società

Guidare senza assicurazione moto: quali rischi si corrono

 

Ancora oggi persiste il fenomeno illegale e antisociale del circolare senza copertura

 


In Italia ma anche sul territorio di nazioni europee ritenute insospettabili, persistono delle sacche di utenza stradale che insistono in comportamenti rischiosi o antisociali.
Uno di questi comportamenti è la guida senza copertura assicurativa che, ricordiamo, in Italia è obbligatoria per legge e si chiama Responsabilità Civile Automobilistica (RCA), come definita dal Codice della Strada e da successive integrazioni. La RC Auto è l’assicurazione base che ogni veicolo deve avere per legge per essere autorizzato a circolare. La funzione è chiara: risarcire eventuali danni derivanti dalla propria guida, in via principale, o da qualsiasi evento interessante la propria automobile o moto, soggetto terzo.
La propria RC auto o moto avrà il compito di coprire le spese per una somma in denaro quantificata sulla base del danno materiale causato al soggetto terzo, tramite perizia o medico legale qualora vi siano danni fisici.
Al di là di ciò occorre rendere chiaro che l’obbligo assicurativo è difeso dalla legge e non è soggetto a esenzioni, per questa ragione esistono delle sanzioni per gli inosservanti che sono gli evasori dell’obbligo o i circolanti con contratti falsi.

Si tratta, in specifico, dell’articolo 193 del Codice della strada, e successiva modificazione ex lege n. 136 del 2018, a sua volta recante le indicazioni del d.l. n. 119 del 2018 in materia fiscale.

La circolazione senza la copertura assicurativa è sanzionata anche dalla decurtazione di 5 punti sulla patente di guida oltre alla sanzione amministrativa dell’ammontare di una somma compresa da un minimo di 849,00 fino a 3.464,00 euro, da pagare entro 60 giorni con la possibilità di opporre ricorso formale presso un tribunale competente in materia.
L’articolo 4 della presente normativa ammette la previsione di sospensione della guida del motoveicolo per sei mesi dall’avvenuta sanzione: a seguito della sospensione non ci si limita a rilasciare un documento ordinativo dell’obbligo sospensivo ma si prevede il trasporto coatto della moto in un deposito, adibito a ricovero dei veicoli, tra quelli gestiti dalle Forze dell’ordine quando necessario per via delle loro attività di verifica.
I numeri dell’evasione dell’obbligo assicurativo erano calati negli ultimi anni anche per via degli sforzi crescenti e concertati delle autorità di controllo italiane ma ancora adesso non si può dire che questo settore di evasori sia stato sconfitto, anzi si rivela ancora un problema cogente in una parte del Belpaese con numeri sorprendenti che arrivano al miliardo di euro di mancati introiti per le compagnie e di 280 milioni di euro di evasione delle imposte collegate ai contratti assicurativi. La campagna contro gli evasori vede un coordinamento dell’ANIA con la Polizia Stradale, per dotare la Polstrada di kit specifici per la verifica istantanea di targhe circolanti onde verificare soggetti fraudolenti.
Il fine ultimo è rendere difficile la vita agli evasori con sanzioni irrogate a pioggia.

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