!

8 anni fa

Se vuole riuscire a ridare credibilitá al PD deve avere il coraggio di fare "tabula rasa" di tutti i personaggi che l'hanno ridotto così. Attualmente, cosa molto difficile! Visto che molti di questi sembrano aver trovato in quel di Spoleto il terreno fertile per coltivare le proprie ambizioni politiche, mettendo delle radici abbastanza profonde per potersi nutrire del consenso dei cittadini. Morale: Se Lei non riuscirá a disfarsi di loro, politicamente, nel PD, non avrá lunga vita. O, nel migliore dei casi, dovrá essere Lei a cambiare politica. Adattandola alla loro!

lorenzo donati

8 anni fa

Il neo segretario Montini spaventa... quando c'è una persona in gamba si deve sempre trovare il padrino o vari attributi. Per fortuna sempre i soliti a ciurlare nel manico ma che non hanno prospetiva. Quindi bene per la scelta del dott. Montini a capo del PD e avanti tutta a schiena dritta.

Chi vivrà, vedrà

8 anni fa

Montini sembra una persona preparata, dovrá però allontanare da sè il sospetto che sia stato catapultato nel ruolo di segretario comunale perché fedelissimo di Martellini e gradito a Loretoni e non perché capace, attributo che non sarebbe quello richiesto dal Pd. Certo aver saputo oggi dal Messaggero che ha ottenuto un veloce trasferimento tra la Asl 1 e la 2, non lo aiuta....

ferroviere

8 anni fa

il PD aspetta il rilancio, la ricolloccoziane politica, un programma serio e credibile.????........Assessore Profili ...e sa cosa fare....

ESPARTERO LIBERO PENSATORE

8 anni fa

Si rimprovera a Montini di essere rappresentante della borghesia. Quasi fosse una macchia da cancellare! Per fortuna, caro analista marxista, la societá è cambiata e le categorie socio economiche di Marx fanno parte del patrimonio politico di quattro nostalgici! Quanto al fatto che Montini sia stato messo lì dai soliti "Capisco tutto io" è semplicemente una boutade messa in giro da chi si autodefinisce renziano e che, al contrario del leader del Pd, è ancora rimasto all'epoca della rottamazione. Renzi, invece, ha fatto un passo ulteriore ed è quello dell'inclusione. Fare accordi con i nostalgici del socialismo craxiano e chi, invece di fare opposizione, sta tessendo relazioni trasversali con il sedicente primo cittadino di Spoleto sarebbe per Montini un errore non grave, ma gravissimo. Siamo, quindi, fiduciosi che Montini saprá ridare slancio all'azione dell'opposizione in questa cittá ed al Partito che è ancora il più votato a Spoleto.

piddino

8 anni fa

Anno 2014 elezioni comunali spoletine..... agli incontri delle liste civiche, era presente. Dopo le banche arrivano le assicurazioni..... per un partito dei lavoratori

PINOCCHIO

8 anni fa

Caro analista marxista, non ci hai proprio capito nulla! Ma quale svolta culturale della Leopolda? Montini indubbiamente bravo ragazzo, manco con il cannocchiale ha visto la Leopolda! Che poi abbia messo "d'accordo tutte le anime del Pd al punto che il congresso si è risolto con una lista unica, sia pur con qualche astensione" è solo apparenza! Il neo segretario è frutto di un non dibattito, messo lì dai soliti "CAPISCO TUTTO IO" che da tempo hanno fatto il loro tempo ma che non si tolgono mai di mezzo. Vedremo comunque questa supposta unitá alla prova dei fatti!

zorro

8 anni fa

Claudio dai la spallata a questi peracottari della giunta attuale, non tanto per loro , ma per Spoleto, che con la loro arroganza e presunzione stanno affossando questa cittá, sempre di più, ed a Perugia ed a Roma, gli ridono dietro, ovviamente risultati zero. Una bella zeta sulla pancia del professore e tutti a casa, si stava meglio quando si stava peggio! In bocca al lupo e buon lavoro, vai avanti e non tenere conto dei gufi, interni ed esterni!

analisi marxista del pdsmo

8 anni fa

Montini è indubbiamente una persona preparata. Fa un po' tristezza vedere che ormai, anche nel piccolo, anche a Spoleto, l'ereditá del PCI sia in mano a figure di spicco della borghesia. Mai un operaio della Pozzi, un idraulico o un imbianchino... Montini bravo ragazzo, ma viene da una famiglia ricchissima della cittá, assicuratori e istruttori auto. Insomma se Brunini rappresentava l'aristocrazia agraria, i pidocchi arpuliti di san martino che insieme ai costruttori e ai tanti ex contadini che volevano rendere edificabili i propri terreni hanno espugnato la Rocca, con Montini il PD fa una svolta culturale alla Leopolda: elite' del capitalismo spoletino. Gli unici a non venire mai rappresentanti sono i lavoratori

massimiliano trabalza

8 anni fa

Il PD Spoletino credo che abbia scelto un'ottima persona!

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