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Ospedale, il City Forum non si arrende
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Ospedale, il City Forum non si arrende
Chiesta alla Regione la riattivazione di tutti i reparti, utilizzando le risorse ricevute nell'ambito del Fondo Sanitario Nazionale. Nel mirino anche il Comune
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa dello Spoleto City Forum riguardante le novità emerse nelle ultime ore legate all'ospedale.
"Il Comune di Spoleto deliberò di notificare alla Giunta Regionale e alla Asl una diffida per la riattivazione immediata di tutti i Reparti mancanti o resi inoperativi nel nostro Ospedale. Scaduto ogni termine, nulla è stato fatto né il Sindaco ha mosso azioni concrete per dare corso a quanto scritto. Intanto il direttore sanitario del “San Matteo” dr. Guido ha fatto appena in tempo ad essere nominato che già si è dimesso! Per contro la Presidente della Regione Tesei esprime grande soddisfazione perché la Conferenza delle Regioni ha assegnato all’Umbria dal Fondo Sanitario Nazionale 2024 40,5 milioni di euro in più rispetto al 2023.
Se è così, cade l’ultimo alibi per negare l’immediato ripristino all’Ospedale di Spoleto di tutti i reparti obbligatori di un Dea autonomo e del Punto Nascita con Pediatria, che – va ribadito – è falso sia stato chiuso per volere del governo, essendo sovrana la Regione che si è solo fatta dare un parere ministeriale fornendo dati e informazioni carenti, non veridici e omissivi. Proprio per chiedere questo i comitati spontanei, con accordo e appoggio dello Spoleto City Forum, stanno effettuando una nuova raccolta di firme popolari: vedremo se la Giunta regionale ignorerà anche questa manifestazione cittadina indipendente e continuerà a fare orecchie da mercante a quattro mesi dalle votazioni. E parlando di elezioni regionali, ormai prossime, il City Forum in piena autonomia rivolge un estremo appello a tutte le coalizioni, in particolare di centrodestra e di centrosinistra. Chi è nell’Amministrazione ha poche settimane per dimostrare volontà concrete.
Revochi il progetto ‘terzo polo’ Foligno-Spoleto, per cominciare riattivi subito a Spoleto Punto Nascita, Pediatria, Cardiologia con UTIC, Anestesia -Rianimazione, riportandovi quei primari e personale che sono stati delocalizzati; e formalizzi nel proprio programma di legislatura la ricollocazione del “S. Matteo” come autonomo presidio DEA chirurgico, medico e traumatologico. Chi punta a diventare Amministrazione, chiedendo queste stesse cose nell’immediato, cosa che realmente finora non ha fatto, le scriva a chiare lettere nel proprio impegno programmatico senza generalizzazioni sul pubblico-privato che trascurano la specifica anomalia Spoleto. Al di fuori di ciò le libere Associazioni fondamentalmente perdono interesse all’imminente confronto e alla investitura di questo o quel candidato. Valuteremo la realtà delle alternative in base al diritto primario di questo territorio alla nascita e cura di emergenza-urgenza, nel proprio Ospedale e nel proprio Distretto".
I commenti dei nostri lettori
XXX
1 mese fa
Con la v.......na?
Voce di frontiera
2 mesi fa
Tutta la nostra vicinanza ai Comitati che, con grande impegno e generosità, si stanno adoperando nella difesa dell’ ospedale. Sosteniamo la raccolta di firme popolari andando a firmare!
Carlino
2 mesi fa
Non credo che la Regione si rimangerà l'intero marchingegno del "terzo polo". Sarebbe come dire "abbiamo sbagliato tutto", una frase che non fa parte del lessico dei politici. E' probabile invece che per il rischio di prendere una legnata alle elezioni regionali (perlomeno nella zona dello spoletino-Valnerina) la Regione farà qualche altra concessione, qualche aggiustamento, qualche assunzione, qualche nuovo macchinario, qualche letto in più, ecc. Ma temo che l'ospedale resterà in una situazione ibrida, non più com'era una volta, non esattamente com'era previsto dai geni regionali, una via di mezzo, né carne né pesce, con quali riflessi sul funzionamento e reale utilità per la nostra comunità è tutto da vedere, ma con giustificati ampi margini di pessimismo
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