società

Le vere responsabilità

 

L'ospedale ridotto al fantasma di quello che era. Andato deserto il concorso per assumere cardiologi: nessuno dei vincitori ha accettato

 

Può essere incolpato della perdita di una battaglia il fantaccino che, da solo, presidia la trincea, senza il supporto di chicchessia, costretto a turni di guardia massacranti, con riposi risicati e non sempre garantiti, e con armi non adeguate allo scontro? La colpa della disfatta è solo sua o di coloro che hanno lavorato perché si creasse quella situazione (e che ora dovrebbero, in nome della giustizia, finire anch'essi sullo scomodo banco degli accusati)?

La risposta la conosciamo bene: la colpa è anche, se non soprattutto, dei "Generali", ovvero di coloro che manovrano nelle stanze dei bottoni senza capire cosa può accadere, in virtù delle loro manovre, sul campo. La nostra Associazione ha registrato con sgomento il decesso del concittadino Nicola Gelmetti, decesso avvenuto poche ore dopo la sua dimissione dal Pronto soccorso e sul quale ora è stato aperto un fascicolo dalla Procura in seguito alla  denuncia dei familiari.  Non è il primo lutto che la nostra comunità è costretta a vivere, a causa delle disfunzioni del SanMatteo, e non sarà, temiamo, l’ultimo.

Molti si dovrebbero vergognare per quanto è successo. E invece di cercare la responsabilità in un Pronto Soccorso che ormai non ha più alle sue spalle una Struttura efficiente, in grado di facilitargli una diagnosi ed una terapia, dovrebbero cominciare a cercarla nella Direzione Sanitaria del Presidio, nella Direzione Sanitaria Aziendale ed in quella Generale, per poi risalire ad una Presidente della Regione che non ha mantenuto le promesse, ad un Assessore alla Sanità che sta usando l'accetta nei confronti del nostro (e solo del nostro) Ospedale, ad un Sindaco che si è accorto troppo tardi delle crisi del SanMatteo, e che sembra faccia fatica a comprendere che solo con un Reparto di Pediatria e non già con un'OBI pediatrica sarà possibile il ripristino del Punto Nascita, fino ai cosiddetti politici locali.

Sia quelli, per intenderci, che trovano molto sconveniente che gli spoletini si permettano di chiedere le dimissioni di chi non li tutela sul versante sanitario, che quelli che si dichiarano soddisfatti del fatto che il loro Ospedale non sarà più un Ospedale dell'Emergenza Urgenza.

Il SanMatteo è ridotto al fantasma di quello che era, ed è soprattutto questa la ragione per cui i cardiologi lo disertano. Il Concorso espletato proprio per avere specialisti a Spoleto è andato deserto. Nessuno dei vincitori ha accettato. Di più: corre voce che addirittura una cardiologa del SanMatteo abbia fatto domanda di trasferimento.

Quanto deliberato dalla Regione è totalmente sbagliato: se il disegno è quello di ridurre l'Ospedale ad una Casa di Comunità costringendo quindi la gente a trasferirsi altrove per curare  una patologia acuta, si abbia la decenza e l'onestà intellettuale di dirlo chiaramente (specialmente in campagna elettorale).

Per tutto ciò, la nostra Associazione, che continua a registrare una profonda dicotomia fra le "chiacchiere" delle istituzioni ed i sentimenti della popolazione, chiede con forza, a chi di dovere, di aprire un tavolo di confronto con chi può, e deve, occuparsi dei bisogni  sanitari dei cittadini.



I commenti dei nostri lettori

Carlino

8 mesi fa

Parole sante, dr. Ercolani

Temistocle Il tessinese

8 mesi fa

Il dott. Ercolani è assurto a difensore senza macchia e senza paura dell'ospedale spoletino. Ma, evidentemente, ha qualche amnesia retrograda. E fa finta di dimenticare che le prime operazioni della Regione per dare attuazione alla politica del carciofo si svolsero con la sua "benedizione". Nominarlo capo dipartimento della Emergenza-urgenza fu fatto proprio allo scopo di alzare fumo negli occhi degli spoletini. Con buona soddisfazione del suo conto in banca!

Cittadino

9 mesi fa

Vorrei chiedere al dr. Ercolani se è possibile collaborare con l'associazione che rappresenta e, se del caso, dove rivolgersi. Credo che la cosa possa interessare molti. Nota a margine:Quello che mi sembra notare tra gli Spoletini è un misto di rassegnazione (da parte di alcuni) e indifferenza (da parte di altri). Credo sia per questo necessario coinvolgere più persone possibile, solo uniti si può sperare di risolvere qualcosa

Aurelio Fabiani

9 mesi fa

LE RESPONSABILITÀ POLITICHE, MORALI, MATERIALI, DI CIÒ CHE ACCADE IN UN OSPEDALE DIPARTIMENTO DI EMERGENZA URGENZA" CHE NON HA I MEDICI CHE SERVONO, I POSTI LETTO NECESSARI, I REPARTI INDISPENSABILI, ", SONO DEL GOVERNO REGIONALE CHE HA PRESO QUESTE DECISIONI E DEI DIRIGENTI CHE ACCETTANO GLI INCARICHI ESECUTIVI CHE LE METTONO IN PRATICA. Gli esecutori materiali delle direttive politiche del Governo Regionale della Destra: Tesei, Morroni, Coletto, che hanno ridotto l' ospedale San Matteo di Spoleto in condizioni pietose, 4 reparti su 8 chiusi, dove per nascere si deve andare a Foligno o Terni, dove al Pronto soccorso si visitano da remoto i pazienti cardiopatici ricoverati d'urgenza; dove la chirurgia d'urgenza è stata cancellata, la rianimazione cancellata, il reparto materno infantile e pediatria cancellati, riducendolo di fatto ad ambulatorio e ricovero geriatrico, vogliono indagare sui responsabili della morte dell' ultimo ricoverato al Pronto soccorso spoletino. A TUTTI COLORO CHE APPARTENGONO A QUESTA SQUADRA DI DEMOLITORI DELLA SANITÀ PUBBLICA, AI VARI LIVELLI DELLA CATENA DI COMANDO, CHE COLPISCONO PIÙ DURAMENTE LÀ DOVE LE ARMI PER DIFENDERSI SONO POCHE, DICIAMO: SIETE VOI I COLPEVOLI. NON SAPPIAMO QUELLO CHE È SUCCESSO, MA SAPPIAMO PERCHÉ SUCCEDE E DI CHI È LA COLPA VERA. METTETEVI DAVANTI A UNO SPECCHIO E INDAGATE SU QUELLO CHE VEDETE. Associazione culturale CASA ROSSA Unione Sindacale di Base Comitato di Strada per la Salute Pubblica Coordinamento Sanità Pubblica Umbria

Condivido,

9 mesi fa

Pura e vera realtà quella descritta da Enzo Ercolani. Quello che più fa più rabbia però è l'accettazione da parte dei politici locali, (e assieme ad essi di buona parte della popolazione che li sostengono), di questa situazione. Vedremo presto se non è così.

Voce di frontiera

9 mesi fa

Ma se la politica dei senza vergogna coltiva una linea di smantellamento dell’ospedale, come si può pensare che i cardiologi partecipino al concorso? È ovvio che questi professionisti parteciperanno se si attiva un piano serio e credibile di ripristino di un vero ospedale.

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