società

'La Valnerina verso la morte'

 

Il Comitato a tutela del territorio tuona contro gli imminenti interventi previsti a Ferentillo, Cerreto di Spoleto, Sellano, Monteleone, Sant'Anatolia e Norcia: 'Come ucciderla in 4 semplici mosse, dalla desertificazione sociale all’accanimento terapeutico'

 

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del Comitato Patrimonio Valnerina relativo agli annunciati interventi da parte di Terna, Anas ed Acea:

"La Valnerina è un territorio di fondo valle compreso tra le province di Terni e Perugia e che prosegue nelle Marche, all’interno del quale sono avvenuti numerosi eventi che hanno segnato la storia della cultura mondiale (Scuola chirurgica preciana, San Benedetto da Norcia e la sua regola benedettina e molto altro), tuttavia nonostante l’appennino centrale sia stata una delle prime terre emerse e su cui si sia originata la vita (dai batteri all’umanità), oggi quest’area si trova a fare parte di quei territori definiti ‘Aree interne’.

Questa appartenenza si comprende meglio conoscendo la definizione di cosa siano le “Aree interne”: sono i comuni italiani più distanti, in termini di accesso ai servizi essenziali, poiché o non presenti oppure al di sotto dei livelli minimi quali: salute, istruzione, mobilità. Per arginare gli impatti sociali ed economici (spopolamento, denatalità e abbandono territoriale di soggetti economici e imprese) è stata costituita in seno Presidenza del Consiglio dei Ministri una Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI), che rappresenta una politica nazionale innovativa di sviluppo e coesione territoriale che mira a contrastare la marginalizzazione ed i fenomeni di declino demografico propri delle aree interne del nostro Paese.

Dagli anni ’50 ad oggi tutti i dati che descrivono i fenomeni del declino demografico, economico e sociale della Valnerina, hanno registrato valori sempre negativi, certificando la difficoltà di sostenersi senza una politica di supporto, la quale non si esercita unicamente con investimenti economici, ma spesso con azioni di “progettazione e amministrazione” della vita pubblica. Così oggi nel 2025, grazie al PNNR, al Fondo di Coesione Nazionale e molti altri, questo territorio diventa di colpo oggetto di interessi interventisti mascherati da investimenti territoriali che invece sono a completo appannaggio soggetti quali Terna, Anas, Acea, volti a mettere a terra finanziamenti, piuttosto che scelte politiche capaci di colmare la marginalizzazione di queste aree. Ad oggi possiamo affermare con una buona dose di certezza che i 4 interventi, imminenti, che andranno ad investire la Valnerina nel lato Umbro, ne costituiranno la certa morte.

- A Ferentillo, la porta della Valnerina “ternana” dove si passa da paesaggio collinare a quello montano, è previsto un progetto in fase di realizzazione, di una Nuova Cabina Primaria di trasformazione 132/20 kV denominata C.P. Ferentillo per il potenziamento della rete elettrica di distribuzione. L'opera ricade in una zona protetta a livello europeo per la presenza di uccelli e fauna ittica da preservare; è una delle tappe del sentiero di San Francesco, del sentiero di San Valentino (di prossima inaugurazione) e di altri percorsi di trekking della zona. Inoltre, per il Piano paesaggistico della Regione Umbria, il territorio si deve considerare unico a livello nazionale per la vegetazione floristica.

- Nei comuni della Valnerina Perugina di Cerreto di Spoleto, Sellano, Monteleone di Spoleto e altri sono previste installazioni di centinaia di pale eoliche che difficilmente si possono rendere compatibili con gli aspetti paesaggistici dei luoghi.

- Lungo la SS685 tre Valli Umbre, da Sant’Anatolia di Narco fino a Norcia, sulla base delle necessità per far transitare i mezzi pesanti necessari alla realizzazione e installazione degli aerogeneratori è previsto l’adeguamento della sezione stradale al tipo C2, che non migliora le caratteristiche delle corsie, che restano quelle attuale, mentre si assicura che sia incrementata la banchina, parte di strada non transitabile, lasciano invariati i limiti di velocità già peraltro ridicoli di 50/60/70 km/h. I lavori sulla SS685 suddivisi in 11 lotti terranno imbavagliata la viabilità di accesso alla Valnerina per anni, decretandone lo scarso interesse turistico a favore di altri luoghi.

- Nel comune di Cerreto di Spoleto, nella frazione di Triponzo, la S.R. 209, che collega Marche e Umbria, Visso e la Valnerina e Spoleto è previsto un intervento di chiusura al traffico totale di 245 giorni, circa 8 mesi.

Così oggi l’interesse non è quello di rendere ‘vivibile’ la Valnerina, ma di accanirsi su di essa in modo tecnicamente terapeutico con infrastrutture e progetti capaci di trasformarla, danneggiando irrimediabilmente i suoi caratteri per portarla ai livelli di un mondo che non è e che non potrà mai essere paragonabile con un territorio, la cui vocazione turistica e le sue valenze ambientali possono e devono essere preservate poste alla base della costruzione di un’economia compatibile e sostenibile, che sfrutta i caratteri ambientali, culturali e sociali come base per il proprio sostegno”.



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I commenti dei nostri lettori

Roberto Quirino

2 mesi fa

I Comitati sono necessari e ben vengano quando si prospettano situazioni pericolose per la salute pubblica (vedi Santochiodo), per l'integrità dei nostri luoghi, per tutte le occasioni in cui si constata la latitanza di quelli che un tempo erano i partiti e i sindacati e che ora sono definitivamente ed essenzialmente portatori d'interessi personali e di lobbies. I Comitati sono voci della democrazia, del dibattito, della pluralità di idee e dello scambio di opinioni. Se a Spoleto si sta realizzando una rotatoria allo svincolo sud, si deve al fatto che altre soluzioni vennero strenuamente combattute vent'anni fa dai comitati: altro che sei mesi di lavori avrebbero richiesto svincoli, sottopassaggi davanti a San Pietro, e tunnel perforanti il colle dei Cappuccini! naturalmente con tutte le conseguenze economiche e ambientali del caso. Altra cosa è, naturalmente, il fatto stesso che la rotatoria si faccia solo adesso.

Kpp

2 mesi fa

Certo che fa un certo effetto leggere il commento antidemocratico e qualunquista di uno che compare in prima fila nelle fotografie di cortei studenteschi e politici che illustrano un libro sulle memorie operaie di Spoleto! Non che brillino gli altri commenti, per acume e per sensibilità, anche quello che invoca l'intervento di un sedicente uomo politico, che nulla ha fatto per questa città, se non scrivere libroni buoni come zeppe per le sedie rotte.

Roberta Privitera

2 mesi fa

Per la signora Curiosa: se la competenza di Grifoni - ricordo bene le sue dichiarazioni surreali agli avventori di un bar durante la pandemenza - sarà risolutiva quanto la 'questione ospedale', siamo in una botte di ferro!

ANTONIO

2 mesi fa

Semplicemente patetici se era per voi eravamo ancora all'età della pietra siete una rovina se ragionate così.

Egidio Bandera

2 mesi fa

Non so se queste " soluzioni" siano degne di commento. Sono da 🤮

paolo galli

2 mesi fa

Qualsiasi cosa ti inventi, c'è qualcun altro che si inventa un comitato contro.

Curiosa

2 mesi fa

Chiamate Grifoni, il Grillo parlante del comune. Preciso, non lavoro con lui, non sono parente, ma per questo è bravo!

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