politica

Boccanera: 'Sarò sempre Giuliano, il sindaco di tutti'

 

Intervista al candidato sindaco di Norcia Unita: ricostruzione post sismica e del tessuto sociale, sviluppo economico, riqualificazione del centro e delle frazioni le priorità per far tornare Norcia "di nuovo un angolo di felicità"

 

Ci spieghi le ragioni della sua candidatura a sindaco e, in caso di vittoria, ci dica che tipo di sindaco sarà. “Ho deciso di candidarmi per sottoporre al giudizio popolare la validità del mio operato, delle mie idee, del mio percorso. L’ho fatto perché sento di poter dare molto alla nostra comunità: passione, sincerità di scopo, competenza ma anche spontaneità e capacità d’ascolto, tutte qualità di cui credo si senta la mancanza in politica, a Norcia come altrove. In caso di elezione sarò il sindaco di tutti; non tanto il capo di una collettività quanto piuttosto il collante di un ritrovato entusiasmo e partecipato spirito di comunità. Sarei un sindaco che lavorerebbe in silenzio, con serietà, rispetto e integrità, continuando ad essere semplicemente Giuliano. Al mio fianco ho una compagine solida, granitica, rappresentativa di grande potenziale, competente e che è stata capace di superare le distanze di orientamenti politici differenti dimostrando come l’intelligenza non si misuri dallo schieramento politico, ma dal buon senso attraverso il quale si declinano le ideologie alla realtà. Essere riusciti in questo è indice di saper anteporre il bene comune al proprio. Dovremo da subito creare una fitta rete di relazioni con i diversi portatori di interesse per la progettazione partecipata delle linee di indirizzo future. Penso, ad esempio, alle associazioni di categoria, di volontariato, sportive, culturali, ai giovani e alle frazioni che devono necessariamente essere presenti nell’amministrazione attraverso un loro rappresentante. Insomma, lavoreremo per una Norcia rinnovata nell’aspetto, nelle opportunità, soprattutto per i nostri figli, per una Norcia meritocratica, produttiva, laboriosa e attrattiva”.

Parliamo ora di ricostruzione. Quali sono i cantieri pubblici sui quali deve concentrarsi, a Suo avviso, la massima attenzione da parte dell’amministrazione? “Senza dubbio i cantieri più rappresentativi della nostra identità, a cominciare da quelli che già sono a buon punto. Penso a Porta Romana, al Palazzo Comunale, agli interventi finanziati con fondi P.N.R.R. Ho seguito personalmente l’iter di queste opere al fianco degli uffici preposti: anche io, al pari dei miei concittadini, ho bisogno di vedere restituiti alla comunità simboli identitari e opere che rappresenteranno nuove opportunità, anche in termini di bellezza. Parallelamente lavorerò per l’avvio della ricostruzione della Caserma dei Carabinieri (di cui è stata già approvata la progettazione definitiva) per restituire una sede istituzionale degna a coloro che con il loro impegno contribuiscono alla nostra sicurezza; per l’avvio dei lavori della Castellina, perché obiettivo della futura amministrazione è il rilancio del turismo culturale e far risaltare lo splendore del nostro patrimonio artistico; altro cantiere cui sarà dedicata attenzione è quello dell’urbanizzazione delle frazioni, per assicurare il cammino all’unisono con la ricostruzione privata degli edifici”.

Oltre alla ricostruzione post sisma, può indicare altre tre priorità a cui lavorerà la sua amministrazione? “Ricostruzione del tessuto sociale, sviluppo economico, riqualificazione del centro storico e delle frazioni sotto il punto di vista della manutenibilità. Obiettivi tra loro strettamente correlati, che consentono di migliorare la qualità della vita della popolazione e che, pensando in particolar modo ai giovani, potrebbero rendere Norcia un luogo da cui non dover più scappare, un luogo in cui poter restare, da valorizzare. E’ questo il nostro obiettivo principale: rendere Norcia di nuovo un angolo di felicità”.



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