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La nomina del dottor Scarpelli
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La nomina del dottor Scarpelli
Prosegue il piano di soppressione di tutti i reparti dell’emergenza-urgenza dell’ospedale di Spoleto
La Giunta Regionale, com’è noto, sta andando avanti a testa bassa con la concretizzazione del Terzo Polo Ospedaliero, che si traduce nella soppressione di tutti i Reparti dell’emergenza urgenza dell’ospedale di Spoleto per assorbirli in quello di Foligno, oltre tutto chiaramente inadeguato. Il passaggio verso questo scempio è l’indizione di concorsi per primari unici a Foligno, con competenza anche sulla “succursale” di Spoleto. Alcuni già fatti, altri in preparazione.
Di fronte ad un tale quadro il Sindaco di Spoleto assiste passivamente, i Partiti di sinistra pensano a far campagna elettorale sulla “liquidazione della sanità pubblica” e quelli di destra a coprire masochisticamente la responsabilità anti-spoletina di Tesei e Coletto. Ma è sicuro che questo percorso non inciampi quantomeno su clamorose irregolarità? Zelante esecutore dei Concorsi, delle cui Commissioni è componente di diritto, è il Direttore Sanitario f.f. della USL dr. Nando Scarpelli.
Egli è stato nominato l'anno scorso dal direttore generale De Fino e, quindi, confermato dal nuovo DG Carsili, sul presupposto che fosse in possesso di tutti i requisiti di legge. Ma, a parte l'età inferiore a 65 anni al momento della nomina, e la laurea in Medicina e Chirurgia, il DS deve obbligatoriamente avere un’esperienza, almeno quinquennale, di qualificata attività di direzione tecnico-sanitaria e l'Attestato di formazione manageriale. Come si pone al riguardo la posizione del dr. Scarpelli?
Dentro la nostra USL ci sono diversi professionisti in possesso dei citati requisiti e, a quanto risulta, ben più titolati: la nomina del dr. Scarpelli è apparsa pertanto una forzatura e l’intero procedimento finisce con l'assumere i caratteri di una discutibile trasparenza. Non è stata seguita, infatti, l'usuale prassi che, in caso di nomina di un “facente funzioni”, prevede l' emissione di un Avviso interno, al fine di valutare le manifestazioni di interesse, mettendo poi a confronto, nella maniera più obiettiva, i curricula degli interessati.
Perché, questa volta, la suddetta “scorciatoia”? In mancanza di chiarimenti ufficiali, anche se prevedibilmente pretestuosi, tutti ricordano lo Scarpelli uomo di fiducia della Tesei durante la campagna elettorale e questo, secondo molti, motiva il suo improvviso zelo nella procedura di accorpamento a Foligno dei Primariati, e quindi dei Reparti, di quel “S. Matteo” che la stessa Tesei, in un tempo neppur remoto, diceva di voler difendere e valorizzare.
Il nervosismo all’interno dell’Ospedale e dell’intera area aziendale è elevato e non è detto che, se anche la Regione può contare sulla complice inerzia del Comune di Spoleto, la pentola in cui si vuole bollire la sanità spoletina non veda saltare il coperchio nel momento in cui soggetti singoli o collettivi non facciano valere almeno il rigore delle norme su questa triste e sintomatica vicenda dei Concorsi.
Giova ricordare, in proposito, che parte dell’apparato politico-amministrativo della precedente Giunta Regionale è ancora sotto processo. Proprio per fatti legati a dei Concorsi.
I commenti dei nostri lettori
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10 mesi fa
Ci sta bene a noi Spoletini xchè non siamo in grado di protestare in nessun modo .... semplicemente ci comportiamo da brave pecorelle ubbidienti borbottiamo fra di noi ma non concretizziamo niente.
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10 mesi fa
Ci sta bene a noi Spoletini xchè non siamo in grado di protestare in nessun modo .... semplicemente ci comportiamo da brave pecorelle ubbidienti borbottiamo fra di noi ma non concretizziamo niente.
Cittadino
10 mesi fa
Ma scusate, se davvero c'è questa possibilità, perché non si interessa la Procura? Basta presentare un semplice esposto
Pierfrancesco Graniti
10 mesi fa
Gli avvvenimenti amministrativi, che riguardano il fantomatico TERZO POLO OSPEDALIERO, sono sempre piu'preoccupanti. Di fatto, stanno determinando la cancellazione di tutto il comparto EMERGENZA-URGENZA dell'Ospedale di Spoleto! Dopo le false promesse e le ipocrite assicurazioni, Il S. Matteo non e' piu', nella realta', un Ospedale Dea di 1mo livello,contravvenendo quindi al dettato del semi-sconosciuto e poco applicato PIANO SANITARIO REGIONALE. In questo quadro estremamente critico, la totale indifferenza ed inerzia del SINDACO, ormai votato alla logica partitica DEL TANTO PEGGIO, TANTO MEGLIO (cara alla vetero-sinistra), per cui bisogna andare, senza dialogo e trattative on la Ammcinistrazione Regionale, rischia di creare un inesorabile danno nella possibilita' di salvare il minimo strutturale ancora salvabile. SINDACO, MI PARE NECESSARIO CHE INTERVENGA UN CAMBIO DI ATTEGGIAMENTO E DI STDATEGIA!
Aurelio Fabiani
10 mesi fa
La Lega,per il San Matteo, dopo gli scalpelli, usa gli scarpelli,aspettiamoci il suo marchio di qualità: la Ruspa!
Voce di frontiera
10 mesi fa
Una operazione sempre più scellerata. Spoleto si deve svegliare! Intanto alle prossime elezioni europee andiamo a votare consegnando scheda nulla con scritta ‘ospedale ‘.
Pizzolo
10 mesi fa
Speriamo che gli elettori di Spoleto e Valnerina riflettano bene al prossimo voto per il rinnovo del Governatore della Regione. Certo non è che in passato la sinistra sia stata brillante..anzi...ma questa ultima Amministrazione con un Assessore Sanità e Presidente sono riusciti a fare di peggio. NON ERA FACILE!!!
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