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Oltre 8.000 firme a difesa dell'ospedale

 

Prosegue la battaglia dello Spoleto City Forum e dei comitati che, nella conferenza odierna, hanno preannunciato ulteriori iniziative contro il Terzo Polo. 'Ripristino Punto Nascite fondamentale per la sopravvivenza della città'

 

Spoleto non si arrende. Anzi, continua a chiedere con forza la riattivazione di tutti i reparti dell’ospedale smantellati o chiusi dalla Regione. In primis, il Punto Nascite ritenuto fondamentale per lo sviluppo della città. A garantire nuovo vigore alla protesta contro il progetto della Regione, volto alla costituzione del Terzo Polo, sono le oltre 8 mila firme raccolte in poco più di 2 mesi dal dal Coordinamento per la pace e i diritti e la difesa dell’ambiente, dallo Spoleto City forum, dal Comitato civico per la salute pubblica e l'emergenza sanitaria della città di Spoleto e della Valnerina e dal Comitato di strada per la salute pubblica. “Non ci fermeremo e metteremo in atto - ha affermato Francesco Giannini durante la conferenza stampa odierna svoltasi a Villa Redenta - altre iniziative, tra cui un presidio a Perugia davanti al palazzo dell’assemblea legislativa dell’Umbria. Siamo convinti che, insieme alle istituzioni locali, possiamo continuare ad operare in difesa del ‘San Matteo’. Non ci lasceremo andare alla rassegnazione”.

Dello stesso avviso Leonello Spitella. “Le persone che hanno aderito alla campagna non sono strumentalizzate da nessuno e gridano il loro diritto a curare qui le loro patologie acute e a far nascere a Spoleto i propri figli. Il nosocomio, in passato, rappresentava una riconosciuta avanguardia in numerosi settore. Il City Forum ha mantenuto l’indipendenza da ogni partito: una neutralità, in realtà, nemmeno complicata da conservare. Nessuna forza politica infatti, salvo sporadici pronunciamenti su singoli punti, ha inteso sposare la nostra questione di fondo. Nemmeno i sindacati si sono schierati in favore di Spoleto. Peccato. Noi, in ogni caso, continuiamo a contestare l’assurda ‘covidizzazione’ dell’ospedale compiuta nell’ottobre 2020 e ad esigere la revoca del progetto del Terzo Polo che riteniamo illegittimo ed impraticabile alla luce dei tanti disservizi causati ai cittadini. Presenteremo le firme al Prefetto, in modo tale che, da esponente del Governo, le inoltri formalmente al Ministro che, finora, ha ricevuto dalla Regione soltanto narrazioni non veritiere e dati distorti”.

Presente all’incontro anche l’ex sindaco Umberto De Augustinis: “Quello che ha subito Spoleto è una schifezza. La chiusura dell’ospedale disposta 4 anni fa dalla Regione ha avviato il processo che ha poi portato al suo smantellamento e alla situazione di oggi. Il fatto che indigna di più, a mio modo di vedere, è il divieto imposto dalla Regione di nascere qua. Quale futuro possiamo garantire alla città? La chiusura del Punto Nascite avrà conseguenze negative sullo sviluppo di una città già in crisi quale è Spoleto, che ha perso pure i fondi stanziati per il recupero dell’ex Anfiteatro spostati sul raccordo di Perugia e sull’aeroporto. La sopravvivenza stessa della città dipende dalla riattivazione del reparto. Chi continua a portare avanti la politica distruttiva, mi pare evidente che non sia un amico di Spoleto".

La raccolta firme è nata come conseguenza diretta delle parole pronunciate dalla presidente Tesei lo scorso 26 ottobre 2020. Parole cadute nel vuoto. “La Tesei - ha affermato Antonio Briguori - è una bugiarda e così facendo, ovvero promettere e non mantenere, mina la credibilità della politica. Vogliamo che l’ospedale torni nella rete Dea e che venga riaperto il Punto Nascite. Il Terzo Polo sta riducendo Spoleto ad un ruolo marginale: tutte le attività importanti sono state spostate a Foligno. Questa non è integrazione. Le firme raccolte dimostrano che gli spoletini non sono apatici: quando serve, si fanno sentire”.



I commenti dei nostri lettori

GUERRINO FIORETTI

10 giorni fa

piccolo promemoria, lei nel suo commento precedente, ha parlato di territorio regionale. inoltre gli altri comuni, che potrebbero essere interessati, a chi veramente stava a cuore l ospedale, è venuto a spoleto ed a firmato. molti dei comuni da lei menzionati, sono comuni sotto ricatto regionale, infatti alle manifestazini, ha partecipato solo il comune di Vallo Di Nera, e Un consigliere del comune di Sant'Anatolia. poi se ha gli attributi, metta il nome, cosi puo dare un contributo migliore.

Piccolo Promemoria a Guerrino Fioretti

11 giorni fa

Signor Guerrino Fioretti, forse Le è sfuggito che parlando del comprensorio sanitario spoletino, tra i cittadini interessati al ripristino completo del nostro ospedale, ci potrebbero essere i residenti di altri comuni confinanti con Spoleto, e di altri della Valnerina. O mi sbaglio? Èd è proprio per questo motivo che, se si vogliono ricevere più attenzioni dagli addetti che amministrano la Sanità della Regione, bisognerebbe procedere a raccogliere delle firme anche in quelle comunità! Non crede? Altrimenti, varrebbe per tutti la seguente regola: "Ognuno pensi a curarsi come meglio può i propri mali, che i mali degli altri se li curano loro". Io ritengo che nella situazione attuale, se si attuasse una prospettiva del genere, non gioverebbe a nessuno. Anzi, essa penalizzerebbe tutti. Ecco perché ci vorrebbero più adesioni tra i cittadini degli altri comuni! Ora le è più chiaro quello che nel mio precedente commento intendevo dire? Spero di si!

GUERRINO FIORETTI

11 giorni fa

piccolo promemoria, le firme sono state raccolte , nel territorio interessato, e non penso assolutamente, che 8000 firme, su una popolazione complessiva di poco oltre 36.000 abitanti, siano poche.

Trinchetto

12 giorni fa

E l’Umbria quanto rappresenta della popolazione italiana?

Piccolo promemoria.

13 giorni fa

Affinché la Sanità della Regione presti attenzione all'ospedale di Spoleto, vorrei solo ricordare ai promotori dell'iniziativa che 8.000 firme non sono molte. Esse rappresentano solo l'1% della popolazione umbra. Quindi bisogna darsi da fare per aumentare il numero degli aderenti.

GUERRINO FIORETTI

13 giorni fa

scusate l'ignoranza, ma l'aiuto dalle istituzioni locali, mi piacerebbe sapere quali? quelle che hanno firmato a Foligno per il terzo polo? perchè, e si vero che la Tesei, ci ha chiuso l'ospedale, ma e' pure vero , che il presidente del consiglio comunale di Spoleto, ha firmato per delega del sindaco, per il TERZO POLO.

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