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Il Pd sbatte contro il muro Vuscom
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Il Pd sbatte contro il muro Vuscom
Informazioni approssimative in un'interrogzione boomerang: la replica della presidente Sabatini arriva immediata. Autogol dei quattro consiglieri (anche se l'unica firma è quella del capogruppo Lisci)
Un'interrogazione a dir poco "azzardata", quella presentata dai quattro consiglieri comunali del Partito democratico di Spoleto, volta a incalzare il sindaco sul fronte partecipate ma che, di fatto, rivolge il tiro verso un bersaglio clamorosamente sbagliato, vale a dire la Vuscom. Col risultato di ottenere una risposta rapida, puntuale e in alcuni tratti imbarazzante per gli autori dell'interrogazione, che per la verità reca la firma del solo capogruppo Stefano Lisci seguita dai tre nomi stampati - ma privi di firma - di Marco Trippetti, Carla Erbaioli e Camilla Laureti. Le informazioni contenute nel testano risultano per lo meno approssimative riguardo alcuni fondamentali passaggi. L'effetto prodotto è quello di offrire un assist alla presidente del Consiglio d'amministrazione di Vuscom, la manager spoletina Valentina Jezze Sabatini, che dimostra in poche righe di aver operato in trasparenza riguardo quanto le viene imputato. A cominciare dal servizio della comunicazione che, al contrario, in passato è stato affidato per anni in via diretta sempre alla medesima agenzia, ai tempi in cui a gestire le partecipate erano proprio gli uomini del Pd. Un bell'autogol che aiuta non poco la gestione de Augustinis, proprio mentre attraversa un momento di estrema difficoltà dal punto di vista numerico e di tenuta della maggioranza.
Di seguito il testo integrale dell'interrogazione e, quindi, la contestuale risposta scritta della presidente del CDA Sabatini.
"Premesso che il Comune di Spoleto, rispetto alle sue partecipate, rimane troppo spesso silente e gli accadimenti organizzativi e le dinamiche interne spesso dimostrano una mancanza di 'mission' da parte degli amministratori che attualmente sono stati nominati alla guida delle stesse.
Vogliamo sottolineare in questi giorni gli appelli che i vari sindacati hanno fatto rispetto alla situazione del settore igiene urbana, la mancanza completa di relazione sindacale con il management aziendale e servizi per utenti positivi al Covid organizzati per base operativa con un operatore per ognuna di esse.
La continua mancanza di personale al servizio Idrico, endemica da tempo indefinito, che obbliga ad operare con ditte terze, perdendo nel tempo la capacità di gestione e di operatività sulle reti.
I metodi per risolvere i problemi sono sempre gli stessi, nominiamo un caposquadra (possibilmente della Lega), se non ci riusciamo diamo il servizio all'esterno. Si è fatto un concorso che ha visto l'assunzione di circa 100 persone e, ad oggi, i problemi sono rimasti gli stessi. I mezzi non ci sono, ll'organizzazione puntuale è rimasta un libro dei sogni e non avendo ben precisa l'intenzione della proprietà il timore che avanza è che si stia pensando alla privatizzazione completa del settore.
CONSIDERATO CHE Il Comune di Spoleto negli anni precedenti ha avuto il merito di far uscire il privato dal servizio dell'igiene urbana e questo a tutto vantaggio del territorio e del costo da riversare sugli utenti finali. Non vorremmo che questa scelta politica così importante venisse messa in discussione, nascosta dietro problemi di carattere organizzativo, nulla di tutto ciò può passare.
Sempre rispetto alla Vus abbiamo visto in queste ore, che la società di commercializzazione del Gas Vuscom ha fatto un bando per assumere a tempo indeterminato alcuni operatori, passando attraverso una società di selezione PRAXI, per un numero imprecisato di persone.
Crediamo che la Vuscom srl è una società al 100% Vus spa e che deve quindi rispettare i criteri di assunzione dettati dalla normativa pubblicistica ai sensi della legge 133/2008.
Il bando deve essere pubblicato non soltanto sul sito aziendale ma reso pubblico anche attraverso giornali online o su cartacei di caratura regionale, se non nazionale.
CHIEDIAMO dove è stato pubblicato questo bando.
CHIEDIAMO quante sono le assunzioni che verranno fatte, alla luce del fatto che il bando non stabilisce un numero minimo e non indica neanche un numero massimo.
CHIEDIAMO se il controllo analogo, dove il Sindaco della Città di Spoleto è il Presidente, ha deliberato tale decisione e, infine, vorremmo sapere se c'è un nuovo piano industriale e come esso si esplicita.
Cogliamo l'occasione per riprendere spunto da una risposta scritta del Presidente di Vus spa, di alcuni mesi fa su una nostra interrogazione, nella quale non si negava che in questo periodo ci sono state due consulenze che sono costate complessivamente circa 200.000€, direttamente nominate dal CDA di Vus com srl, che da una parte è stato portato a tre membri con medesimo costo dell'Amministratore Unico precedente, ma fattivamente è costato alla comunità 10 volte tanto.
Queste sono le scelte populiste del quale possiamo fare a meno, soprattutto in questo periodo dove l'etica dell'Amministratore non può permettere tali sprechi, ed il Socio, anche se indiretto ha l'obbligo della vigilanza attraverso la forma della direzione e coordinamento a lui affidata.
CHIEDIAMO SE risulta vero che questi consulenti hanno fatto deliberare al CDA Vus com srl una gara per la comunicazione per un importo di € 1.000.000, dove la società che doveva aggiudicarsela era di Milano e non avrebbe fornito i 'service di operatività' sulle eventuali partecipazioni alle fiere.
CHIEDIAMO gli atti di gara per riservarci ulteriori passi legali a tutela del Socio, in questo caso il Comune di Spoleto.
Vogliamo capire, se dopo la nomina finalmente di un nuovo direttore Commerciale, tali consulenze continuano ad esistere o sono state eliminate.
La società Vus com srl, produce ottimi risultati sul piano della redditività ed ha una posizione finanziaria molto solida, questo non significa che la società possa essere utilizzata per operazioni al limite della decenza morale, perché sarebbe un peccato far fallire il progetto attraverso un uso assolutamente non coerente della propria posizione dominante sul nostro territorio.
Ribadiamo, infine, l'invito fatto 4 mesi fa che il Consiglio Comunale in qualità di socio deve avere un confronto con gli Amministratori delle varie società partecipate, dirette ed indirette, attraverso apposite audizioni in commissione consigliare magari alla presenza dell'Assessore alle Partecipate che vediamo molto spesso assente.
Gruppo consiliare del Pd".
La risposta della presidente di Vuscom non sì è fatta attendere. La proponiamo qui di seguito:
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA del 26 novembre 2020
Comune di Spoleto – Gruppo Cosiliare PD
La Società Vuscom Srl non è tenuta ad effettuare processi di selezione di natura pubblicistica, è pertanto stato redatto, come richiesto dalla società controllante VUS SpA un regolamento per le selezioni del personale conforme:
Chiarito l’aspetto che il processo di selezione, pur nel rispetto dei criteri di pubblicità, imparzialità, pari opportunità, economicità e tempestività, non ha natura pubblicistica, è dunque da rilevare che NON è corretto parlare di Bando ma è opportuno parlare di Processo di Selezione.
L’Avviso di selezione:
- è stato pubblicato sul sito della società Praxi, incaricata della raccolta e prima valutazione dei candidati
- è stato pubblicato sul sito aziendale
- viene messo a conoscenza di potenziali candidati aventi i richiesti requisito di esperienza e professionalità attraverso una autonoma azione di scouting da parte della società terza incaricataPraxi.
In ogni caso per essere ammessi alla selezione è necessario inviare le informazioni richieste alla società Praxi
Al fine di una adeguata pubblicità del processo di selezione l’avviso di selezione rimane pubblico per almeno 3 settimane, a meno che non siano richiesti ulteriori prolungamenti a seguito di mancanza di candidati idonei.
Premesso che Vuscom ha una pianta organica di 10 persone, sino a ieri tutte distaccate da VusSpA
Premesso che è politica del Gruppo VUS SpA che, in un adeguato periodo di tempo,tuto il personale di Vuscom Srl sia direttamente dipendente dalla società
Premesso che ad oggi 3 dipendenti sono usciti o stanno per uscire dalla Società:
L’organico di Vuscon Srl si riduce di 3 unità, pertanto SENZA ALCUN INCREMENTO DI ORGANICO è necessario provvedere alla ricostituzione del numero iniziale di 10 persone; pur in presenza di un allargamento geografico dell’area di vendita e di una entrata anche nel settore dell’energia elettrica. L’incremento delle attività, a parità di organico, è reso possibile dal miglioramento dei processi attuato nel corso del periodo metà 2019 – fine 2020.
Pertanto i profili ricercati sono:
- 2 impiegati “operation energy” (a seguito della cessazione di due contratti di distacco)
- 1 quadro “responsabile area mercato vendite” (a seguito della promozione del quadro a dirigente in sostituzione del pensionato direttore commerciale)
PERTANTO TALE OPERAZIONE NON INCREMENTA I COSTI AZIENDALI, semplicemente ricostituisce il precedente organico che si occupava di un’area geografica più ridotta e solo del business del gas.
Non è corretto considerare i costi di consulenza del periodo 2019-2020 come incrementali dei costi del Consiglio di Amministrazione.
I costi di consulenza sostenuti sono stati compensati dalla riduzione dei costi di un dirigente uscito a metà 2019 e sostituito solo a fine 2020.
Una delle due consulenze è cessata al 30 ottobre 2020 e la seconda cessa al 31 dicembre 2020.
In termini prospettici potrebbe rendersi opportuna qualche attività nel 2021 di minor impatto, in considerazione dell’incremento dei volumi di attività connessi all’allargamento dell’area geografica e dell’offerta dual fuel. Ma nessuna decisione è ancora stata presa ed in ogni caso non potrà che rientrare nelle previsioni di un Budget approvato dalla Società Controllante.
Premesso che una decisa attività di sviluppo di una società non può prescindere da una adeguata politica di comunicazione, è già stato ripetutamente risposto che NESSUNA attività di comunicazione straordinaria è mai stata deliberata dal Consiglio di Amministrazione.
Nessun importo potrà mai essere deliberato al di fuori di un piano approvato dalla Società Controllante e nel 2020 ci si è solo limitati ad alcuni ragionamenti teorici su possibili scenari futuri, che potranno essere valutati in futuro nelle opportune sedi.
Dopo aver chiarito l’assenza di delibere da parte del CdA, preme anche rilevare che l’interrogazione presenta alcuni inappropriati riferimenti a normative che non si applicano a Vuscom Srl.
E’ inappropriato il riferimento ad obblighi connessi all’applicazione del cosiddetto Codice degli Appalti, poiché l’art 8 della suddetta normativa, ne esclude l’applicabilità nel caso si aziende operanti in regime di libera concorrenza, senza l’utilizzo di contributi pubblici, in assenza di una posizione dominante nel mercato, ecc., ecc.; situazione corrispondente allo stato di fatto di Vuscom Srl. Al fine poi di non prestare il fianco a possibili errate interpretazioni, la Società sta attivando il processo di certificazione di tale esclusione a cura della Commissione Europea (autorità deputata a fare ciò).
E’ inappropriato il riferimento al Controllo Analogo; le attività soggette a Controllo Analogo sono attività “in house” sottratte alla competizione del Libero Mercato e esercitate in regime di monopolio.
Preme infine rilevare che al settore energetico è applicabile la normativa dell’Unbundling; pertanto è obbligatorio mantenere una chiara e netta separazione gestionale tra società proprietarie di impianti di distribuzione e società esercitanti attività commerciali. Senza una attenta gestione di tale aspetto si corre il rischio di incorrere in pesanti sanzioni, come già accaduto in passato, generando contenziosi come quello attualmente in corso".
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I commenti dei nostri lettori
Esposizione un po' tecnica, tuttavia assai chiara
5 anni fa
La risposta è un po' tecnica, tuttavia assai chiara e incisiva. Nella sostanza dice: "i vincoli che Lisci chiede siano rispettati non esistono, perché VUSCOM srl non opera come soggetto privilegiato, ma agisce sul mercato (domanda, offerta e prezzo) ed essendo esposta alla concorrenza di altri operatori (Eni, Sorgenia, ecc.) si comporta come un privato: tuttavia quando recluta personale, essendo VUSCOM srl di proprietà di VUS spa che a sua volta è di proprietà dei comuni dell'area, rispetta i criteri di legge di pubblicità, imparzialità, pari opportunità, economicità, tempestività e massima efficacia" Inoppugnabile. Purtroppo questo dimostra ancora una volta che anche per amministrare la cosa pubblica occorrerebbero degli studi accademici specifici. Non si capisce perché per fare il dipendente pubblico serve la laurea, mentre per fare l'amministratore pubblico - che è il capo di quel dipendente - no. Solo un'ulteriore nota: la risposta di VUSCOM srl è perfetta a meno della distinzione fatta tra Bando e Processo di Selezione, quasi ad intendere che il bando sia solo pubblico e il processo di selezione sia, alternativamente, una caratteristica del privato, infatti il bando è un avviso pubblico nel senso che è rivolto alla generalità dei cittadini, quindi è assolutamente accettabile dirsi anche che un bando pubblico sia emesso da un privato, ne sono esempi notevoli l'offerta pubblica di acquisto, offerta pubblica di vendita, l'offerta pubblica di scambio, le aste private, il bando per la concessione di contributi operato da una fondazione di diritto privato, etc.). Dunque il bando è una parte del processo di selezione.
Don Baldino
5 anni fa
Il suggerimento di qualche ex amministratore di Vuscom sembra piuttosto improvvido. Forse sarebbe meglio che ognuno pensasse ai guai di casa propria...
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