politica
Il nuovo Palasport continua a dividere
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Il nuovo Palasport continua a dividere
I consiglieri di opposizione Dottarelli e Profili critici nei confronti del progetto: 'I lavori dovevano partire a novembre, cosa è successo?'
Riceviamo e pubblichiamo la nota dei consiglieri di opposizione Alessandra Dottarelli e Gianmarco Profili sul nuovo palazzetto dello sport.
Abbiamo sempre nutrito dubbi sul progetto di demolizione e ricostruzione del vecchio palazzetto dello sport. I dubbi nascono dall’eccessiva quantità di risorse spese e comunque messe in campo per realizzare una struttura nuova con una capienza limitata di 390 posti. La nostra città aveva, ha e di questo passo continuerà sempre ad avere bisogno di una struttura che, invece, di posti ne accolga almeno 1500, un numero indispensabile per riuscire ad ospitare manifestazioni sportive in grado di attirare il relativo incoming turistico.
Ricordiamo che il palazzetto è chiuso da luglio, cioè da quando è stato parzialmente tolto il tetto per eliminare l'amianto incapsulato, privando del suo utilizzo varie società sportive chissà ancora per quanto tempo. Siamo contrari al progetto perché riteniamo sbagliato spendere circa 6.5 milioni di euro per ritrovarci una struttura che in ogni caso non risolverà la carenza cronica di un Palazzetto dello Sport.
I soldi provengono in gran parte da risorse del PNRR, è vero, ma circa due milioni sono finanziati con un mutuo a carico del Comune. Abbiamo sollevato i nostri dubbi durante la discussione della pratica in Consiglio comunale, rilevando come, tra le varie criticità del progetto, ci sia anche quella dei tempi di realizzazione, che sarebbero a quanto dichiarato di circa un anno e mezzo.
I fondi del PNRR, infatti, vanno spesi e rendicontati entro il 2026, ma a questo proposito ci era stato detto che i tempi, anche se stretti, sarebbero stati sufficienti e che i lavori avrebbero avuto inizio entro il mese di novembre. A oggi, però, non possiamo che constatare che i lavori non sono cominciati e che questi hanno già accumulato un ritardo di almeno 45 giorni rispetto a quanto raccontato in Consiglio comunale. La nostra preoccupazione nasce dal fatto che, se la scadenza del 2026 non venisse rispettata, si perderebbe anche il finanziamento del PNRR e quindi l'intervento diventerebbe a totale carico delle casse comunali. Questo scenario decisamente ci spaventa.
Perché questo ritardo nell’inizio dei lavori pur avendo tempi strettissimi? Non vorremmo che al palazzo comunale si confidi in una proroga della scadenza da parte dell'Europa, perché un eventuale atteggiamento di questo tipo equivarrebbe a commettere una grossa imprudenza e a giocare d’azzardo mettendo sul piatto il futuro della città intera.
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I commenti dei nostri lettori
Carlino
6 mesi fa
Ma....un palazzetto dello sport ben più capiente di quello in progettazione non esiste già, quello in zona Piazza d'Armi? Qualcosa mi sfugge?
Spoletino
6 mesi fa
Riflessione più che giusta, fatta dai consiglieri di opposizione, speriamo che ora che l assessore allo sport se ne è andato , qualcosa migliori, comunque vista la vostra vicinanza, al governo nazionale, proponete che venga messa la responsabilità civile , per gli amministratori pubblici nelle modifiche, che hanno portato all' eliminazione dell' abuso d ufficio, così quando verranno sperperati , soldi pubblici, li rimette che li ha sperperati , e non i cittadini.
Il Preciso
6 mesi fa
Al di là dei tempi di completamento dei lavori, come si può parlare di "Nuovo Palasport" con solo 390 posti. Con quei soldi (Risorse del PNRR e di un mutuo di 2.000.000 di euro) si sarebbe davvero potuto costruire un Palasport di cui Spoleto ha davvero bisogno e risolvere anche i problemi del "vecchio Palazzetto". In proposito sarebbe bastato fare un giro per l'Italia Centrale per vedere qualche costruzione della specie e magari ricordarsi anche di come sono stati spesi i soldi per il Palatenda di vecchia memoria - anche per quei soldi spesi/buttati a più riprese nessuno ha mai pagato.
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