le interviste di Sol
Stefano Proietti: 'Spoleto secondo me'
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Stefano Proietti: 'Spoleto secondo me'
L'intervista al giovane consigliere comunale di maggioranza. Scusate per l'attesa
Finalmente disponibile l'intervista di Spoletonline a Stefano Proietti. Il giovane consigliere comunale di maggioranza, alla sua prima esperienza come amministratore, traccia un bilancio provvisorio di metà mandato, fra soddisfazioni, qualche rimpianto e una visione di Spoleto come città in cui turismo, cultura e
sviluppo economico siano un'unica, immensa attività produttiva. Una visione, quella di Proietti, che purtroppo al momento non trova corrispondenza nelle linee-guida dell'attuale amministrazione. In chiusura di intervista, infine, l'annuncio a sorpresa... Buona visione.
(Se il player qui sotto non dovesse funzionare è disponibile qui il link diretto all'intervista)
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I commenti dei nostri lettori
indipendente
8 anni fa
Ho sempre pensato che la politica sia un punto di arrivo e non di partenza, il cittadino che prima si è distinto nel proprio operato, mette a disposizione di tutti le proprie capacitá. Ora mi domando , a parte il look cool cosa ci offre il signor Proietti? Qaui capacitá , esperienze e conoscenze può donare alla cittá ??
claudio
8 anni fa
Gent.Mo Sih r Oleario secindo >>Lei chi Spoletonline deve intervistare? Quelli che non sanno ne leggere e ne scrivere?....
Il Corvo della rocca
8 anni fa
Io proverei a fare la stessa intervista a un certo numero di cittadini e poi confronterei le loro risposte con quelle date dal Consigliere Comunale in questione. Così facendo, si potrebbe vedere quanto è distante la realtá della gente (la vita reale) da quella immaginata da alcuni politici, e dalle soluzioni che essi propongono. Qualche volta sarebbe utile che qualcuno di loro scendesse giù dalle nuvole, (o dal fico), e, anziché osservare il paradiso, toccassero le cose terrene con mano. Come fanno quotidianamente i comuni mortali!
Angelo l\'oleario
8 anni fa
Concordo in pieno con il sig. Simone. Per Solospoleto, il sig. Proietti non è mai tanto chiaro. Dice mezza parola e poi resta in attesa di eventi...... Con questa grave situazione lavorativa che stiamo vivendo mi meraviglio di Spoletonline che da spazio a simili interviste...
Solospoleto
8 anni fa
..quindi? Va nel Misto??
simone
8 anni fa
A spoleto si pensa troppo all'arte e poco alle fabbriche che hanno chiuso , realtá come la ex pozzi ha messo in ginocchio molte famiglie , per non parlare del gruppo novelli o la minerva che anche essa dava sostentamento a non pochi ! Quindi cari assessori ecc , pensate un poco all'artigianato e ed alle industrie chiuse e un po' meno ai quadri !! Il turismo sará anche una ricchezza , ma come ripeto , per chi lavorava in stabilimenti ora chiusi , poco importa , spoleto non è fatta solo del centro storico e tutto ciò che ne deriva , ma anche le frazioni ! A 25 km abbiamo Foligno che è tutta un'altra realtá , meditate su questo . Vi auguro buon lavoro , perché se fate un buon lavoro , i primi a beneficiarne sono i cittadini , ormai stanchi e stremati senza occupazione.
daniela de gregorio
8 anni fa
Un plauso al consigliere Stefano Proietti per aver rivolto una richiesta al Sindaco e all'assessore alla Cultura Laureti, di valorizzare le opere che giacciono nei magazzini di S. Chiodo. Ricordo che su Spoletonline indirizzai in Ottobre anche io una lettera aperta al Sindaco e all'Assessore allora di fresca nomina, in cui chiedevo la ragione per la irrisolta destrutturazione della sala che Carandente aveva dedicato al gruppo informale di Spoleto a Palazzo Collicola (devo chiamarlo Collicoland ora?) Destrutturazione messa in atto inopinatamente all'indomani della morte del prof Carandente e che ha reso non più fruibile anche la semplice visione delle opere lì esposte e non più leggibile dal punto di vista artistico e storico uno dei periodi più interessanti dell'arte del dopoguerra a cui Spoleto aveva contribuito in modo determinante. Un periodo che è invece ben rappresentato nelle stanze della Fondazione Carispo e , appunto, nei magazzini di S. Chiodo. Che non sono, però, musei. Il Sindaco e l'Assessore non mi hanno risposto. Spero lo facciano al Consigliere Stefano Proietti. Ma io insisto a chiedere: possono il Sindaco e l'assessore alla cultura di una cittá che proclama ogni secondo di voler essere capitale della cultura, tollerare la cancellazione di una testimonianza artistica che qualunque altro museo che non si chiami Collicoland (non è un po' infantile?) avrebbe esaltato? E chiedo ancora: il Comune conosce il progetto per il suo museo civico (insisto: civico, cioè della cittá) di Palazzo Collicola? Si è provveduto a chiedere, prima di fare nomine, che si presentasse una proposta, una indicazione, un piano di attivitá strutturata che tenga anche conto di quanto Spoleto possiede di artisticamente importante, per non limitare l'attivitá solo ad esposizioni "random" ? Si è reso pubblica una tale richiesta in modo da raggiungere persone che abbiano idee nuove e magari con basi anche di studio storico? Certo, bisognerebbe richiedere un minimo di conoscenza della storia dell'arte. Ma non è appunto quello che un Comune dovrebbe appurare con apposite commissioni scientifiche quando offre un incarico per un museo ?
super_ska
8 anni fa
Comincia a smarcarsi l'amico eh?!?!
Angelo l\'oleario
8 anni fa
Ma che è sta roba? Che avrebbe detto il sig. Proietti? Meno male che il sindaco non gli ha dato delega...
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