società
Carcere virtuoso nella differenziata
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Carcere virtuoso nella differenziata
Rifiuti trasformati in risorsa e detenuti protagonisti: scattato il progetto promosso da Valle Umbra Servizi e Bioenerys (gruppo Snam)
Un carcere più sostenibile e attento all’ambiente è realtà. È stato infatti presentato ufficialmente oggi il nuovo servizio di raccolta differenziata avviato all’interno della Casa di Reclusione di Spoleto, grazie a un progetto che coniuga valori ambientali, inclusione sociale e responsabilità condivisa.
L’iniziativa nasce dalla sinergia tra la Casa Circondariale di Spoleto, Valle Umbra Servizi, gestore del servizio di igiene urbana sul territorio, e Bioenerys - azienda del gruppo Snam che si occupa di biometano con l’obiettivo di sviluppare il mercato attraverso l’incremento dei volumi di produzione e per il raggiungimento dei target di decarbonizzazione - in questa occasione partner tecnico e ambientale dell’iniziativa, che ha fornito 100.000 sacchetti in carta per la raccolta dell’organico. I sacchetti, certificati e totalmente plastic-free, garantiscono una migliore qualità della frazione organica del rifiuto rispetto ai tradizionali sacchetti in bioplastica e vengono conferiti all’impianto di biometano di Casone (Foligno), gestito dalla stessa Bioenerys, dove già viene trattata la frazione organica proveniente da tutto il territorio servito da VUS, per essere trasformata in biometano e compost di qualità.
A poco più di due mesi dall’attivazione (10 marzo 2025), i numeri raccontano un cambiamento profondo nella gestione dei rifiuti all’interno del carcere:
- RSU indifferenziato: da 360 tonnellate/anno a 84t/anno (-76%)
- Organico: 166 t/anno
- Carta e cartone: da 67 a 156 t/anno
- Plastica: da 3 a 27 t/anno
- Vetro: stabile a 4,5 t/anno
Ben +60 punti percentuali di raccolta differenziata, dal 20% stimato pre-progetto all’attuale 80%.
Il tutto con un beneficio ambientale evidente se si valutano le emissioni CO₂eq evitate:
- 116 tCO₂eq per la frazione organica
- 204 tCO₂eq per carta/cartone
- 29,7 tCO₂eq per plastica
“Questo progetto dimostra concretamente che anche in un contesto complesso come quello penitenziario è possibile costruire percorsi virtuosi di sostenibilità e responsabilità condivisa. In Valle Umbra Servizi crediamo nella forza dell’economia circolare come leva ambientale, ma anche sociale e culturale” – ha detto Vincenzo Rossi, Presidente di Valle Umbra Servizi.
Per sostenere il nuovo servizio, sono state consegnate oltre 670 attrezzature tra contenitori interni ed esterni, tra cui: 500 contenitori sottolavello per l’organico, kit base per raccolta differenziata nei reparti, scarrabili per legno, verde e imballaggi e postazioni per pile e RAEE. Le raccolte vengono effettuate secondo un calendario settimanale da squadre VUS, con conferimento diretto all’impianto Bioenerys di Foligno nel caso della frazione organica.
Elemento distintivo dell’iniziativa è l’attivazione di due borse lavoro della durata di 12 mesi, rivolte a detenuti formati con un percorso teorico-pratico completo, comprensivo anche di formazione sulla sicurezza. I beneficiari, coordinati da un tutor VUS, si occupano quotidianamente di movimentazione dei rifiuti dai reparti alle aree di raccolta, pulizia e gestione delle attrezzature e collaborazione operativa con il personale interno.
“Siamo di fronte a un progetto che va oltre la corretta gestione dei rifiuti. È un’azione di civiltà e responsabilità – ha commentato Bernardina Di Mario, Direttrice della Casa di Reclusione di Spoleto - La raccolta differenziata è diventata un’occasione concreta di formazione, dignità e reinserimento per chi vive in una condizione di detenzione”.
Sono circa 800 le persone coinvolte tra detenuti, agenti e personale amministrativo. Dopo tre sessioni formative tenute da tecnici VUS (oltre 100 partecipanti), il progetto sta ad oggi riscuotendo una partecipazione sorprendente. Il dato medio settimanale pro capite di rifiuto organico è di 4 kg/abitante, contro i circa 2 kg/ab in comuni con buon rendimento di raccolta organico: un indicatore concreto della qualità del conferimento e dell’adesione al progetto.
"Siamo entusiasti di aver aderito a questa iniziativa - ha affermato Paolo Ganassi, Managing Director di Bioenerys Ambiente - un progetto sperimentale che mira a una gestione consapevole e sostenibile dei rifiuti. Questa iniziativa contribuisce a rafforzare ulteriormente il contributo, ambientale e sociale, della nostra società per i territori in cui opera. La parte organica dei rifiuti raccolti verrà trattata nel nostro impianto di Foligno, dove verrà trasformata in biometano, una energia green rinnovabile immessa direttamente nella rete locale di distribuzione del gas, e in compost, un ammendante naturale utile per l'agricoltura il cui impiego riduce l’utilizzo di fertilizzanti chimici. Un passo importante per promuovere la sostenibilità e restituire valore al territorio."
A proposito di questo Bioenerys stima che le 166 tonnellate annue di organico raccolte nel carcere siano trasformabili in: circa 14.000 Smc (standard metri cubi) di biometano da immettere nella rete locale di trasporto del gas e circa 35.000 kg di compost da restituire ai suoli agricoli. Un esempio concreto di economia circolare applicata, in cui ogni rifiuto torna a essere risorsa.
Il progetto rappresenta un modello di governance ambientale partecipata, dove istituzioni pubbliche, aziende del territorio e mondo carcerario collaborano per produrre impatto positivo e duraturo.
Un’iniziativa replicabile, che dimostra come sia possibile dare una seconda vita ai rifiuti e una seconda opportunità alle persone. Un passo concreto verso una giustizia più giusta, una sostenibilità autentica e una comunità più consapevole.
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