cronaca

Maiano: Aggredite due guardie carcerarie, l'allarme del Sappe

 

'Non abbiamo strumenti adeguati per tutelarci'

 

Non si arrestano le aggressioni nel carcere di Maiano. Giovedì scorso l'ennesima. "Un'aggressione tanto violenta quanto ingiustificata - dicono dal Sappe - che ha avuto come conseguenza il ferimento di due poliziotti 


penitenziari. Gli agenti erano intervenuti nella cella del detenuto, un italiano ristretto per reati comuni, che stava tentando di appiccare un incendio. E' solo grazie all'ausilio di altri colleghi, intervenuti immediatamente sul posto, che si è riusciti a contenere il detenuto stesso e a evitare ulteriori complicazioni per gli agenti, che sono comunque dovuti ricorrere alle cure del nosocomio cittadino per le lesioni subite. A loro va la nostra vicinanza e solidarietà". Il detenuto, un italiano ristretto per reati comuni, per altro non è nuovo a fatti del genere. E' solo grazie all'ausilio di altri colleghi, che si è riusciti a contenere il detenuto e a evitare ulteriori complicazioni per gli agenti. Il segretario generale del sindacato, Donato Capece chiosa:" Serve lo spray. Ribadiamo al ministro della Giustizia Orlando e ai vertici dell'amministrazione centrale la richiesta di dotare le donne e gli uomini della polizia penitenziaria di strumenti di tutela efficaci, come può essere lo spray anti aggressione già assegnato, in fase sperimentale, a polizia di Stato e carabinieri. Sono decine e decine - sostiene il sindacato - le aggressioni subite da poliziotti penitenziari in carcere dall'inizio dell'anno. Cosa si aspetta ad assumere adeguati provvedimenti per garantire la sicurezza e la stessa incolumità fisica degli agenti di polizia penitenziaria che lavorano in carcere?". Capece evidenzia poi che a poco serve un calo parziale dei detenuti, da un anno all'altro, se non si promuovono riforme davvero strutturali nel sistema penitenziario e dell'esecuzione della pena nazionale. Infine il segretario e il vicesegretario regionale del Sappe per l'Umbria Fabrizio Bonino e Loreno Scerna, snocciolano i dati del 2014. Nelle carceri umbre si sono contati 69 episodi di colluttazione e 29 ferimenti. Nel carcere di Spoleto, le colluttazioni sono state 23 e due i ferimenti, mentre i suicidi di detenuti sventati dagli agenti, sono stati 4e 44 gli episodi di autolesionismo.


 



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