le interviste di Sol
Massimo Crescentini (Lega): 'Con De Augustinis finalmente fatti e non parole'
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Massimo Crescentini (Lega): 'Con De Augustinis finalmente fatti e non parole'
Crescentini, qual è il valore aggiunto che intende portare alla città con la Sua candidatura? "Ho voluto porre al servizio del progetto di Umberto De Augustinis la mia esperienza e le mie relazioni, sotto vari aspetti. Uno di questi è l'accordo, che ho già stretto con un'Università americana, per la nascita di un Campus a Spoleto per
studenti Usa. Ciò significa creare una micro città nella città, con la vita che ruoterà intorno agli studenti: sport, studio, alloggi, vita notturna, attività artistiche".
La formazione, e dunque la cultura, è un perno centrale del Suo programma. Ma tutto ciò si traduce in economia reale? "Io direi proprio di sì. Basti pensare che, per il solo Campus statunitense,si prevedono 500 studenti ogni quattro mesi, dunque 1500 l'anno, per un indotto stimato - con prudenza - di circa 200 posti di lavoro. Poi ci sono le scuole di alta formazione, come quelle per la sostenibilità in architettura, la scuola di musica e quella per attori".
Ce ne parla in maniera più dettagliata? "A livello musicale la nuova scuola si occuperà di musica a 360 gradi: dai corsi di musica propedeutica, per bambini da 3 a 6 anni d'età, fino alle master class con esperti e Maestri di fama mondiale, passando per la musica da camera, laboratori, full immersion e corsi da programma di Conservatorio. Riguardo la scuola per attori, i suoi programmi dovranno fornire agli allievi tutta la formazione utile per entrare nel mondo del teatro, del cinema o della fiction, con sbocchi lavorativi pressoché immediati grazie alle professionalità che vi saranno coinvolte. Riguardo l'alta scuola per la sostenibilità in architettura, ritengo che la civiltà di un territorio si evinca anche e soprattutto da come questo territorio si presenta. Riqualificazioni, recuperi, utilizzo di colori e materiali: Spoleto deve essere eccellenza e fare scuola di eccellenza. Tra l'altro attorno alle nuove scuole si creeranno veri e propri eventi di richiamo internazionale. Spoleto tornerà a fare onore al suo grande Festival dei Due Mondi".
Il termine "internazionale" contraddistingue un po' tutta la Sua campagna elettorale. "Certo. Del resto Spoleto è un palcoscenico internazionale. Lo è diventata grazie al maestro Gian Carlo Menotti e, per alcuni decenni, è stata un laboratorio di idee che aveva gli occhi del Mondo puntati. Dobbiamo tornare a giocare quel ruolo unico di un tempo e, in questo momento, abbiamo tutte le carte in regola per farlo. Penso ai congressi, penso alle arti, alle professionalità internazionali da coinvolgere. Penso, ad esempio, al Centro pilota internazionale per il diritto di famiglia".
Che sarebbe? "Vorrei che Spoleto assumesse un ruolo di rilievo, importante sotto l'aspetto scientifico ma anche utile dal punto di vista sociale, per tutto ciò che riguarda il diritto di famiglia e le problematiche ad esso correlate. Mediazione,ricongiungimenti, specializzazione degli operatori del settore, aggiornamento delle regole e delle norme. La nascita del Centro porterebbe in città collaborazioni con Università italiane e straniere, un forte incremento del turismo congressuale con tutto ciò che ne consegue in termini di strutture ricettive e, in generale, per l'economia del territorio".
Si dice spesso che la cultura è la più grande industria di questa città... "Sono d'accordo. Manca solo un particolare: è la più grande industria, sì, ma ancora tutta da costruire. Ecco perché dobbiamo valorizzare le eccellenze che abbiamo, come il Teatro Lirico Sperimentale e il Festival, attraverso strutture complementari in grado di offrire spunti e vivacità. Spoleto deve vivere tutto l'anno di eventi culturali, e non solamente durante tre fine settimana tra la fine di giugno e luglio. Cultura vuol dire economia, soldi, posti di lavoro e meritocrazia: basta con i vitalizi".
Concludendo, perché votare Crescentini il prossimo 10 giugno? "La politica è cambiata. Finalmente non si lavora più per distruggere ma per creare, e io nella mia vita sono stato abituato a coordinare, condividere per crescere e per raggiungere obiettivi. Sono pronto a farlo anche per la nostra città".
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