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AGGIORNAMENTO Calciomercato, il punto sui 'cantieri' delle due spoletine e della Clitunno

 

Rivoluzione Clitunno: Ducato, tante scommesse ma poche certezze per Caporali. Per lo Spoleto un silenzio che lascia perplessi

 

Aggiornamento delle 20.56. Cambia tutto, o quasi, per la Clitunno. Che ha piazzato due colpi da lockdown. Dopo il ritorno del “salvatore della patria” Lazzarini tra i pali (classe ’94), il diesse Fabrizio Rossi si è messo sulle tracce del trequartista  Lucaj (’91) per assecondare il nuovo modulo di Giusti. Negli schemi del tecnico biancazzurro, infatti, l’ex 4 Castelli e Gualdo Bastardo dovrebbe giocare dietro alle due punte. Che, al momento, sono inamovibili: Gjinai e Conti. Ora, il prossimo obiettivo è un centrocampista centrale. L’identikit è già delineato: manca solo la firma e la foto con la maglia. Il nome? Top secret. Almeno sino a domani. Di sicuro, si sa che le strade del giocatore e della Clitunno si sono spesso avvicinate e che ha giocato nel comprensorio spoletino. Ma, come due rette parallele, non si sono incontrate mai. Per il resto, l’ossatura della squadra è pressoché delineata. Ci sarà qualche ingresso nel settore under, ma i ragazzi che si sono messi in mostra quest’anno – da Boraschini a Lucentini passando per Cuna e Santoni – resteranno tutti in riva alle Fonti. L’unica partenza, ma non poteva essere di certo trattenuto un giocatore delle sue qualità tecniche, è quella di Kerjota. Il “Peter Pan” del “Paese delle Aquile” farà le valigie con destinazione Parma, dove o resterà per essere aggregato alla Primavera o sarà girato in Lega Pro. Per la Clitunno, una medaglia preziosa da appuntarsi al petto nella stagione più difficile, oltre ad un congruo premio di preparazione in denaro che il diesse ducale Faggiano riconoscerà ai biancazzurri del presidente Evandro Pacifici.

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Un colpo prestigioso, in grado di accrescere il livello della rosa e di aumentare le aspettative in chiave salvezza. La Ducato manda un segnale importante a tutte le contendenti, dopo aver puntato le sue carte per la panchina su Riccardo Caporali. Il quarantenne tecnico folignate, che è stato sempre un pupillo del patron Luigino Santirosi, vuole convincere tutti di non essere quello che a Petrignano, con una squadra più che dignitosa, è arrivato penultimo in Promozione conquistando appena 18 punti in 23 partite. Allo sponsor “Titti” Santirosi e, di riflesso, al diggì Stefano Proietti Costa, l’ex ala destra dello Spoleto di Paolo Beruatto piace. E non solo perché, ogni volta che va in panchina, sembra uscito da una sfilata di Dolce & Gabbana. “Non poteva capitare esperienza migliore a uno come me, che aspira a fare questo mestiere”, sono state le parole di Caporali che, nella vita di tutti i giorni, lavora per la Rfi, la Rete Ferroviaria Italiana. Insomma, ci voleva un allenatore “trendy” per far tornare la voglia di spendere a Santirosi, nonostante sembra che il budget di quest’anno sia, per il momento, appena un terzo di quello che la Ducato aveva speso con la convinzione – purtroppo mal riposta - di avere una squadra da play off: appena 70 mila euro, pasti e trasferte comprese. Per ora il mercato è stato di “riempimento” con gli arrivi dei fratelli Giuseppe e Lorenzo Cavadenti dalla Clitunno e di Leonardo Agostini (ex Foligno) dalla Vis Foligno. Tre ingaggi dalla serie inferiore che, nonostante il talento di Cavadenti jr, non possono certo far dormire sonni tranquilli a Caporali. Ora serve la fase di potenziamento con almeno cinque rinforzi di qualità: un portiere, un difensore centrale, due centrocampisti e un attaccante per le sopperire agli infortuni dei sinuosi garretti della “Formica atomica” e neo capitano Alessandro Tomassoni. Il portiere potrebbe essere quel Nicola Palanca (ex Spoleto) che garantisce qualità ed esperienza. Per il centrale, sembrano in uscita Romani e Barbetta, che non hanno entusiasmato. Anche in mezzo al campo pare sicura la partenza di Quaglietti, cui è stata tolta la fascia di capitano: per quel ruolo Caporali cerca uno che faccia “molta legna”, il cui identikit potrebbe essere quello di Faloia. Insomma, i prossimi giorni saranno fondamentali per definire la fisionomia di una squadra che, per ora, ha nelle conferme di Kola e Tomassoni i due primi, veri acquisti. --------------------------------------------------------------

I SILENZI DELLA PRINCIPESSA – Sul quadrilatero Genova-Pescara-New York e Spoleto tutto tace. Da quattro giorni, il plenipotenziario Max Pincione ha il suo satellitare spento ed i tentativi di contatto da parte del diesse in pectore Alberto Del Frate sono andati a vuoto. Un silenzio che, comunque, non preoccupa. Almeno per ora. I conti correnti della Principessa Norah Bint Al Saaud fanno presto a riempirsi di fumanti “petrodollari” della Real Casa Saudita. Ma Del Frate, che ha già sondato tre allenatori per la nuova stagione - Mangiapane e Brevi in caso di ripescaggio in serie D (le speranze sono minime visto che lo Spoleto è quart’ultimo in graduatoria), Vicarelli (ex Lama) per l’Eccellenza, preferisce aspettare come Russel Crowe nel film “Il Gladiatore”. Insomma, al suo via “scatenerà l’inferno sul mercato” con colpi da mille e una notte. Anche se – si badi bene – Del Frate ha nella sua agenda due fogli: il primo con una squadra da 400 mila euro di budget per centrare almeno i play off in serie D. Il secondo con metà dell’impegno di spesa per salvarsi senza affanni in D e vincere l’Eccellenza, se questo dovesse essere il campionato da cui ripartirà lo Spoleto arabo-americano. Insomma, i tifosi biancorossi possono dormire sonni tranquilli: con la Principessa, Pincione e Del Frate, comunque vada sarà un successo.



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