Salute

Dubbi e certezze sulla pandemia

 

 

Tanti erano i dubbi espressi qualche giorno fa da Roberta Privitera sulle pagine di questo giornale. Dubbi, per certi versi condivisibili, che intristiscono , e non poco, questa primavera 2020. Accanto ad essi, però, ci sono anche (purtroppo) alcune certezze. Ne elenco alcune:


1) il virus si è cominciato a diffondere alla fine dell'anno scorso, quando , tanto per dire,  c'erano ancora due voli al giorno da Milano per Wuan. I cinesi ci hanno messo un pò ad accorgersi della gravità della situazione (all'inizio, come ovunque, sottovalutata) ed hanno blindato (militarmente) la città e le zone limitrofe "solo" dal mese di gennaio di quest'anno.

2) il virus è molto contaggioso ed i provvedimenti adottati in Italia non sono certo sovrapponibili a quelli cinesi (non penso fosse possibile a Wuan andare a comprare le sigarette o i bigliettini del "gratta e vinci") . Qui da noi c'è, ancora oggi, troppo traffico. Sebbene sia pressocchè impossibile, dalle parti nostre, mettere in atto il sistema cinese, chiudere altre attività, oltre a quelle elencate dai Decreti, perchè comunque rischiose per la diffusione del coronavirus, è sicuramente fattibile e doveroso (fermo restando che quanto è stato fatto finora è avvenuto a scaglioni e magari,  in qualche caso, chiudendo la stalla dopo che i buoi erano scappati).

3) Ci sono moltissimi asintomatici: sono infetti, non hanno alcun disturbo ma possono, però, infettare. Credo rappresentino un bel problema perchè è una circostanza che non ci consente di delimitare bene la platea dei casi (a meno di non fare il tampone a tutti, come paventa qualcuno).

4) Non risulta siano stati "tamponati" a tappeto gli operatori sanitari. Abbiamo cioè chi deve assistere in Ospedale e sul territorio la cittadinanza che potrebbe essere portatore di infezione. Forse perchè qualcuno pensa che costoro, essendo tutti adeguatamente protetti, non possono matematicamente trasmettere?

5) In passato (e ancora adesso) abbiamo pagato profumatamente chi, in maniera insensata, ha praticamente ridotto all'osso il Servizio Sanitario Nazionale. Ci è voluto il Coronavirus per dimostrare come tutte le programmazioni fatte (ed attuate) sono state stupide (per usare un eufemismo) e pericolose. Abbiamo pochi medici, pochi infermieri, pochi posti letto ospedalieri . La Grecia ha più posti letto e medici di noi. La Polonia e l'Ungheria ne hanno quasi il doppio, per non dire poi della Germania: 8 posti letto per 1000 abitanti a fronte del nostro 3,2. In venti anni l'Italia ha visto diminuire di oltre 100.000 i posti letto disponibili ! 

Questi cinque indiscutibili punti finiscono con il generare un'ultima certezza:  il problema non si risolverà domani o dopodomani. Ci vorranno mesi. E ci vorranno anni per risollevarci dal marasma economico.  Armiamoci di santa pazienza.



I commenti dei nostri lettori

Voltaire

5 anni fa

Anche l'intervento del sig. Ercolani è apprezzabile per pacatezza e garbo, così come quello del dr. Gioacchini di qualche giorno fa: forse anche il sig. Ercolani è medico. Entrambi sembrano dar sostanzialmente ragione a Robin Hood, anche se rimane inevasa una domanda non da poco, quella sul ruolo dei medici durante lo smantellamento della sanitá pubblica. La conclusione dei loro interventi però induce ancora a qualche riflessione. Pacatezza e pazienza possono competere a noi che possiamo permetterci di impiegare qualcosa del nostro tempo amabilmente conversando su queste pagine. Deve però aver pazienza anche la conoscente di Palermo, disoccupata dall'inizio dell'emergenza, che giusto ieri diceva che stava per andare al supermercato (vuoto) per comprare ai nipoti qualcosa da mangiare con gli ultimi spiccioli? Inoltre: "il problema non si risolverá domani o dopodomani. Ci vorranno mesi", conclude il sig. Ercolani. E infatti, proprio oggi l'informazione ci dice che il governo procrastinerá l'emergenza almeno fino a Pasqua. E fino ad allora? la signora palermitana dovrá avere pazienza? e con lei quanti altri? e fino ad allora saranno sufficienti le risorse messe in campo per la loro assistenza? e dopo? faremo dell'Italia una "grande nazione" di assistiti? non basta paludarsi con il tricolore, ora esibito in modo anche piuttosto ambiguo, e timidamente ripararsi dietro quell'espressione paragiovanilista (chi l'ha lanciata? Jovanotti?) "andrá tutto bene"!

il cospaiese

5 anni fa

Sui posti letto bisognerebbe prendersela con chi ha voluto smantellare la sanitá pubblica, impedendo nel contempo la Riforma Bindi perché ostacolata dai medici che non avrebbero potuto più fare visite senza fattura. Succede ancora adesso nelle strutture convenzionate e Lei Dott, Ercolani, poiché non la ritengo uno struzzo, dovrebbe saperlo bene. Le pare giusto che per una visita di 20 minuti presso un aiuto ospedaliero si debbano pagare 100-150 euro, in barba al giuramento di Ippocrate. Però il malato paga e tace perché sta male ed ha paura. E' da novembre che gira per l' Italia un'endemia influenzale che ha colpito tutti anche i vaccinati, che forse alla fine saranno i meno colpiti dal Covid, però quello che preoccupa è l'assordante silenzio dei sanitari, forse non hanno capito, anche loro come noi pazienti hanno minimizzato. Il Covid 19 sarebbe comunque arrivato ma la situazione sarebbe stata sicuramente meno drammatica .Poi mettiamoci le partite a SanSiro o la Finale di CoppaItalia Basket a Pesaro o la festicciola di laurea a Pozzo di Gualdo Cattaneo ed allora ecc che fai BINGO

il cospaiese

5 anni fa

Sui posti letto bisognerebbe prendersela con chi ha voluto smantellare la sanitá pubblica, impedendo nel contempo la Riforma Bindi perché ostacolata dai medici che non avrebbero potuto più fare visite senza fattura. Succede ancora adesso nelle strutture convenzionate e Lei Dott, Ercolani, poiché non la ritengo uno struzzo, dovrebbe saperlo bene. Le pare giusto che per una visita di 20 minuti presso un aiuto ospedaliero si debbano pagare 100-150 euro, in barba al giuramento di Ippocrate. Però il malato paga e tace perché sta male ed ha paura. E' da novembre che gira per l' Italia un'endemia influenzale che ha colpito tutti anche i vaccinati, che forse alla fine saranno i meno colpiti dal Covid, però quello che preoccupa è l'assordante silenzio dei sanitari, forse non hanno capito, anche loro come noi pazienti hanno minimizzato. Il Covid 19 sarebbe comunque arrivato ma la situazione sarebbe stata sicuramente meno drammatica .Poi mettiamoci le partite a SanSiro o la Finale di CoppaItalia Basket a Pesaro o la festicciola di laurea a Pozzo di Gualdo Cattaneo ed allora ecc che fai BINGO

XXX

5 anni fa

Mi permetto sommessamente di ricordare a tutti Voi che da oltre 30 anni, grazie anche all'Europa ci è stato detto di ridurre le spese,Noi abbiamo ubbidito,tagliando subito la Sanitá Pubblica e favorendo nel contempo la Privata e con la bella IDEA di DECENTRARE alle REGIONI ,lasciando ad esse tutta la programmazione relativa. Poi abbiamo privatizzato tutto quello che si poteva privatizzare,con il motto privato è bello: Autostrade,Treni,Industrie (Terni,Ex Taranto,ecc.) oppure chiudendo (Bagnoli,ecc) non considerando le perdite di posti di lavoro,certo costava di meno importare le merci dalla Cina (all'inizio l'acciaio,poi anche prodotti con tecnologia,telefonini,televisori,compiuter ecc) Abbiamo in stragrande maggioranza accettato il Liberismo sfrenato e la Globalizzazione non guardando al futuro e non insegnando ai giovani,anzi spronandoli a vivere come ci dice la trasmissione "Amici" o " Il Grande Fratello " con un contorno di Gratta e Vinci e di Slot-Machine. Non desidero essere tacciato nè di Comunista,nè di Fascista,semplicemente e brevemente quello che è avvenuto,purtroppo,in questi ultimi anni.

È si, signor Ercolani.

5 anni fa

L'articolista termina le sue "certezze" e quelle orientate al futuro con la seguente frase: "Armiamoci di santa pazienza." Aggiungo io: Però, caro Enzo Ercolani, anche la pazienza ha un limite! Quando si esaurisce questa cosa dobbiamo fare? Dobbiamo ancora ascoltare e subire le scellerate decisioni di alcuni pseudo politici improvvisati che in fatto di sanitá, in passato, ci hanno portato a questo? E che del mondo sanitario, di quello economico e lavorativo capiscono meno delle note di uno zufolo di un pastore sardo che si diletta in questo? La prima cosa importante da fare è di rivedere radicalmente la classe politica che ci governa, la sua preparazione nelle diverse materie e l'affidabilitá delle persone che la compongono in tutti i suoi aspetti. E fare in modo che la sanitá e l'economia viaggino in simbiosi per poter fronteggiare con armi più efficienti il ripetersi di simili esperienze. Ponendo fine alle improvvisazioni, alle incompetenze ai favoritismi e alle ruberie! insomma, ci vorrebbe un pensiero, una filosofia e un comportamento un po' diverso. Da parte di tutti! E su questo non ci sono dubbi! E forse forse, non li avrebbe più nemmeno la Signora dalla quale Lei ha preso spunto per elencare le sue certezze.

Robin Hood

5 anni fa

Una 'notizia' e una freccia anche per il dottore Ercolani: stamattina una signora di Spoleto, non di 'primo pelo', mi ha detto di aver avuto, così come altri, questo tipo di influenza a Novembre, i cui effetti non andavano via con nessuna cura (antibiotici a gogo). Voi medici di famiglia dove eravate? Non avete parlato tra voi e segnalato la cosa a chi di dovere? E quando la sanitá veniva smantellata, dal 92, dove eravate? E perchè debbono espiare tutti con fame e disperazione gli errori passati e attuali? Non potremmo ricominciare a circolare e lavorare pur con le minime cautele? La pazienza se la può permettere chi ha redditi sufficienti e fissi.Come lei...

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