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Cascia al voto: Spoletonline incontra Luisa Di Curzio (Cascia Nuova)

 

 

Luisa Di Curzio, leader della lista "Cascia Nuova", è la più giovane dei tre candidati sindaco di Cascia, ma allo stesso tempo è anche un esponente politico che può già definirsi di una certa esperienza. Cosa l'ha spinta a correre di nuovo?
"Sono un'appassionata di politica e amo il mio territorio, vorrei che fosse valorizzato di più. Non tollero più questo stato di cose e per questo mi ricandido. Tra l'altro, nelle passate


occasioni pur non vincendo ho ottenuto ottimi risultati, quindi penso che ci sia una parte della mia città che mi segua. E' giusto dare a queste persone la possibilità di sperare in un cambiamento, in un futuro diverso, in un approccio differente all'amministrazione".

Le tre priorità per Cascia e il suo territorio.
"Vorrei lavorare molto sulla viabilità: ne deriverebbe un aumento del turismo in termini anche di qualità. Il turismo attuale è sicuramente linfa vitale per il tessuto economico e commerciale, ma non è più sufficiente. Per valorizzare il territorio come vorrei io occorre attirare delle persone diverse, che oltre a dire una preghiera a Santa Rita - comunque importante - visitino i nostri luoghi, assaggino i nostri prodotti, conoscano le nostre eccellenze, insomma godano questa terra che è meravigliosa. Se avessimo, ad esempio, una galleria che da Roccaporena ci portasse a Sant'Anatolia di Narco in pochi minuti, sarebbe la svolta per questo territorio sotto tutti gli aspetti: turistico, economico, sanitario. Quindi, per tornare alla domanda, le tre priorità sono viabilità, turismo e poi aggiungo i servizi, strettamente correlati alla ricostruzione. L'efficienza della pubblica amministrazione va migliorata, dobbiamo affrontare questo nuovo periodo che ci aspetta cogliendo le opportunità con un atteggiamento diverso".

In che senso?
"Dobbiamo ridare efficienza alla nostra macchina amministrativa strutturandoci in maniera diversa. Per esempio il commissario straordinario ha previsto l'aggiunta di 17 unità per il nostro ente locale: io ne adibirei qualcuna proprio per dare delle risposte certe ai cittadini. Ce ne sarebbe stato bisogno già nella fase dell'emergenza, ma anche ora sarà molto utile per i cittadini. Punterò molto su di un'organizzazione di supervisori che mettano a sistema i vari atti emanati in materia di terremoto. Spesso le risposte non arrivano dalla singola ordinanza, ma dalla lettura combinata di più documenti. Ecco perché la presenza di personale esperto in questa materia sarebbe una risorsa fondamentale per la nostra comunità. In questo periodo ha regnato una grande confusione: se gli amministratori attuali avessero compreso che il commissario ci ha dato qualche strumento per decifrare la mole di ordinanze emesse dai vari livelli istituzionali, avrebbero potuto gestire diversamente le operazioni. Questo primo periodo deve insegnarci ad attingere alle giuste professionalità, per essere pronti ad affrontare la ricostruzione che ci aspetta. Poi c'è la questione dell'ospedale. Da noi non può valere la logica dei numeri, l'ho spiegato anche al ministro Lorenzin quando è venuta a trovarci. Qui siamo 3 mila abitanti ma ogni anno ci fa visita un milione di pellegrini... Abbiamo bisogno di un primo soccorso efficiente. Significherebbe tanto sia per i turisti sia per il territorio, dato che viviamo in isolamento. A proposito di sanità nel 2004, quando ero assessore con questa delega specifica, a Cascia abbiamo operato una riconversione che ha anticipato l'evoluzione del sistema sanitario regionale, con il potenziamento del polo per la riabilitazione fisioterapica e la nascita della Residenza sanitaria assistenziale. Sono felice di quanto abbiamo fatto".

Parliamo ora di sviluppo economico: quali progetti, quali prospettive offre Di Curzio ai giovani di Cascia?
"Dobbiamo lavorare per cogliere delle opportunità che ci arrivano dal terremoto. Qualche tempo fa l'amministratore delegato del grande gruppo alimentare Carrefour ci ha detto che voleva fare qualcosa per questo territorio. Sulla scorta dell'esperienza di L'Aquila del 2009, ad alcuni piccoli produttori è stata data la possibilità di diventare fornitori Carrefour, acquisendo dunque una base certa per lavorare. Abbiamo da poco presentato un catalogo con le nostre eccellenze culinarie locali, stiamo creando un brand Cascia, addirittura abbiamo trovato un piccolo stabilimento messo a disposizione da un nostro concittadino. L'amministrazione uscente non ha saputo cogliere questa opportunità, ma grazie a qualche produttore e ad alcuni giovani - fra cui la sottoscritta - Carrefour ha capito che esistono prodotti interessanti con un nome interessante da immettere sul mercato. Insomma, vogliamo dare un futuro a questo territorio, che vogliamo far conoscere e valorizzare non solo per la nostra Santa. Possiamo ancora fare in tempo".

Perché votare Di Curzio?
"Perché nonostante io sia già stata candidata in passato sono comunque una novità, mostro tantissimo impegno per questo progetto ed ho anche un taglio di competenza che non guasta. Amo il mio territorio e posso fare qualcosa. E poi sono una sognatrice, e bisogna sognare per ottenere i risultati".

Cosa farà la candidata Di Curzio nel caso in cui non dovesse vincere le elezioni?
"Trascorrerò i prossimi cinque anni in minoranza, facendo un'opposizione costruttiva come è stato nello scorso mandato. Quando si tratta di lavorare per Cascia io non ho problemi a mettermi a disposizione della mia città, con la mia competenza e la mia passione. E saprò che non ho comunque disperso le mie energie".



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