cronaca
IL VERO ecomostro : CASTELLUCCIO DI NORCIA
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IL VERO ecomostro : CASTELLUCCIO DI NORCIA
Premessa: l'incipit del mio primo articolo post-sisma non può essere diverso da un ringraziamento a Daniele Ubaldi per l'occasione, nonché per il benvenuto, in questa Redazione senza filtro... Spero di riuscire nell'intento di trasmettere, al meglio, la verità e la situazione contemporanea di Castelluccio. Ho preso questa possibilità fissandomi
l'obiettivo di un appuntamento settimanale, per far conoscere Castelluccio di Norcia e per cercare di cambiare questo "andamento immobile" nel borgo che tanto mi ha dato: credo sia ora di ricambiare, in qualsiasi modo.
Affronteremo tutti gli aspetti di Castelluccio, farò ordine tra i miei appunti sparsi quotidiani, guarderemo lo stato delle cose, le sfumature ed i colori, i personaggi mitologici e la tradizione, settimana per settimana, cercando di mantenere attiva l' identità castellucciana e cercando di mantenere accesa l'ultima luce nella stanza di questo amico ferito, nel periodo in cui è più solo, senza troppe visite di comodo.
CASTELLUCCIO DI NORCIA 13.09.2017
Post sisma 1/anno zero, 320giorni dopo.
È arrivata la pioggia, sono arrivate le temperature basse, nascono i funghi in un piano giallo paglierino. Gli animali pascolano bradi, l'acqua cade sulle macerie e l'acqua arriva con le botti ed i camion. Sventolano le bandiere e sventolano le quattro tende delle attività dislocate. Sembrerebbe che l'inverno stia già bussando. E di inverno Castelluccio chiude, da sempre. Chiude la strada, chiude la tenda.
Mormora la gente mormora, piccole diatribe residenti nel silenzio, c'è solo tanto silenzio di passerelle e nastri, e resta quel silenzio assoluto che fa bene allo spirito da sempre. Senza proroghe senza deroghe senza non si sa. Chiude senza nulla, di fatto.
Cosa ha portato la più nota frazione del Cratere nel dimenticatoio burocratico, non ci è dato saperlo. Lungi da me confronti con altre frazioni e guerre tra poveri, ma... quale sia il peccato originale, la colpa da espiare non è facile da comprendere e impossibile da digerire.
Popolino di transumanti spediti rapidamente via e ostacolati in qualsiasi ritorno, progetti e speranze appese a dichiarazioni e smentite, tirannosauri gialli parcheggiati per mesi dopo rare spolverate e piccole beccate. Riunioni e distrazione chiamano un proiettore ecomostro, quando il vero ecomostro in cattività, oggi, è Castelluccio stesso, rinchiuso in una zona rossa e quattro transenne. Niente fa, il rumore amore dei castellucciani. Fa già, la paura per la prossima stagione.
Li riconosci, i pochi castellucciani oggi, anche se non li hai mai visti. Hanno l'espressione eroica di chi ha sudato per tornare a casa, con le proprie ed uniche forze, appeso con le unghie a quella lingua di strada che divide in due la natura incontaminata. Hanno più rughe di un anno fa, i pelle-zonarossa di questa riserva, nonostante l'esilio forzato, nonostante i tanti visi pallidi passati a fotografarci, a salutarci ed a portare quel calore che manca spesso, ma che qui non è mancato questa estate. Nonostante i tanti anziani caduti, disorientati, lontano da casa nell'inverno post-sisma, nonostante i tanti che non hanno la lungimiranza di riconoscere un futuro in Castelluccio, ma che mantengono vivo il calore nei propri occhi lucidi e nei cuori da ultimi dei mohicani.
Uomini e Donne, che ricreano Comunità, più di prima perché "Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuole dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c'è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti". Cito la frase di Pavese ultimamente così abusata nel cratere perché, in fondo, Castelluccio è lì che ci aspetta ancora, dopo un anno di calma, per Ri Fare ciò che è nostro, per riprendersene Cura, per risistemare ciò che è nostro, di tutti, castellucciani e "Visi pallidi".
Manca poco: Castelluccio Transumante sta per chiudere, arriva l'inverno, vi aspettiamo su ancora un po', unica Via da Norcia. Ancora. Appuntamento Domenica 17 settembre 2017 con la Proloco Castelluccio e la festa in onore della Madonna Addolorata (prolococastellucciodinorcia.com).
Soundtrack : The Last of Mohicans
Pantone: Giallo PMS 116 University of California Gold
(*) DANIELE TESTA è un Marketer, disegna tshirt dal 2003, nomade Digitale e Smm dal 2008, recente fondatore di gestionepagine.com, autore di Restoinpiedi sono Castelluccio di Norcia e Campodilenticchia.com. Origini romane e figlio di Castelluccio di Norcia vive, dal novembre 2016, tra Norcia e Castelluccio, mettendo a disposizione dei castellucciani e nursini le proprie conoscenze digitali. Aiuta come meglio può le comunità umbre duramente colpite dal sisma 2016.
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I commenti dei nostri lettori
ale
7 anni fa
Finchè ci sono i balordi che ci andranno cementificheranno anche la vetta del K2. Invece di trascorrere una domenica all'aria aperta in mezzo alla natura gli italiani indovina dove vanno? Poi si lamentano che esiste il lavoro domenicale o che il nostro paese sta subendo una "conquista" da parte degli immigrati. Sará, ma la domenica a trascorrere la giornata in luoghi in mezzo alla natura aperta ci trovo sempre e solo famiglie di immigrati. E quegli stolti degli italiani vanno al centro commerciale. Meditare meditare. Un altro mondo è ancora possibile
Roberto Quirino
8 anni fa
D'accordo, Daniele, ti ringrazio!
daniele testa
8 anni fa
Caro Roberto, dal tono del tuo commento, temo di ottenere il tuo consenso semplicemente schierandomi contro Snam. Sono solito parlare di ciò che conosco approfonditamente e nei luoghi opportuni, il mio primo articolo su castelluccio di norcia non credo sia inerente ;-) non mancherá occasione per affrontare L argomento, magari in un prossimo scritto.
Roberto Quirino
8 anni fa
Sì, ma Daniele Testa non ci ha ancora detto cosa pensa del gasdotto SNAM. Sa di che si tratta? Ha una posizione in proposito? Un celebre gruppo di musica popolare, cui era stata rivolta la stessa domanda in occasione di un suo passaggio in Umbria, non ha voluto prendere posizione, perché soggetto fin troppo pubblico...
Gianclaudio Lanini/ Buli
8 anni fa
Gentile Daniele (se posso chiamarti così). E' un bel commento scritto qui sopra ed è la cruda realtá. Peccato che a fine maggio non ho potuto salire a Castelluccio =strada chiusa. E' la seconda volta che ho fatto un giro solidale portando dei sostegni, grazie alla vendita del mio primo libro, scritto in dialetto della Svizzera Italiana. Ho promesso che ci ritornavo nelle zone terre ecialmodo a Castelluccio per salutare la famiglia della Struttura Villa Tardioli. Leggendo sopra, non farò in tempo di arrivarci a metá ottobre, perchè sará tutto chiuso ?? Della trasferta di fine maggio/inizio gugno (4 giorni) che son stato a Norcia, Cascia, Amatrice, Configno sto scrivendo un nuovo libro in italiano e qualche frase in dialetto. Chiedo con la presente se potrò inserire il vostro scritto di qui sopra, mettendoci il nome dell'autore, perchè mi piace molto e lo vorrei valorizzare. Se potrò avere anche qualche vostra foto potrò arricchire il libro. per il momento sono arrivato a 60 pagine e ci sarebbe del posto. Mi faccia questo favore che è un pensiero alla vostra gente. Grazie infinite. Guardate il mio sito internet : www.runticino-artelanini.ch, che parlo di sport e dell'azione solidale di dicembre 2016 e un accenno ai miei due libri. Mi raccomando mi dia un aiuto
Ade59
8 anni fa
Castelluccio è un luogo del cuore.abito lontano ma sono lì con voi vista una volta ti resta dentro vedere questo posto ferito trascurato abbandonato mi fa male.non posso pensare che non possa risorgere e su questo non possiamo mollare
daniele testa
8 anni fa
Ciao Diana, il "deltaplano" è al punto zero, puro e mero progetto senza traccia di lavoro. io sono favorevole al Lavoro ed al Fare, il progetto non è male, e soprattutto è necessario che i nostri compaesani possano tornare dignitosamente a lavorare. Castelluccio chiude da sempre nei mesi "naturalmente" più duri, scorso anno nemmeno sono esistiti questi duri mesi ad eccezione di gennaio, quindi non potrebbe essere questa, la condizione ottimale per permettere a tutti di vivere castelluccio tutto l' anno? non potrebbe essere l' occasione per tenere aperto castelluccio 365 giorni? il deltaplano questo lo permetterebbe.. ad oggi invece, si apprestano a chiudere la tensostruttura di emergenza, nuovamente, come succedeva 30 anni fa.. GRAZIE A TE, Solidale per il tuo commento.
Solidale
8 anni fa
La ringrazio per le sue "iniezioni di vita" che cerca di fare al Castelluccio per poterlo rianimare. Speriamo che molte persone, amanti della natura e di quel meraviglioso territorio, contribuiscano, per quanto gli è possibile, per farlo tornare a sorridere. Come afferma Lei, il vero ecomostro sarebbe vederlo lentamente morire, nell'indifferenza di chi avrebbe la giusta medicina, ma non vuole o non riesce ad apprezzare il suo inestimabile valore vitale.
Diana
8 anni fa
Caro Daniele ahinoi la situazione ci è chiarissima Vorrei sapere a che punto è il cosiddetto villaggio commerciale delocalizzato chiamato Deltaplano Proprio perchè dici che Castelluccio da sempre "chiude" da ottobre ad aprile È veramente necessario? Grazie e buon lavoro Diana
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