le interviste di Sol

Lisci: 'Al lavoro per Spoleto'

 

L'ex vicesindaco, attuale consigliere regionale e segretario del Pd spoletino, traccia un bilancio dei primi tre anni di amministrazione con lo sguardo proiettato verso il futuro

 

Non è più vicesindaco della sua Spoleto, ma oggi la rappresenta a Perugia, in Assemblea legislativa, portando la voce di 36mila concittadini oltre alle realtà della Valnerina e di quella che un tempo era conosciuta come “Area vasta”, vale a dire il ventaglio di Comuni che gravitano attorno a Spoleto e Foligno. Stefano Lisci, segretario del partito democratico e consigliere regionale, incontra Spletonline per fare il punto della situazione e tracciare un primo bilancio del percorso amministrativo sinora tracciato dalla giunta civica di centrosinistra che governa la città.

 

Stefano Lisci, la vittoria alle regionali Le ha imposto di lasciare lo scranno di “secondo cittadino” di Spoleto. “Un atto dovuto, ma la posizione è in ottime mani con Chiodetti. In realtà non cambia nulla”.

 

In che senso? “Siamo sempre in contatto con il gruppo di lavoro che fa capo al Partito democratico. Ogni decisione viene presa in modo collegiale, discutendone con la segreteria, i consiglieri e gli assessori presenti in giunta. Che io faccia parte o meno dell’esecutivo del sindaco Sisti poco sposta. Siamo una squadra e come tale ragioniamo, cercando di far giocare ciascuno nel ruolo migliore per la collettività”.

 

Da un uomo di sport non poteva uscirsene con una metafora più calzante, ma già che ci siamo Le chiedo: come giudica il Suo operato in questi tre anni da assessore allo Sport e, più in generale, come valuta il lavoro degli altri due assessori in quota Pd? “Il bilancio è positivo per tutti e tre gli Assessorati, a mio modo di vedere. Parto da me, con lo Sport, e dico subito che una comunità che si rispetti deve dare la possibilità ai propri figli di avvicinarsi allo sport che prediligono. Proprio per questo abbiamo provato a proporre una vasta gamma di eventi a 360 gradi: dagli scacchi fino ai tornei di calcio, passando per il ciclismo, il rugby, il calcio femminile, il calcio integrato e molte altre iniziative. Una comunità deve proporre ai propri cittadini tutti gli sport, offrendo la possibilità di praticarli. L’anno prossimo, per esempio, ospiteremo un evento importante di tennis-tavolo. E soprattutto l’attenzione ai luoghi in cui si pratica sport: devono essere sicuri, confortevoli, per far sì che i praticanti - specie i più giovani – si trovino a proprio agio. E penso che in questi tre anni abbiamo fatto in modo che ciò avvenisse, il che costituisce, secondo il mio punto di vista, anche un grosso valore sociale”.

 

E riguardo i Suoi ex colleghi di giunta, Chiodetti e Pesci? “Danilo (Chiodetti, ndr) ha riportato la gente nei teatri, nei musei e nei luoghi di cultura della città, anche a costo di far storcere il naso a qualche ‘parruccone’ autoreferenziale. Posso solo dire che era ora che qualcuno lo facesse. A breve, poi, partirà tutto il progetto della realtà aumentata, che dal Fortilizio dei Mulini giungerà in Piazza del Mercato ricreando tutta l’atmosfera degli antichi mercatini dell’acropoli. Sarà un qualcosa di mai visto prima, e lo dobbiamo alla lungimiranza del nostro assessore alla Cultura e attuale vicesindaco. Quanto a Letizia (Pesci, ndr), poi, cosa posso dire? E’ stata l’assessore più operativo che potessimo sognare per la sua delega così delicata, la Digitalizzazione. A lei è spettato il compito di rendere comprensibile a tutti ciò che per molti, anzi moltissimi è una lingua aliena. Tra i progetti realizzati voglio citare il protocollo di intesa con tutte le forze dell’ordine per l’utilizzo delle telecamere in città: dal Ponte delle Torri fino alle periferie più lontane, l’intero territorio sarà videosorvegliato in tempo reale, garantendo sicurezza maggiore per i cittadini rispetto ai reati contro il patrimonio e contro la persona. Poi la digitalizzazione vera e propria, con molti applicativi già partiti, tutto l’assetto informatico già ristrutturato e tutte le procedure In Cloud già completate. Infine non posso non citare il riassetto dello Sportello del cittadino, un mezzo miracolo dell’assessore e del suo staff, che è stato ed è tuttora molto apprezzato dalla gente”.

 

Ora rivolgo una domanda al vicesindaco uscente. Lei ha ricoperto questa carica dal 2011 al 2014 e poi dal 2021 al 2024: come è cambiata la città nell’arco di un decennio? “A distanza di dieci anni ho trovato una città più povera, senza dubbio, ma anche più umile. Penso che sia proprio l’umiltà una dote fondamentale di cui Spoleto ha bisogno, una dote che si acquisisce più facilmente durante i periodi di difficoltà. Oggi avverto segnali di risveglio, che come classe dirigente abbiamo il dovere di stimolare e favorire. Questa comunità, finalmente, sembra aver compreso che occorre unirsi e smetterla di litigare dalla mattina alla sera, altrimenti non si va da nessuna parte. Da non sottovalutare, in questo senso, la grande voglia di riscatto che ha dimostrato la città alle ultime elezioni, che hanno visto l’elettorato spoletino molto più unito di quanto lo fossero i suoi esponenti politici. Il risultato è stato che Spoleto è riuscita a eleggere un consigliere di maggioranza, e ci sarebbe riuscita anche in caso di vittoria del centrodestra, con i voti raccolti da Alessandro Cretoni di Fratelli d’Italia. Reputo questo fatto un segnale di grande maturità da parte dei nostri concittadini, tutti quanti”.

 

Insomma, per Lei il risultato schiacciante ottenuto dal Pd alle ultime regionali è diretta conseguenza di questo buon lavoro amministrativo? “Anche, senza dubbio. Ma non siamo stati solo noi tre assessori a lavorare bene, quanto piuttosto l’intera rete degli amministratori eletti e nominati, cui va il merito di saper fare squadra e di non aver mai perso il contatto con la base. Solo attraverso il recupero del rapporto diretto tra l’esponente politico e il suo datore di lavoro, appunto il cittadino, ritengo sia possibile raggiungere obiettivi solidi e condivisi. Quanto alle ultime regionali, sono sicuro che la gente ha compreso il valore del dialogo, il senso della nostra ininterrotta disponibilità, gli intenti che la muovono e gli obiettivi che vogliamo raggiungere. Ritengo che in passato questo filo diretto si fosse interrotto: a noi il merito di averlo riannodato a refe doppia, affinché non possa mai spezzarsi di nuovo”.

 

Alla luce di questa netta affermazione pensate di chiedere un rimescolamento delle deleghe in giunta? Nessuno ci vedrebbe nulla di strano… “E’ vero, il Partito Democratico ora è nettamente la forza di riferimento del centrosinistra. In tal senso, chiedere un rimpasto vigoroso non suonerebbe affatto strano. Di norma qualunque forza politica lo chiederebbe, ma a noi non interessano posti in più, quanto piuttosto avere gli uomini e le donne giuste nei posti e con le deleghe giuste, per quello scatto in avanti che tutti i cittadini con cui ci siamo confrontati durante l’ultima campagna elettorale ci hanno chiesto. La città viene sempre al primo posto e lavoriamo per amministrarla oggi e domani”.

 

A proposito di domani: con Sisti o senza? “(Sorride) E chi può dirlo ancora? Mancano ancora due anni, chissà se il sindaco vorrà ricandidarsi oppure no. Certo è che noi, come Partito Democratico, abbiamo dimostrato di possedere risorse adeguate, come quantità e qualità, per affrontare qualsiasi sfida elettorale sul nostro territorio. Per questa ragione saremo pronti con una nostra proposta di alto profilo da presentare al tavolo degli alleati. Ma ripeto, è ancora presto per certi ragionamenti…”.

 

La Sua priorità da consigliere regionale. “Quella di sempre: ascoltare la città, promuoverne le istanze, rappresentarne i malesseri, condividerne problemi e soluzioni. I cittadini troveranno sempre, in me e nel mio gruppo, questa attitudine politica e morale”.



I commenti dei nostri lettori

Spoletino di piazza

19 giorni fa

Il passaggio chiave è “non cambia nulla”, che si può leggere in molti modi, chi verrà dopo avrà le briglie cortissime e, purtroppo, che per la città non cambierà nulla

Curiosa

21 giorni fa

Fatti non PAROLE

Carlino

21 giorni fa

A volte sembra che i politici vivano in una realtà parallela, certamente ... aumentata. A leggere questa intervista, sembra che Spoleto per opera dell'intervistato sia diventata la capitale mondiale dello sport ... L'intervistato parla poi di umiltà ... ecco, appunto!

Ciò che si è notato

21 giorni fa

Silenzio tombale sull'ospedale di Spoleto

Diogene

21 giorni fa

HO LETTO CON ATTENZIONE QUESTA INTERVISTA E RIFLETTO SU QUESTE FRASI : "la posizione è in ottime mani con Chiodetti .In realtà non cambia nulla” ha riportato la gente nei teatri,nei musei e nei luoghi di cultura della città" (Molto bene; ma si sa chi dovrà gestirli e chi ci dovrà lavorare dentro) "La città viene sempre al primo posto e lavoriamo per amministrarla oggi e domani” "A proposito di domani:con Sisti o senza?(Sorride)E chi può dirlo ancora?" 2025 L'ANNO DEL GIUBILEO E (COME DICE IL SANTO PADRE)...DELLA SPERANZA!!!

Spoletino

22 giorni fa

Ascoltare, che verbo è? Per il signor Lisci, lui casomai , se ciò che gli dici non piace, si incavola, perché persona molto permalosa. Una volta eletto , si è dimenticato, la sanità? Questi ultimi tre anni, caro ex vice sindaco, abbiamo conosciuto la peggior giunta che potesse amministrare la splendida Spoleto.

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