Opinioni
Una persona semplice
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Una persona semplice
Il saluto della Prof. Mariani al caro Marco, che ci ha da poco lasciato
L’altra mattina ho ricevuto una triste notizia, di morte, brutta per tutti noi perché la morte per natura è sempre brutta. È morto Marco e non aggiungo il cognome perché è uno spoletino noto a tutti gli spoletini, di varie generazioni, di vari quartieri di Spoleto: dal Centro Storico a viale Marconi, Corso, Borgo, Piazza,Viale. Finché è stato autonomo, a piedi o con i mezzi pubblici, si muoveva ovunque, durante il giorno, al mattino e di pomeriggio, per varie commissioni o semplicemente per parlare con tutti, sempre allegro, preferibilmente con le donne, giovani e meno giovani.
Nel salutarle le voleva sempre baciare e abbracciare, affettuoso, caro, senza malizia. Si sbrigava a tornare a casa per pranzo o cena, si mangiava presto a casa sua.
Come faccio a sapere tante cose di lui? Sono andata ad abitare nel palazzo accanto al suo in via Amadio, quando mi sono sposata, ben 50 anni fa. Lui mi veniva a trovare spesso, parlavamo piacevolmente di tutto, e la nostra conoscenza si è approfondita e rafforzata negli anni. Ha conosciuto i miei figli dalla loro nascita. Anche ora che sono adulti li cercava, specialmente la figlia femmina ma anche con mio figlio parlava per strada e con lui purtroppo ci sono stati ben due episodi di brutte cadute per strada con intervento medico. In questi ultimi anni ero io che chiamavo lui e la sua seconda madre dai rispettivi terrazzi per offrire loro, a seconda della stagione, asparagi, castagne, funghi, cachi. Sono state queste le ultime occasioni di colloqui e brevi incontri perché le condizioni di salute di Marco sono cambiate, come per tutti.
Super curato ed accudito è stato sempre più in casa, lui che usciva con qualunque tempo lamentandosi del troppo caldo o dell'improvviso freddo. Marco, mi chiedo allora oggi, chi è stato per me, in questi 50 della mia vita in cambiamento? È stato "un semplice" che ha lasciato però una grande traccia nella mia mente e nel mio cuore. E senza timore di essere smentita o fraintesa, senza presunzione da parte mia ritrovo Marco andando col pensiero al Discorso della Montagna di Gesù alle folle: “...Beati i poveri in spirito perché di essi è il regno dei cieli… beati i miti perché erediteranno la terra... beati i puri di cuore perché vedranno Dio…”. E tu ci sei tra questi. Grazie Marco, da tutte le vie, le piazze, i vicoli della tua Spoleto.
I commenti dei nostri lettori
Chiocciola
6 giorni fa
Ciao Marcolino,non hai mancato mai un saluto o una semplice battuta, mi hai fatto sentire ogni volta che ti vedevo e ti parlavo , anche poche parole, una persona diversa e soprattutto un buono a nulla rispetto a te.Un abbraccio forte da una delle persone che ti hanno apprezzato senza mai compatirti.vorrei tanto che questa città ti omaggiasse subito con una statua" Marcolino" uno di noi, a Piazza Mentana vicino al piccolo bar di vicolo S.Filippo o meglio in via cacciatori delle Alpi vicino al ponte della Ponzianina a tuo ricordo particolare e per ricordare tutti coloro che hanno vissuto e vivono un'altra vita facendoci sentire spesso inadeguati( per chi di noi ci ha pensato e ci riflette).ciao Marco.un abbraccio . A Marco che aleggia tra noi senza ali da angelo ma che vola tra un angolo , un vicolo e un viale ,che ci sussurra parole necessarie , le più semplici da noi dimenticate e che dispensa sempre i suoi saluti affettuosi e gentili.Se ip tuo cuore non ce l'ha fatta continuerai a battere nel nostro e a chi verrà dopo di noi. Ciao
Michele Sabatini
6 giorni fa
Bellissime , vere e nobili le parole della Prof.Mariani. I miei ricordi di Marco risalgono alla mia giovinezza quando mia madre adottiva Giulia Novella Sabatini me lo fece conoscere. Per Lei era come un figlio. Le beatitudini rappresentano in pieno la vita di Marcolino. Sono certo che due anime pure come Marco e Novella ora sono accomunate in un dolcissimo abbraccio nel Regno dei Cieli.
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