politica

Tassa di soggiorno: il regolamento è già realtà, ma la sua introduzione potrebbe slittare

 

Ieri l'approvazione da parte del Consiglio comunale

 

A quanto pare la sua introduzione, inizialmente prevista per il primo agosto, potrebbe slittare di qualche settimana in seguito alla richiesta della sezione locale di Confcommercio. Nel frattempo il regolamento sulla tassa di soggiorno è realtà: il consiglio comunale lo ha infatti approvato nel corso della seduta di ieri


 pomeriggio con 15 voti favorevoli e 7 contrari. "Stiamo puntando in maniera decisa - ha spiegato il sindaco Fabrizio Cardarelli - sullo sviluppo della città dal punto di vista turistico - culturale ma per cercare di incrementare l'offerta bisogna avere la forza di investire: purtroppo non possiamo agire come vorremmo e i cittadini stanno già pagando troppo quindi dobbiamo seguire altre strade. Da parte nostra ci stiamo impegnando: a breve annunceremo alcune novità riguardanti le attività artistiche della città, il periodo del Festival dei Due Mondi verrà esteso, il prossimo anno l'Urban race durerà 3 giorni e ad ottobre arriveranno qui 50 tour operator". Difficilmente, però, si riuscirà a fare di più. "Gubbio è stata costretta ad introdurla, Orvieto pure, metà dei Municipi del Trasimeno ce l'ha e Perugia la manterrà. Nessuno ha piacere a mettere una nuova imposta - ha detto - ma i tagli dei trasferimenti del Governo non permettono di fare molto altro e garantisco che tutti i proventi verranno investiti per migliorare l'offerta turistica, tenendo in grande considerazione le necessità degli albergatori, che pagheranno molto meno di Tasi".

La minoranza dice "no". Diametralmente opposto, invece, il pensiero dell'opposizione. "Non c'è stato alcun confronto con la città e con questa imposta gli operatori si troveranno in difficoltà, rischiando anche di dover licenziare parte del proprio personale" ha affermato l'esponente del Pd Stefano Lisci, a cui ha fatto seguito Massimiliano Capitani. "È un provvedimento improprio e inopportuno, che discriminerà le strutture locali. Nel programma del sindaco si diceva che l‘imposta sarebbe stata introdotta in maniera concertata insieme alle associazioni di categoria ma invece non c'è stato alcun accordo. Nella valle umbra sud saremo gli unici ad averla ed inoltre ne stiamo parlando senza conoscere il bilancio e le iniziative che la Giunta intende effettuare. Questa non è un amministrazione di rinnovamento, bensì di restaurazione: l'unica cosa che è stata in grado di fare è aggiungere tasse". Amaro anche Alessandro Cretoni (Forza Italia). "È mancato uno studio approfondito sui flussi turistici, su quanto investito sino ad oggi sul settore e sui relativi risultati. L'amministrazione avrebbe dovuto avviare un percorso di partecipazione con le associazioni di categoria, ora invece siamo di fronte ad un vero e proprio diktat, sia nei modi che nei tempi".

Sono invece rimaste senza risposta le domande poste da Elisa Bassetti del Movimento 5 Stelle. "Quali eventi si finanzieranno? Chi li selezionerà? Cosa significa che i proventi saranno utilizzati per la promozione turistica? È una definizione un po' vaga e mi sembra che le idee siano confuse. Perché dobbiamo essere tra i primi ad inserirla? Non serve un Master per capire che è sbagliata". Negativo, infine, il parere di Giampaolo Emili (lista "Due Mondi"). "Sinceramente non riesco a capire che strada intende seguire la maggioranza e non credo che la tassa debba essere utilizzata per gli eventi, a meno che siano veramente strategici o parte integrante di un progetto più ampio. In ogni caso dovremmo mettendo al centro di tutto il Festival dei Due Mondi. Quello che contesto è la ‘non discussione' ed il mio voto contrario è legato al metodo seguito dall'amministrazione".

"Avevamo fatto delle proposte all'amministrazione ma purtroppo non sono state prese in considerazione". A parlare è il presidente del Consorzio degli albergatori di Spoleto Tommaso Barbanera. "Sul testo c'è poca chiarezza: si parla di promozione turistica ma anche di interventi di manutenzione. Il problema è che nemmeno il Comune sa come spendere i proventi della tassa. Dispiace poi che sia mancata la concertazione. Noi non siamo contrari all'imposta, bensì ad una sua introduzione a macchia di leopardo. È un discorso che dovrebbe essere portato avanti a livello regionale".



I commenti dei nostri lettori

commerciante stufo

9 anni fa

COMMENTO ARCHIVIATO PERCHE' L'IP DEL COMPUTER E' IDENTICO AL QUELLO DEL COMMENTO PRECEDENTE, GIA' APPROVATO, A FIRMA DIVERSA

spoletino doc

9 anni fa

Benissimo! non saranno di certo 80 centesimi a scoraggiare chi vuole veramente visitare Spoleto?!

basilio rapucci

9 anni fa

Cardarelli sulle orme di sipras,( anche se senza referendum), ormai è deciso a rilanciare le sorti della Sua cittá. L'ellenico ha provato a battere la strada dei prestiti senza restituzione, il nostro rappresentante invece prova a battere la strada opposta ( metti le tasse a favore di Campello e dei comuni più virtuosi che in questo momento non mettono il balzello. Ognuno ha la propria strategia, e poco importa se entrambi qualche mese fá dicevano altre cose, questo è il prezzo che si deve pagare alla politica. Tutti i gruppi di opposizione ( favorevoli o no, in questo momento possono lanciare slogan di convenienza) e noi nostalgici che ancora crediamo nella democrazia ricordiamo le campagne di Fabrizio sulla famosa rotonda "Speranza". Speranza chi è costui, Artista, Meccanico, Venditore di auto nuove ed usate, Plurimarche, ma chi paga la manutenzione della "rotonda", il Contribuente?....volse così dove si puote ..e più non dimandar. Come cambiano le cose a questo mondo, basta un piccolo spostamento e tutto cambia, sará così facile capire la teoria della relativitá?, in politica è così, nella vita e nelle materie serie le cose sono un pò diverse. Ritorniamo alla tassa di soggiorno ed alle logiche che spingono persone apparentemente normali a decidere su questo pastrocchio. Ogni persona di buon senso, con una realtá ricettiva che possiamo definire confusa: -Affitti in nero ( non colpiti dal provvedimento) - Bed and Breackfast senza iva - Bed and breackfast con iva che non pagano tasse - Istituti religiosi che nella migliore delle ipotesi dovrebbero pagare una cifra simbolica senza pagare le altre tasse che invece gravano sui cittadini normali. - Esercizi di un certo rilievo che lavorano al 5% delle loro potenzialitá - Esercizi ubicati nei Comuni vicini che non sono gravati da questa tassa. In questa situazione, tutti si metterebbero in attesa di una decisione più alta ( magari regionale) che li metterebbe al riparo dalla naturale concorrenza dei più furbi. Ebbene no, anche la giunta Cardarelli ( ormai quasi completamente omologata nei comportamenti dai vari marpioni incorporati nella propria struttura amministrativa) decide contro ogni più rosea previsione, offrendo il fianco alle giuste reazioni delle opposizioni ivi compresa quella dell'ex maggioranza. Se continua così siamo vicini alla comiche finali, quindi in questa fase non ci resta che aspettare le giuste reazioni di chi viene colpito in modo diretto. Se in fondo ci pensiamo bene è il turismo l'unica opportunitá che resta in piedi per Spoleto, ed anzichè trasformare questa opportunitá in occasione di occupazione per chi ha perso e continuerá a perdere il lavoro, questa viene trasformata in oppurtinitá di nuove tasse, necessarie a far funzionare una macchina traballante che avrebbe urgente bisogno di essere ristrutturata, macchina dove nessuno ci mette le mani ne parla di mettercele in un prossimo futuro. Si è vero ci sono diversi burocrati che continuano a sostenere che quando Loro vanno in vacanza a destra ed a manca anche loro pagano la tassa di soggiorno senza rinunciare alle loro vacanze. A costoro vorrei rispondere: Come vi comportereste se andando in vacanza nel posto "x", vi si presentasse l'occasione, magari di andare Canazei pagando la tassa, e magari a Campitello di Fassa questa non si paga. Costoro andrebbero a Canazei o a Capitello? Oppure che ne direbbero gli stessi se qualcuno affittando un appartamento questa tassa non la paga neanche a Canazei? E' di questo che stiamo parlando. Per concludere personalmente sarei contro le tasse soprattutto quando queste non sono legate a servizi specifici ricevuti. Quindi la ricetta dovrebbe essere meno tasse per tutti, migliori servizi per tutti, più opportunitá di lavoro per i nostri cittadini, soprattutto per coloro che ogni giorno vengono espulsi dal mondo produttivo, o che addirittura non sono mai stati occupati. Saranno in grado Cardarelli ed i suoi collaboratori ad elaborare progetti utili a migliorare la vita dei cittadini? In poche parole a noi non interessa il nome del sindaco, noi siamo interessati ai progetti che migliorano la vita dei nostri cittadini, ed in questo caso non si coglie alcuna opportunitá favorevole per la nostra cittá.

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