cronaca
Stalkerizzato da anni da una ex dipendente
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Stalkerizzato da anni da una ex dipendente
Minacce da una ex dipendente per il manager e curatore di mostre Salvo Nugnes
Da quasi otto anni, il noto curatore d'arte, scrittore e reporter Salvo Nugnes è vittima di un incubo che sembra non avere fine. Tutto ha avuto inizio quando una sua ex dipendente, identificata come L.P., ha lasciato il lavoro dopo aver vinto un concorso presso la Regione Trentino. Da allora, la donna ha iniziato a perseguitarlo con una serie di comportamenti ossessivi, inviandogli nel corso degli anni circa un migliaio tra messaggi ed email, con contenuti che variano da accuse ingiustificate a veri e propri atti di minaccia.
Le minacce sono state spesso esplicite e inquietanti: tra i messaggi ricevuti, alcuni contenevano frasi come "ti uccido" e "sei un bastardo", termini aggressivi che hanno contribuito a creare un clima di terrore costante nella vita di Nugnes. Nonostante la gravità delle intimidazioni, Nugnes ha scelto di non rispondere, mantenendo un atteggiamento di assoluto silenzio e discrezione, probabilmente nel tentativo di non alimentare ulteriormente il conflitto.
In una recente intervista, il manager ha espresso tutta la sua preoccupazione per la situazione che sta vivendo: "Sono profondamente turbato da quello che sta accadendo. È una condizione che mi porta a temere non solo per la mia incolumità, ma anche per quella delle persone a me vicine. Vivere costantemente con questa paura è logorante".
A fronte di questa situazione ormai insostenibile, Nugnes ha deciso di rivolgersi alle forze dell'ordine, sporgendo denuncia ai Carabinieri. L'intervento delle autorità ha portato all'apertura di un procedimento giudiziario contro L.P., il cui processo è previsto per i primi giorni di ottobre.
Le conseguenze di questo lungo e stressante periodo di persecuzione non si sono fatte attendere: oltre al peso emotivo e psicologico che Nugnes ha dovuto sopportare, questa situazione ha avuto ripercussioni anche sul suo lavoro. Le pressioni continue, il timore per la propria sicurezza e l'angoscia di dover affrontare quotidianamente questa minaccia hanno infatti influito negativamente sulla sua sfera professionale, causando rallentamenti e ostacolando lo svolgimento delle sue attività.
Nugnes, da parte sua, continua a mantenere la speranza che la giustizia possa fare il suo corso, mettendo fine a questo capitolo buio della sua vita.
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