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I comitati pro ospedale in Regione
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I comitati pro ospedale in Regione
Consegnate alla governatrice Proietti e alla presidente dell'assemblea legislativa Bistocchi le oltre 10 mila firme raccolte per chiedere l'immediato ripristino di tutti i reparti
Nella mattinata di ieri, prima dell’inizio della seduta consiliare, la presidente della Giunta regionale, Stefania Proietti e la presidente dell’Assemblea legislativa, Sarah Bistocchi hanno ricevuto a Palazzo Cesaroni alcuni rappresentanti di Comitati per la salute pubblica di Spoleto ed Orvieto che hanno consegnato loro documenti sottoscritti da oltre 17mila cittadini (circa 10mila Spoleto ed oltre 7mila Orvieto) con i quali vengono esplicitate richieste circa il potenziamento della sanità pubblica territoriale e degli ospedali.
I quattro comitati di Spoleto (Comitato civico per la salute pubblica e l’emergenza sanitaria della città di Spoleto e della Valnerina; Comitato di strada per la salute pubblica; Coordinamento per la pace e i diritti e la difesa dell’ambiente; Spoleto City forum) hanno chiesto il ripristino presso l’ospedale Spoletino di tutti i servizi ed i reparti dismessi durante il periodo della pandemia, a partire dal punto nascita, ma non solo, vista soprattutto la vastità del territorio che ricomprende aree montane come quella, tra l’altro, della Valnerina e che quindi chiede risposte adeguate ad esigenze specifiche e particolari dei cittadini. Sono necessari – è stato sottolineato – servizi di base fondamentali per la persona che non può essere indirizzata in altre strutture a volte lontane. Nei documenti, i cittadini firmatari della petizione, chiedono dunque la riapertura dei reparti dell’ospedale con funzioni di emergenza-urgenza.
Le oltre 7mila firme dei cittadini raccolte dal Comitato orvietano per la Salute pubblica mirano al mantenimento del Distretto sanitario di Orvieto e della sua Direzione e contro la fusione con i Distretti di Terni e Narni-Amelia. Rappresentanti del Comitato hanno sottolineato, tra l’altro, come ad Orvieto la percentuale di persone anziane sia la più alta a livello regionale e che quindi i servizi territoriali siano adeguati alle esigenze del territorio. Chiedono inoltre la salvaguardia dell’Ospedale ‘Santa Maria della Stella’ (Dea di 1 livello) che – hanno rimarcato – è stato depotenziato nel corso del tempo e che ha quindi necessità di investimento su risorse umane, sulla tecnologia e sulla struttura.
La presidente della Regione (ed assessore alla Sanità) Stefania Proietti ha assicurato la massima attenzione a quanto sottolineato nei documenti consegnati dai comitati. “Nella nostra sanità regionale – ha detto la Presidente – si comincia a respirare un’aria nuova. Da dodici giorni nella nuova Direzione sanità, presieduta dalla dottoressa Donetti, si stanno affrontando con determinazione massima tutte le numerose criticità del nostro sistema sanitario regionale. Il nostro obiettivo è quello far ritornare la sanità umbra una vera e propria eccellenza nazionale come lo è stata in passato. Il nostro impegno per rispondere adeguatamente ai cittadini sarà massimo in ogni territorio dell’Umbria”.
Rassicurazioni sulla presa in carico delle proposte contenute nei documenti consegnati dai rappresentanti dei Comitati sono state espresse anche dalla presidente dell’Assemblea legislativa, Sarah Bistocchi : “Palazzo Cesaroni – ha detto – è e sarà sempre di più la casa di tutti, soprattutto di chi ha bisogno, di una speranza o di un’esigenza. Faremo tutto quello che abbiamo promesso in campagna elettorale. Il diritto alla salute e alla cura non può dipendere dalle capacità economiche del cittadino e delle famiglie e quindi da quanto si può spendere in strutture private, né dalla distanza per una visita o un’esame. La salute è un diritto fondamentale dell’individuo e tutti noi siamo chiamati a garantirlo attraverso il buon funzionamento degli ospedali e della medicina territoriale”.
All’incontro hanno preso parte anche il vice presidente della Giunta regionale, Tommaso Bori, la vicepresidente dell’Assemblea legislativa, Bianca Maria Tagliaferri. Presenti anche altri assessori e consiglieri regionali.
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I commenti dei nostri lettori
Luigi cintioli
1 mese fa
La non concretezza politica può essere definita come una mancanza di azioni tangibili e risultati pratici da parte dei politici e delle istituzioni. Essa si manifesta attraverso una serie di fenomeni, tra cui: * Promesse non mantenute: I politici spesso fanno promesse durante le campagne elettorali che non vengono poi realizzate una volta al potere. Questo può portare a disillusione e sfiducia nei confronti della politica. * Retorica vuota: Discorsi e dichiarazioni politiche che non sono supportati da azioni concrete. Questo può essere visto come un modo per i politici di evitare di affrontare questioni difficili o di nascondere la mancanza di progressi reali. * Inefficienza burocratica: La lentezza e la complessità dei processi burocratici possono ostacolare la realizzazione di progetti e politiche. Questo può portare a frustrazione e risentimento da parte dei cittadini. * Mancanza di trasparenza: La mancanza di informazioni chiare e accessibili sul processo decisionale e sull'utilizzo dei fondi pubblici può alimentare la percezione di corruzione e clientelismo. * Polarizzazione e divisione: La politica spesso si concentra sulla creazione di divisioni e conflitti, piuttosto che sulla ricerca di soluzioni comuni ai problemi. Questo può rendere difficile la collaborazione e il raggiungimento di obiettivi condivisi. La non concretezza politica può avere diverse cause, tra cui: * Interessi particolari: I politici possono essere influenzati da interessi di gruppi specifici o lobby, piuttosto che agire nel pubblico interesse. * Mancanza di volontà politica: A volte, i politici semplicemente non hanno la volontà o il coraggio di affrontare questioni difficili o impopolari. * Complessità dei problemi: Molti problemi che la politica deve affrontare sono complessi e richiedono soluzioni a lungo termine, che possono essere difficili da realizzare. * Pressione dell'opinione pubblica: I politici possono essere riluttanti a prendere decisioni impopolari, anche se sono nel pubblico interesse, per paura di perdere consensi. La non concretezza politica può avere conseguenze negative sulla società, tra cui: * Perdita di fiducia nelle istituzioni: I cittadini possono diventare cinici e disillusi nei confronti della politica, il che può minare la democrazia. * Inefficienza dei servizi pubblici: La mancanza di azioni concrete può portare a una diminuzione della qualità dei servizi pubblici, come l'istruzione, la sanità e i trasporti. * Problemi sociali irrisolti: La non concretezza politica può impedire la risoluzione di problemi importanti come la povertà, la disoccupazione e la criminalità. Per contrastare la non concretezza politica, è importante che i cittadini: * Si informino e partecipino attivamente alla vita politica: Essere informati sui problemi e sulle proposte politiche è fondamentale per poter fare scelte consapevoli. * Chiedano conto ai politici delle loro promesse e azioni: I cittadini devonoMonitorare l'operato dei politici e chiedere spiegazioni sui ritardi o sulle mancate realizzazioni. * Promuovano la trasparenza e la responsabilità: È importante che i cittadini chiedano maggiore trasparenza nel processo decisionale e nell'utilizzo dei fondi pubblici. * Sostengano politici e iniziative che promuovono la concretezza e l'efficacia: I cittadini possono fare la differenza scegliendo di sostenere politici che si impegnano a realizzare azioni concrete e a risolvere i problemi reali. Luigi cintioli
Aurelio Fabiani
1 mese fa
DOPO LA GIORNATA DI IERI, CARATTERIZZATA DALL' ATTO DI CONSEGNA ALLA REGIONE, DELLE PIÙ DI 10.000 FIRME RACCOLTE PER IL SAN MATTEO, È IMPORTANTE RIASSUMERE I FATTI PRINCIPALI, LA SITUAZIONE ATTUALE, SOTTOLINEARE I RUOLI, TENERE SOTTO CONTROLLO GLI IMPEGNI AFFINCHÉ SI TRASFORMINO IL PRIMA POSSIBILE IN ATTI CONCRETI. 5 e più anni fa, il 22 ottobre 2020, l' Ospedale di Spoleto è stato privato di reparti fondamentali quali: Punto nascita e Pediatria, Emergenza chirurgica e medica, Cardiologia e Rianimazione. L' espediente usato è stato la trasformazione in Ospedale COVID del San Matteo, con l' impegno di riportare poi tutto come e meglio di prima. Il 14 gennaio del 2024 chi aveva preso quell' impegno, ha fatto votare a maggioranza del Consiglio regionale, il respingimento della stessa richiesta di riapertura che era stata proposta dai Comitati e fatta propria dal Comune Spoleto con voto di Consiglio. Il 19 novembre del 2024, con le elezioni regionali, la Presidente Tesei e la maggioranza di Centro Destra, responsabili del "gioco" politico ai danni delle territorio Spoleto- Valnerina sono state mandate a "casa". Ora c'è una nuova maggioranza di Centro Sinistra, presieduta dalla Proietti, che si è impegnata (nel Programma elettorale, in successive occasioni pubbliche e da ultimo, direttamente verso i Comitati, intervenendo a Perugia al loro presidio in Piazza Italia, sotto il Palazzo della Regione), alla riapertura di tutti i reparti e servizi ancora chiusi. I Comitati hanno preso atto di tutto ciò, quindi del cambiamento radicale di intenti dimostrato dalla nuova maggioranza. Allo stesso tempo però, continueranno a riempire le Piazze in ogni occasione necessaria, continuando a svolgere il ruolo che gli è proprio di voce della popolazione, di controllo e pungolo della parte politica, al fine di avere riscontri in forma di delibere, di ogni atto necessario al raggiungimento dell' obiettivo di RIAPERTURA DI TUTTI I REPARTI E SERVIZI del nostro Ospedale, chiusi 5 anni fa e non più riaperti. Un compito quello dei Comitati fondamentale, poiché, forti delle esperienze negative del passato (di promesse non mantenute), saranno sentinelle attente di ogni passo che verrà compiuto, dei tempi in cui queste tappe si realizzeranno e di una comunicazione verso i cittadini del territorio, puntuale e precisa. In nessun modo si dovrà consentire che torni a serpeggiare sfiducia e rassegnazione. La partecipazione popolare è la nostra principale arma per vincere questa battaglia a difesa del diritto alla salute e per una vera sanità pubblica a Spoleto e Valnerina. Aurelio Fabiani Casa Rossa Spoleto
Curiosa
1 mese fa
Bravi!
Trinchetto
1 mese fa
Bravi. Mai demordere!
Carlino
1 mese fa
Faremo....si respira aria nuova...sì, ma la politica dovrebbe indicare obiettivi precisi e mezzi e modi per raggiungerli, non promesse messianiche. Quelle le si lascino ai predicatori o al massimo alle campagne elettorali
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