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Nuovi controlli nelle aree a rischio frana nelle frazioni di Milano e Montemartano
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Nuovi controlli nelle aree a rischio frana nelle frazioni di Milano e Montemartano
Ad occuparsi delle verifiche sarà lo studio tecnico 'Eb'. Il Comune: 'Necessari per valutare l'effettivo rischio'
Sarà lo studio tecnico “Eb” del geometra Paolo Fabi ad occuparsi dei monitoraggi strumentali dei fenomeni franosi che avvengono nelle frazioni di Milano e Montemartano. Lo ha annunciato il Comune, attraverso la determinazione dirigenziale
n. 1065 pubblicata nell’albo pretorio: “L’area montana compresa tra i due centri abitati è storicamente soggetta a fenomeni gravitativi e gli studi condotti negli anni che vanno dal 2003 al 2009, in collaborazione fra il Municipio di Spoleto e la Scuola di alta specializzazione e centro studi per la manutenzione e conservazione dei centri storici in territori instabili, hanno portato all’individuazione di un complesso sistema di frane per le quali sono stati definiti i modelli geologici e i cinematismi del movimento”.
I controlli sono stati disposti in seguito all’apertura, avvenuta negli scorsi mesi, di vistose fratture lungo più tratti della strada provinciale 460 ed in corrispondenza della pavimentazione esterna di un’abitazione di proprietà privata situata in località Milano. “Sul posto sono intervenuti il tecnico comunale Paolo Orazi ed il geometra Fabio Remigi dell’ufficio manutenzione e tutela stradale zona 4 della Provincia di Perugia. Nel sopralluogo s stata accertata - si legge nel documento firmato dal dirigente della direzione tecnica Barbara Gentilini - l’esistenza di un potenziale pericolo per la pubblica incolumità relativamente agli abitanti della frazione e, in riferimento alla viabilità della strada provinciale, si è valutato indispensabile tenere sotto controllo l’evolversi del fenomeno con un monitoraggio strumentale costante delle strutture e dei tratti di strada coinvolta attraverso rilievi topografici reiterati nel tempo, in modo da valutare l’effettivo rischio legato all’evoluzione del fenomeno”. Da qui l’idea di rivolgersi e far svolgere i monitoraggi strumentali (stazione totale e Gps) allo studio tecnico spoletino, “accertata la non disponibilità di dipendenti dell’Ente, nel periodo di attivazione della frana, per realizzare i controlli in questione”.
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