cronaca

Truffa dei diamanti: possibilità di rivalsa per i consumatori

 

 

Nelle ultime settimane, è stato compiuto dalla Guardia di Finanza un maxi sequestro preventivo concernente un valore di oltre 700 milioni di euro nei riguardi delle Società "Diamond Business S.p.a" (IDB) e "Diamond Private Investment S.p.a." (DPI), congiuntamente a cinque banche (Unicredit, Intesa


San Paolo, MPS, Banco Bpm, Banca Aletti).
Tale procedimento è stato avviato dal Tribunale di Milano a carico delle predette Società avente ad oggetto ipotesi di reato concernenti la truffa aggravata e l'autoriciclaggio.

La truffa in questione, nota alla cronaca, altresì, come "Truffa dei diamanti", concerne vicende fattuali che riguardano l'arco temporale dal 2012 al 2016 e che sono state poste in essere a danno di numerosi consumatori. Le società IDB e DPI, invero, invitavano i risparmiatori a provvedere all'acquisto di diamanti in qualità di investimenti di carattere certo ed al riparo da speculazioni ed oscillazioni di mercato.

In realtà, l'importo delle pietre veniva artatamente gonfiato. Il valore dei diamanti, infatti, ammontava al massimo al 30-50% del prezzo versato dal consumatore. Nell'ambito di tale truffaldina ed ambigua vicenda, le banche avevano il compito non soltanto di reclamizzare, all'interno dei rispettivi istituti di credito, il materiale pubblicitario delle due società, ma addirittura, i consulenti finanziari, si prendevano cura di proporre questi investimenti ai clienti degli istituti di credito, garantendo un rendimento costante del 3-4% del capitale, in realtà fittizio.

In virtù del ruolo attivo svolto dalle banche attualmente indagate,in qualità di intermediarie tra società e clienti, i consumatori potrannoproporre istanza concernente il risarcimento integrale dell'importo investito, direttamente a tali istituti di credito. Alcuni consumatori, tuttavia, dovranno agire quanto prima.

Lo scorso gennaio, invero, il Tribunale di Milano ha statuito il fallimento di una delle due società truffatrici, la "Intermarket Diamond Business" (Idb), di guisa che, gli investitori che risultino aver depositato i diamanti presso la suddetta società, dovranno agire, quanto prima, mediante una azione di rivendicazione (entro, ossia, il prossimo 8 marzo 2019).

Tutte le informazioni occorrenti saranno disponibili contattando l'Associazione "Unione Nazionale Consumatori", sita in Via Bandini 17, c/o la Cesvol, a Spoleto (PG).

(*) Dirigente Provinciale "Unione Nazionale Consumatori" - Umbria


 



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