economia

Anno 2018 da record per Cementir

 

Utile netto di 127 milioni. +40% sui dividendi per i soci

 

Mentre la crisi dell'ex stabilimento Cementir di Spoleto raggiunge punte impensabili solo fino a qualche mese fa, la multinazionale italiana che fa capo al gruppo Caltagirone chiude l'esercizio 2018 con un utile netto di 127 milioni di euro, in crescita del 78% rispetto al 2017 e con un più 40% dei dividendi per i soci. Lo riporta l'Ansa in un


dispaccio di ieri pomeriggio (7 marzo), in cui si parla inoltre di "record storico" per i ricavi del preconsuntivo, diffusi a metà del mese scorso, che vedono il gruppo attestarsi sul +4,9% con un miliardo e 196 milioni di euro, con un margine operativo lordo compreso fra i 250 e i 260 milioni a fronte di un indebitamento finanziario di 245 milioni di euro.

Lo stabilimento spoletino, ceduto da tempo a Italcementi (a sua volta controllata dalla tedesca HeidelbergCement AG) è stato per tanti anni un piccolo fiore all'occhiello di Cementir, prima che il gruppo Caltagirone - che a Spoleto ha beneficiato di una cava a pochi metri dalla fabbrica e dell'immenso parco fotovoltaico (circa 1,5 MW) nel quale detta cava è stata riconvertita - decidesse di chiudere con la città del Festival.



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I commenti dei nostri lettori

Spoletino

6 anni fa

Quindi le strategie aziendali si decidono in base a dive uno si è comprato una casa secondo il marroggiano

antonio cordani

6 anni fa

https://www.google.it/amp/s/www.ilfattoquotidiano.it/2019/03/09/rifiuti-lexport-milionario-della-monnezza-italia-romania-per-bruciare-a-costo-zero-tra-infiltrazioni-criminali-e-affari-doro/5019590/amp/. Anche questo potrebbe essere un motivo per cui le multinazionali preferiscono investire all'estero (minori controlli delle autoritá)

Antonio cordani

6 anni fa

Purtroppo cementir ha oramai ceduto tutte le attivitá industriali italiane nel 2017 incentrando completamente la propria attivitá all'estero (cfr relazione finanziaria al 30 settembre 2017). Sarei invece dell'idea, visti i buoni risultati 2018 dello stabilimento spoletino, di aprire un tavolo sul tema a livello regionale coordinato dalla presidenza della regione che potrebbe richiamare l'attenzione dei cementifici eugubini, magari supportati da un operazione finanziaria di tutto il sistema bancario umbro. Provarci non sarebbe male ed anche per capire, semmai da professionisti del settore, quali sono o potrebbero essere i motivi per i quali un investimento del genere non risulterebbe strategico, salvo invece che l'eliminazione della cementir potrebbe essere inteso come un concorrente in meno!!

Abitante alta marroggia

6 anni fa

Chiedo.. chiediamo al gruppo Caltagirone di riconsiderare le sue strategie industriali magari riacqistando la cementeria di S. Angelo in Mercole, in fondo il gruppo qualche legame con lo spoletino continua ad averlo.

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