Salute

Gli insegnamenti del Coronavirus

 

 

Dice un vecchio e noto proverbio che "non tutto il male viene per nuocere" a significare che,  talvolta, le disgrazie possono anche aprire la strada ad una sequenza di eventi  positivi. A patto, beninteso, che siano adeguatamente analizzate ed interpretate. Si tratta pur sempre di esperienze e sono state le esperienze, anche quelle negative, che ci hanno temprato, cresciuto e resi capaci di reagire e di andare avanti.


Oggi abbiamo Il coronavirus, ma in passato altre sciagure, come la peste bubbonica ed il colera, hanno avvelenato la storia dell'uomo in maniera pesante; ma gli hanno anche consentito ,  studiando a fondo i fenomeni sanitari e sociali, di adottare i giusti comportamenti affinchè le sciagure  non si ripetessero o, in qualche modo, si potessero controllare.

Così, quindi, può e deve essere per questa dannata epidemia che stiamo vivendo, giacché, se esaminiamo attentamente l'intera vicenda, il Coronavirus ci sta insegnando alcune importanti cose (oltre a quelle  regole igieniche che ormai dovremmo aver bene appreso) . 

In primis, cosa lapalissiana nella sua ovvietà, che non bisogna mai dire le bugie. E, in particolare, non bisogna dirle (alla gente) quando si è scatenata una pandemia. Il divieto vale tanto per il  cinese quanto per l'importante personaggio politico italiano che a gennaio (!) dichiarava "Siamo prontissimi. L'Italia è il Paese che ha adottato misure  cautelative all'avanguardia rispetto agli altri, tutti i protocolli di prevenzione   possibili e immaginabili". E' desolante constatare che a distanza di mesi (siamo ad aprile inoltrato) ancora  scarseggiano le  mascherine! (per cui non oso pensare a  cosa sarebbe avvenuto se non fossimo stati così "prontissimi" …).

Poi che  è arrivato il momento di affrontare, in maniera decisa e sensata, il problema della Medicina territoriale. Tutti l'hanno dichiarato: ci sono state delle disfunzioni, nel corso di questa pandemia, figlie, per lo più,  di un assetto della Medicina territoriale non propriamente all'avanguardia. Del resto dobbiamo ammetterlo: si è  sempre pensato che il più importante riferimento per l'assistenza sanitaria fosse l'Ospedale, che lì si trovassero le soluzioni di tutti i problemi e che lì, quindi, fosse doveroso indirizzare la maggior parte delle risorse economiche e  non. Nel tempo, però, si è visto che non era precisamente così, anche perché è nel territorio che tutto nasce e si sviluppa. 

La  Medicina  territoriale, quindi, quella composta di Distretti, di Medici di famiglia (i quali hanno pagato il prezzo più alto, in termini di morti , alla pandemia), di SIS (il Sistema di Igiene e Sanità regionale) e, giova ricordarlo, di RSA, deve essere radicalmente ripensata e riorganizzata . Solo così facendo, infatti, si possono contenere i disastri, limitando, di conseguenza, la pressione sui Presidi Ospedalieri (la  Germania,  uno dei  Paesi europei dove questo settore è ben strutturato, ha retto l'urto meglio di noi). 

E un altro insegnamento, infine, e questo lo dico da spoletino, è che bisogna smetterla di depauperare il SanMatteo. Voi provate solo a pensare a cosa sarebbe successo se non fosse stato possibile a Ceccarelli, Damiani e Mearini venire ad operare al SanMatteo, visto che l'Ospedale di Foligno, diventato Covid, non era facilmente fruibile dall'utenza. E' arrivato il momento, insomma, di abbandonare definitivamente l' ipotesi (coltivata da molti per lungo tempo) di un unico Ospedale per questo territorio (in cui il San Giovanni Battista la faceva da padrone), ma di mettere mano ad un'intelligente integrazione fra i due Presidi, visto che l'uno, nel momento del bisogno, non può fare a meno dell'altro. Voglio davvero sperare che sarà così, se non altro per continuare a credere che "andrà tutto bene". 



I commenti dei nostri lettori

Robin Hood

5 anni fa

La lezione che abbiamo imparato finora è stata anche: che in questa 'emergenza' siete stati mandati allo sbaraglio senza mezzi adeguati e con turni di lavoro massacranti che vi hanno portato a morire di stress e malattia come i vostri pazienti, che è stata dichiarata dai politici una 'pandemia' che nemmeno la corrotta O.M.S. ha mai dichiarato, che è stata sbagliata la diagnosi (polmonite interstiziale) e terapia perché i respiratori non erano adatti: si trattava di trombosi polmonare, quindi gli intubati sono stati praticamente uccisi in ospedale, che l'attuale conteggio dei morti è colpevolmente falsato, che negli scorsi anni sono morti molti più italiani in conseguenza delle influenze stagionali (dati reali, basta leggere i bollettini del I.S.S.), che gli operatori sanitari sono 'censurati' perché non possono fare dichiarazioni a stampa o altri su quello che succede dentro i reparti, Che i medici tutti, compresi quelli 'di famiglia', tranne poche eccezioni, invece di denunciare tutto il castello di bugie che il governo Conte ci ha costruito intorno, sono pavidi, complici o interessati. Anche sul vaccino-microchip non abbastanza sperimentato e che lederá la privacy di tutti, non hanno da dire nulla? O quel gran 'mago' di Bill Gates, massimo finanziatore dell'O.M.S.e creatore del vaccino a tempo di record, lo stesso che giá nel 2015 aveva previsto una pandemia nel 2020, ha promesso, come sembra finora si sia fatto, un 'premio' per ogni vaccinazione fatta agli ignari, fiduciosi pazienti? E dove eravate TUTTI quando veniva distrutto il sistema sanitario nazionale? Tutti pesci in barile a cui è caro solo lo stipendiuccio, alla faccia del giuramento di Ippocrate?

Voltaire

5 anni fa

Fra le norme igieniche, dr. Ercolani, può ricordare ai nostri cittadini di non leccarsi la punta delle dita sfogliando i giornali al bar? Inoltre, i problemi della sanitá territoriale non hanno proprio niente a che fare con lo stato della sanitá pubblica nazionale? e quelle che si sono prodotte, sono definibili soltanto come "disfunzioni", per usare l'espressione molto soft da lei adottata? non sará che anche la classe medica deve seriamente ripensare il proprio ruolo nei confronti dei singoli, cui ridare preminenza, e della collettivitá?

XXX

5 anni fa

Adesso che " comanda" la sig:ra Tesei (Lega) in Regione Umbria, Lo capiranno e si comporteranno come ha fatto il PD Perugino con gli scudieri del PD Folignate,Terni,ecc.?

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