società

Il 'Bosco' del Festival divide la città

 

Commercianti poco convinti del progetto, tanto che già si parla di smontaggio. A difenderlo ci pensa invece Legambiente: 'Piazza Garibaldi molto più vivibile così'

 

“Scriviamo queste righe per dar voce anche alle tante, tantissime persone, spoletini e non, che in questi giorni hanno apprezzato l'iniziativa del "Bosco" di piazza Garibaldi, le fila di gelsi, cipressi, siepi di bossi al posto delle strisce blu, e che auspicano che questa iniziativa non finisca con il festival, ma duri nel tempo e accompagni altre iniziative che mirano a estendere e valorizzare il verde pubblico a Spoleto”. Inizia così il comunicato della sezione locale di Legambiente.

“Scriviamo in risposta agli articoli pubblicati nei giorni scorsi sulla stampa, in cui alcuni commercianti a nome della città bocciavano il bosco, per il presunto impatto sull'attività di bar e di altre attività che affacciano sulla piazza. Rispettiamo il parere di ognuno, e anzi riteniamo quello dei commercianti del centro storico particolarmente importante quando si tratta di decidere le scelte della nostra città. Però abbiamo sentito tante persone, anche residenti o commercianti della zona, che in questi giorni hanno speso parole favorevoli all'iniziativa, e vorremmo controbilanciare le critiche. Vogliamo solo segnalare alcuni aspetti, per permettere una valutazione migliore del progetto, un più sano dibattito, e evitare affrettate bocciature:

- La piazza ha un aspetto estremamente più bello e vivibile così, rispetto alla normalità, quando funge da parcheggio. Non sarebbe più lungimirante sfruttare questo aspetto estetico per dare rilancio alla zona e alle sue attività commerciali? Quanto sono più belli dei tavolini sotto l'ombra di un gelso, invece che sotto un gazebo in mezzo a un parcheggio? Quante persone può attirare di più la zona grazie al verde, anche in vista della riqualificazione in corso in tutta l'area di Piazza della Vittoria e del Tessino?

- Si tratta di un progetto all'avanguardia. Chi ha avuto occasione di seguire l'intervento del professor Mancuso al Teatro Menotti in apertura del Festival, ha sentito parlare l'ispiratore dell'iniziativa sull'esempio di altre città, come Barcellona o Montpellier, che hanno osato fare simili iniziative, anche sacrificando intere arterie per la circolazione automobilistica. Anche in quel caso i commercianti avevano inizialmente temuto il peggio, per poi apprezzare nell'arco di alcuni mesi il richiamo che questi piccoli o grandi spazi di verde urbano, se gestiti e valorizzati, possono dare alle persone.

- La stampa ha appena parlato di un mese di giugno 2024 che ha segnato l'ennesimo record, come il più caldo mai registrato. Il risultato è che le città, grandi o piccole, sempre di più si trovano ad affrontare strade e piazze invivibili per interi mesi estivi, e la nostra non fa certo eccezione. L'azione degli alberi nell'abbassare sensibilmente il caldo percepito è più che dimostrata. Un aspetto poco discusso è come questo caldo sia uno dei motivi per cui, soprattutto nel periodo estivo, i supermercati e i centri commerciali attirano sempre di più le persone, a discapito dei piccoli commercianti nelle varie parti della città.

A fronte di queste considerazioni, crediamo che sia più saggio da parte della città fare una riflessione seria sull'impatto di iniziative come quella del Bosco di Piazza Garibaldi, o altre di simile natura, prima di procedere ad affrettate bocciature o dietrofront. Anche perché la difficoltà delle attività commerciali in centro è un problema annoso che va affrontato, non nasce negli ultimi giorni, e la creazione di spazi verdi attrezzati può essere una risposta da incentivare anziché da combattere, un fattore di richiamo per dare nuova attrattività.

Invitiamo quindi tutti, inclusi i commercianti e l'amministrazione, ad aprire una discussione costruttiva, che prenda in considerazione in modo non affrettato e lungimirante la questione, anche considerando le possibili soluzioni per altri problemi, come quello del parcheggio, magari con un migliore ricordo ai parcheggi coperti, o magari sperimentando provvisoriamente dei posti auto nel piazzale antistante l'auditorium, o trovando altre strade - anche in questo caso senza rifugiarsi in giudizi affrettati”.



I commenti dei nostri lettori

Riccardo Corio

2 mesi fa

Condivido l'iniziativa di promozione, penso che per diventare non solo simbolica ma permanente gli alberi andrebbero interrati. Il parcheggio precedente non valorizzava la piazza liberata e ombreggiata sarebbe più vivibile. Ancora troppo pochi hanno capito quanto il cambiamento climatico sconvolgerà le nostre vite se non ci attrezzato ad affrontarlo!

Brunbrun

2 mesi fa

Ma la vivibilità non interessa a nessuno ? Va bene, allora siamo destinati a schiattare !

sandro

2 mesi fa

sicuro contento bocci

Roberto Quirino

2 mesi fa

Altrove l'argomento ha suscitato opinioni quasi unanimemente negative, esposte con ponderazione e competenza. Non mi sembra che gli alberi qui installati producano chissà quale ombra; c'è da dire anche che ancora una volta si è usata violenza a organismi che proprio Mancuso considera dotati di sofferenza e di capacità per noi insospettate di reazioni positive e negative a seconda dei casi. Per questo fa anche un po' specie che un così illustre personaggio si sia prestato a quest'operazione che mostra in piena evidenza la sua inutilità. Fra l'altro, sembra che non siano nemmeno stati installati gli strumenti per la misurazione di quei parametri ambientali che l'operazione avrebbe dovuto migliorare e correggere, o sbaglio? Parcheggio sì, parcheggio no: piazza Garibaldi molto spesso viene occupata da manifestazioni che impediscono a chiunque di parcheggiarvi, specialmente nei fine settimana. La piazza dovrebbe essere liberata dalle auto, al più limitando il parcheggio al perimetro, in corrispondenza delle banche e degli esercizi commerciali, restituendo così visibilità alla basilica di S. Gregorio e un'immagine di apertura, ordine e pulizia.

Derubato

2 mesi fa

Rimette per il piacere di quattro negozietti un ristorante i parcheggi in corso Garibaldi come 60 anni fa' i giorni pari a destra e quelli dispari a destra! Si si a destra

Derubato

2 mesi fa

Ma quali commenti!

Ebe Angeli

2 mesi fa

Lodevole iniziativa ma credo che bisognerebbe valorizzare le zone verdi già presenti in città come ad esempio il parco Cico Mendez completamente abbandonato. Mi ricordo che d'estate c'era il cinema all'aperto e il bocciodromo e un bar. Perché non ripristinare tutto ciò?

Carlino

2 mesi fa

Ma mettere gli alberi all'interno dello spazio dove c'è l'auditorium della Stella non sarebbe/sarebbe stato meglio? Molto più appartato e al di fuori dei flussi di traffico rispetto a Piazza Garibaldi

Indignato

2 mesi fa

Purtroppo gli spoletini non sono pronti al cambiamento....sono solo pronti a lamentarsi in continuazione senza fare niente x progredire. Ve lo sta dicendo un abitante di Spoleto....

Paolo Ciri

2 mesi fa

Iniziativa ridicola e costosissima. 50 metri più la ci sono due giardini. Se li tenessimo bene basterebbero a soddisfare la esigenza del "verde".

Domanda di un lettore

2 mesi fa

Se l'idea è così piacevole, utile e interessante, perché non si fa la stessa cosa in Piazza della Liberà, in Piazza del Mercato, In Piazza del Duomo, in Piazza Collicola, in Piazza Pianciani e in altri spazi e piazze della città ? C'è un motivo? Se si, qual è?

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