società

Poggiodomo, addio al centro Legambiente

 

Il nuovo progetto riguardante la struttura non convince il consigliere regionale Mancini

 

Il tema relativo alla realizzazione di un centro di Protezione civile nella struttura definito “centro di educazione ambientale” in gestione a Legambiente di Poggiodomo era già stato affrontato in una precedente riunione della Seconda Commissione, presieduta da Valerio Mancini, con alcuni rappresentanti istituzionali del Comune della Valnerina dove sono emersi pareri contrapposti rispetto alle modalità e all’utilizzo dell’opera. Nella riunione dello scorso mercoledì 7 febbraio, su richiesta diretta dell’Associazione, sono intervenuti, invece, in audizione, due importanti rappresentanti di Legambiente, Maurizio Zara (presidente) e Alessandra Paciotto (ex presidente) che con la loro associazione hanno gestito la struttura per molti anni quale centro di educazione ambientale. Nel 2013 era nato lì, per iniziativa del Bim (Consorzio del Bacino Imbrifero Montano), della Regione e del Ministero dell’Ambiente il Parco geologico della Valnerina.

La struttura di Poggiodomo è diventata dunque un importante centro di studio per tematiche ambientali e geologiche per la promozione del turismo lento e sostenibile, non di meno per lo studio geologico.

“Sul sito – ha detto il presidente Mancini – è stata prevista la realizzazione di un centro di Protezione civile. Non entrando nel merito della questione rimango però sorpreso nell’a prendere che chi ha gestito per anni la struttura a vantaggio di un territorio che non possiede proprie strutture ricettive, perda l’opportunità di sviluppare un già avviato polo di ricerca sulla geologia, rinunciando così a beni strumentali e importantissimi studi scientifici. Resto comunque fiducioso che quanto messo in campo negli anni da Regione e Ministero non venga disperso e possa quindi essere mantenuto in vita questo sito e la sua attività. È anche importante ricordare – ha concluso Mancini - che la struttura in questione non ha subito alcun danno dagli eventi sismici del 2016, tant’è che è stata immediatamente utilizzata quale sede provvisoria del Municipio”.

Zara e Paciotto hanno sottolineato come la struttura abbia, negli anni, ospitato importanti Università provenienti da tutto il mondo impegnate in ricerche geologiche e che tra il 2010 ed il 2015 ha avuto 5mila presenze annue di studenti provenienti da tutta l’Italia.

“Come associazione – hanno precisato – abbiamo fatto importanti investimenti economici e umani sulla struttura, grazie ai quali siamo riusciti a dare un’impronta di altissimo valore ad un territorio di straordinaria importanza come quello della Valnerina. Abbiamo messo in campo azioni volte a raccogliere risorse da donatori e da uno sponsor privato, utili per la prosecuzione dell’attività, integrandola magari con altre infrastrutture a supporto di un turismo sostenibile. L’attività, però, non è stato possibile portarla a termine per l’indisponibilità della Amministrazione locale a farci rientrare nella struttura. Perdere questa realtà – hanno concluso - significa impoverire un territorio che meriterebbe invece questa opportunità”.



I commenti dei nostri lettori

Non è presente alcun commento. Commenta per primo questo articolo!

Dì la tua! Inserisci un commento.







Disclaimer
Ogni commento rappresenta il personale punto di vista del rispettivo autore, il quale è responsabile del suo contenuto.
Spoletonline confida nel senso di civiltà dei lettori per autoregolamentare i propri comportamenti e si riserva il diritto di modificare o non pubblicare qualsivoglia contenuto che manifesti toni o espressioni volgari, o l'esplicita intenzione di offendere e/o diffamare l'autore dell'articolo o terzi.
I commenti scritti su Spoletonline vengono registrati e mantenuti per un periodo indeterminato, comprensivi dei dettagli dell'utente che ha scritto (Ip, email ecc ecc). In caso di indagini giudiziarie, la proprietà di Spoletonline non potrà esimersi dal fornire i dettagli del caso all'autorità competente che ne faccia richiesta.