cultura e spettacolo
La comicità silenziosa di 'Semianyki Express'conquista Spoleto 58
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La comicità silenziosa di 'Semianyki Express'conquista Spoleto 58
Uno spettacolo di mimi, pubblico 'attivo' e tante risate
"Semianyki Express" è l'autentica sorpresa di questo Festival dei Due Mondi. Perché si ride, e di gusto, senza sentire mai una parola. Gli attori, tutti russi, sul palco sono degli artisti a 360° gradi: ballano, fanno sfoggio delle proprie mimiche facciali, si agitano dentro un chiosco pieno di birra (!) e non
cadono mai in alcun cliché della comicità. Però non parlano. Fedeli alla tradizione della compagnia "Licedei" di San Pietroburgo fondata nel 1968 da Slava Polunin, sono infatti prima di tutto dei mimi sempre in movimento dediti al cabaret e volutamente caotici in scena. Nell'ora e venti di durata succede di tutto, anche di vedere improvvisamente salire sul palco alcuni spettatori ignari della sorte che li attenderà. "Semianyki Express" non è uno spettacolo autoreferenziale. È invece interattivo e il pubblico è invitato a partecipare in maniera attiva prendendo parte ai vari sketch che compongono la storia e a battere le mani a ritmo di musica. Attori e platea uniti insieme, quindi, in un folle viaggio ad un ritmo indiavolato all'interno di un treno che prende il via da una stazione desolata: i sei clown interpretano a turno il personale ferroviario (un capostazione, un barista, le cameriere), i viaggiatori (una cantante d'opera, un prestigiatore, una femme fatale) e perfino degli esseri soprannaturali.
La scenografia è frutto di un lungo lavoro, come dimostrano i curatissimi dettagli del convoglio ed anche la componente audio gioca un ruolo fondamentale, alternando i rumori tipici del treno a brani musicali noti. Ecco, in una delle scene più riuscite una coppia di attori fa finta di pattinare sul ghiaccio con dei pattini sulle note di "Stand by me" di Ben E. King: la risata è spontanea, ma ci si emoziona anche. Pur essendo leggero e adatto a tutti compresi i bambini (ai quali purtroppo, se vogliamo proprio muovere una critica ai pur ottimi ultimi Festival, sono stati dedicati ben pochi appuntamenti), "Semianyki Express" ad una più approfondita analisi rivela invece una natura complessa. Tutto è studiato nei minimi dettagli per intrattenere il pubblico: giusto per fare qualche esempio, gli attori in scena ondeggiano di continuo a causa del "movimento" del treno e rappresentano perfettamente quella che potrebbe essere davvero l'esperienza di un viaggio nel vagone ristorante. Il coinvolgimento è totale.
Lo spettacolo ha inoltre il grande merito di portare il carnevale a teatro tra colori sgargianti, parrucche colorati, capelli "sparati" in aria, luci intermittenti e coriandoli sparsi su tutto il palcoscenico. Si tratta quindi della migliore occasione per far avvicinare i bambini al Festival dei Due Mondi, anche in considerazione del fatto che "un bimbo che va a teatro non diventerà mai un bullo" come amava dire il compianto Vincenzo Cerami (premio oscar per "La vita è bella").
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