politica

Regione, Donatella Porzi (Pd) presidente del Consiglio. Prima donna nella storia dell'Umbria

 

Guasticchi (Pd) vicepresidente vicario, Mancini (Lega Nord) vicepresidente

 

Donatella Porzi (Partito democratico) è il 18° presidente dell'Assemblea legislativa dell'Umbria. È stata eletta con '13 voti e 8 schede bianche espressi dai 21 componenti dell'Assemblea.
Donatella Porzi è la prima donna, nella storia della Regione Umbria, chiamata a presiedere l'Aula di Palazzo Cesaroni.


Subito dopo la sua elezione, Donatella Porzi, ha pronunciato un breve discorso in cui ha parlato della necessità di avviare 'un PROCESSO DI RIAVVICINAMENTO DEI CITTADINI ALLA POLITICA E, QUINDI, ALLE ISTITUZIONI, perché si recuperi credibilità, in un momento storico del regionalismo. Questa nostra Regione - ha affermato - può e deve rivendicare di aver
creato a partire dagli anni Settanta una identità regionale che si è tradotta in crescita e in direzione anche della qualità dei servizi'.
'In questa nuova stagione di riforme - ha detto la presidente Porzi - siamo chiamati ad esprimerci con coraggio, a NON AVER PAURA DELLE INNOVAZIONI, ad alzare l?asticella e mdobbiamo farlo con determinazione, mpronti a dominare i processi, capaci ad indirizzarli, consapevoli delle nostre potenzialità e CONSAPEVOLI DEI PUNTI DI FORZA DEL NOSTRO TERRITORIO mPERMEATO DA UNA SPECIALE SPIRITUALITÀ, quella che va da san Benedetto da
Norcia a san Francesco d?Assisi e ad Aldo Capitini, su cui lavorare per mpoter riprendere il difficile cammino della ripresa e della crescita'.
'Per quanto è alla funzione affidata alla carica che mi è stata conferita' -  ha proseguito - avverto l?esigenza di perseguire sempre quel ruolo di terzietà e collegialità delle decisioni a garanzia di tutte le sensibilità che compongono l'Assemblea. Abbiamo sentito in quest?aula inviti a non fare di questo Palazzo il sole intorno al quale tutto gira: ci è stato mproposto di tenere alcune riunioni a Terni ci è giunta l?esortazione a mFARE DI QUESTO PALAZZO UN PALAZZO TRASPARENTE, DI CRISTALLO e, mi permetto di maggiungere, con forte senso della LEGALITÀ, tema al quale ho dedicato molte energie del mio precedente mandato amministrativo. Tanto l'una quanto ml' altra direzione di lavoro mi trovano d?accordo, sono proposte mintelligenti e condivisibili, specie se, aggiungo, riusciamo a vederle non mcome segnali episodici, con i quali colpire favorevolmente l'opinione mpubblica, lasciando però poi inalterato il nostro potere di penetrazione nel
territorio'.
'Non dobbiamo mai dimenticare ? ha detto - che la nostra Assemblea è mfatta di 92 realtà comunali, che abbiamo il dovere, tutti insieme, di mconsiderare come il nostro grande palazzo umbro, fatto di aree centrali e di maree di confine, di zone più ricche e di zone meno fortunate, di territori mesausti e di territori rigogliosi. E? lì che dobbiamo andare, è da lì mche dobbiamo recepire, tutti insieme, le richieste di sviluppo. Il Consiglio mregionale si deve muovere come una sola, grande stazione orbitante intorno malla terra umbra; nell?Assemblea poi, potremo tornare a dividerci, ma mintanto avremo fatto alla gente il grande favore di presentarci uniti, alle
associazioni, alle categorie, agli imprenditori, al volontariato, ai mmovimenti. All'opinione pubblica generale, a chi ha votato e ai tanti che msi sono astenuti'.
'Il nostro potere - ha concluso - da oggi non è più un potere elettorale, ma un potere istituzionale: LA MAGGIORANZA NON PUÒ RIDURSI AL POTERE CHE LE DERIVA DALLE URNE, L'OPPOSIZIONE NON VORRÀ ISOLARSI, SPERO, NEL SOLO POTERE DELLA DENUNCIA. Palazzo Cesaroni è la stanza più bella di mun palazzo vasto quanto l'Umbria, nel quale il potere di ognuno di noi deve diventare il potere di costruire quanto conveniamo che manchi a questa Regione. Potere elettorale più potere istituzionale fanno quel potere culturale che ci è richiesto di costruire per l'Umbria di domani. Spero, quindi, che pur nell?autonomia dei singoli gruppi, si possano trovare le mcondizioni per una necessaria e responsabile collaborazione, che si possa
fare una giusta e matura sintesi per rispondere ai tanti bisogni che emergono dalla nostra comunità, soprattutto per perseguire quegli obiettivi di muguaglianza e giustizia sociale in un sistema messo a dura prova, riprendo il mfortissimo monito di Papa Francesco, contenuto nell'enciclica 'Laudato si' e mle sue parole di alcuni giorni fa, 'i servizi non sono un'elemosina ma un autentico debito sociale', e noi CI DOBBIAMO ADOPERARE PERCHÉ NESSUNO RESTI
INDIETRO. Perché nessuno si senta solo. La solitudine sappiamo quanto male
genera. E consentitemi di concludere con una espressione che mutuo da un famoso statista: 'viviamo tutti sotto lo stesso cielo, ciascuno con il proprio orizzonte' e il nostro obiettivo è garantire ad ogni individuo un orizzonte di dignità'.



I commenti dei nostri lettori

renzo berti

9 anni fa

La Regione Umbria è più rosa di quanto si pensi. Buon lavoro Presidente Porzi: l'Umbria ha bisogno di grandi donne!!

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