società

L'Europa 'al centro della tempesta'

 

Oggi (16) la presentazione del libro di Donato Benedicenti, che analizza l'attuale momento storico tra 'ordine mondiale e disordine globale'

 

Il mondo si trasforma sotto i nostri occhi alla velocità della luce, ordine e disordine si fondono fino a diventare indistinguibili, le alleanze cambiano, le certezze cadono, le turbolenze si moltiplicano. "Al centro della tempesta", il libro di Donato Benedicenti, responsabile della sede di corrispondenza Rai di Buxelles, edito da Rai Libri, si propone come bussola per orientarsi in un'epoca dominata dall'incertezza.

L’incontro, che vedrà la partecipazione del giornalista Roberto Vicaretti di RaiNews24, è in programma venerdì 16 maggio alle ore 17.30 alla Biblioteca comunale “G. Carducci” a palazzo Mauri.

Il mondo si trasforma sotto i nostri occhi alla velocità della luce, ordine e disordine si fondono fino a diventare indistinguibili, le alleanze cambiano, le certezze cadono, le turbolenze si moltiplicano. Ogni equilibrio raggiunto può imprevedibilmente mutare. In questo contesto, l'Europa, abituata legittimamente a considerarsi al centro della Storia, rischia di trovarsi al centro della tempesta. L'Unione appare litigiosa, fragile, confusa, e al contempo, ancora oggi, decisamente rilevante, dal punto di vista economico, militare, strategico, giuridico, culturale: in una parola, geopolitico. Il 2024 è stato il più importante election year di sempre. Oltre 4 miliardi di elettori chiamati alle urne in decine di nazioni: tra queste India, Russia, Regno Unito, Francia, Indonesia, Pakistan, Messico, Iran. Ma si è votato soprattutto per il rinnovo del Parlamento Europeo, e per scegliere il nuovo Presidente degli Stati Uniti. Ogni elezione presidenziale, si sa, è decisiva: per alleati, competitori, nemici. Quella di Donald Trump lo è stata molto più delle precedenti. Anche nei rapporti transatlantici, come vediamo giorno dopo giorno.

In questo nuovo libro, Donato Bendicenti racconta come, nelle rapidissime giravolte geopolitiche del mondo che la circonda, anche l'Unione Europea cambi, faccia i conti con nuovi equilibri, maggioranze variabili, rotte alternative sulle quali navigare verso il futuro. Con la consapevolezza che chi non corre alla velocità di questo tormentato presente non può che esserne divorato.



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